breve di cronaca
Insegnare agli stranieri a Milano
Corsera Milano - 09-01-2006
Quanti giorni servono mediamente a uno straniero per capire e pronunciare frasi elementari in italiano? L'«esperienza» dice: dai centocinquanta per i cinesi ai quindici di un romeno. Adulti, naturalmente. Che, nel caso dei cinesi, sono soprattutto persone che lavorano nella ristorazione, ritagliandosi lo spazio per apprendere la nuova lingua tra i turni del mezzogiorno e della sera. Ed «esperienza» ha un nome preciso: la realtà cittadina dei Ctp, Centri Territoriali Permanenti dediti all'educazione degli adulti di lingua straniera (età non inferiore ai 15 anni) che operano in Milano in otto centri (uno anche a San Vittore), ciascuno dei quali, ricorda l'inchiesta di Annamaria Testa sul numero di novembre della rivista Giudizio Universale, è frequentato anche da 800 studenti l'anno. Corsi di alfabetizzazione con frequenza obbligatoria; ma pure di preparazione alla licenza media (come le famose 150 ore), agli esami Cils per l'accesso all'Università di Siena per stranieri e altro ancora. Insomma, una realtà che - invece d'esser sballottata tra sedi provvisorie di Comune o Provincia - potrebbe invece insegnare molto anche a quei docenti delle strutture ministeriali sempre più spiazzati dalla forte presenza in classe di ragazzi non italiani. Lo potrebbe come supporto per aggiornamenti. Per suggerimenti di strategie comportamentali. Per tecniche di insegnamento. Anche perché si tratta di colleghi dalla solida esperienza di insegnante, spesso proprio in scuole elementari e medie.

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