chimes - 20-11-2005 |
Visto che: - la collega è sicuramente più informata della sottoscritta - io per motivi personali, pur insegnando in una scuola pubblica mando le mie figlie ad una scuola privata, pagandola giustamente di tasca mia, senza quindi alcun sostegno dello Stato - ho anche fatto tutti gli scioperi per il contratto gradirei sapere come la finanziaria pensa alle famiglie che hanno i figli alle scuole private, perchè mi sfugge qualcosa. Piuttosto credo che sarebbe molto più semplice e si toglierebbe qualsiasi scontro, se si potesse detrarre dalla nostra dichiarazione dei redditi il costo delle spese da noi sostenute per la scuola privata (devo ricordare alla collega che in fondo io pago le tasse con cui sostengo la scuola privata pur non godendo del servizio!?!?!?). Grazie dell'attenzione Chimes |
alessandra bizzini - 20-11-2005 |
Condivido gran parte dello sfogo, ma diciamo anche che lo sciopero dei docenti dalle lezioni è un'arma spuntata, che non sortisce altro esito che un gioioso giorno di vacanza per i nostri studenti. Insistiamo nelle nostre riunioni affinchè i nostri sindacati si impegnino, sempre che lo vogliano davvero, a trovare altre forme di lotta. |
sonia cartosciello - 21-11-2005 |
Noi sciopereremo lo stesso per l'intera giornata e ci mescoleremo agli altri lavoratori senza doverci vergognare di essere insegnanti . Veniamo ogni giorno offesi e mortificati nel nostro ruolo ma resta intatta la passione per questo lavoro e il desiderio di un Paese senza più mistificatori. Noi saremo in piazza come lavoratori, come insegnanti ma soprattutto come persone libere Sonia Cartosciello |
Isa - 21-11-2005 |
Vorrei rispondere a Chimes che lo Stato finanzia scuole pubbliche per tutti e che tutti possono iscrivercisi. Se Chimes ha scelto di non godere del servizio e di iscrivere i prori figli alle scuole private, scelta più che legittima, deve pure sostenere le spese, visto che lo Stato gli oneri li dovrebbe mettere per ciò che è pubblico. Scusi se io utilizzo i mezzi di trasporto pubblici e lo Stato ne finanzia le strutture, non vedo perchè dovrebbe finanziare anche i taxi per chi vuole spostarsi scegliendo di NON utilizzare il servizio pubblico. Si informi, Chimes, che i buoni per la frequenza alle scuole private ci sono eccome, ogni regione li propone, utilizzando naturalmente i finanziamenti dello Stato. Inoltre nella finanziaria sono previsti finanziamenti per circa 140 milioni di euro per le private, e pure un contributo per chi, con redditi medio-alti , ha figli alle private. Mi spiace per la velocità della risposta, sto andando a scuola, se desidera potremmo discuterne più a fondo. |
manu56 - 21-11-2005 |
...pensate a quando, se mai accadrà.., al Governo tornerà il centrosinistra..qualunque cosa sarà fatta....sulla pelle dei lavoratori...ai Sindacati andrà bene...perchè sono amici loro...che tristezza! |
Cocco - 21-11-2005 |
L’arma dello sciopero è stata spuntata ma completamente spuntata non mi pare. Giorni fa genitori di ragazzi delle elementari e delle medie si sono lamentati direttamente con il dirigente poiché da quando alcuni insegnanti non dichiarano se sciopereranno oppure no il questi, nell’informativa alle famiglie, è costretto ad invitare le stesse ad accompagnare i figli a scuola, ad accertarsi della presenza o meno dei loro insegnanti e poi prendere le iniziative del caso. Sempre giorni fa, a causa di sciopero del personale ATA, i locali non sono stati puliti e, ad alcuni collaboratori del dirigente che si sono permessi di redarguire il bidello, è stato necessario spiegare che se una persona è in sciopero non può pulire. A me dispiace che ci vadano di mezzo altri lavoratori (i genitori) ma mi sembra che determinare il disservizio sia l’unico modo affinché l’opinione pubblica si interroghi e poi chieda chiarimenti nel corso dei CdC, sui motivi per cui si sciopera. Certo che se tutti dichiarano le proprie intenzioni e per tempo, il dirigente può riorganizzare il servizio, non correre tra le varie sedi della scuola che dirige per verificare lo stato delle cose, informare le famiglie anticipatamente su ciò che si prevede e quindi determinare la situazione per cui nessuno dovrà interrogarsi su nulla. E l’arma si spunta ulteriormente. O crediamo ancora che la riuscita di uno sciopero stia nelle % di adesione comunicata al ministero e puntualmente da questo ridimensionata? Senza contare che gli insegnanti che verificano che il loro sciopero non ha sollecitato nessuna coscienza, si deprimono e smettono anche di scioperare. La consuetudine per cui si cerca di mettere a posto tutti i disordini ci ha tolto la voce e, mi pare, tutti noi ne siamo complici. Altre forme di lotta Alessandra? Ma certo! Ma per quale motivo le pacifiche forme di lotta che i lavoratori hanno ideato a loro spese, devono essere smantellate in vari modi? |
maura - 21-11-2005 |
io ho sempre scioperato, ma questa volta non lo farò. Sono pienamente d'accordo con la signora che indica lo sciopero come un mezzo per far contenti gli studenti e far sorridere questo governo che mai ci ha ascoltato quando abbiamo disertato le aule. I sindacati non vogliono attuare altre forme di sciopero (come ad esempio l'adozione dei libri di testo) perché sono impopolari, poco visibili e poco allineati al mercato. Non sciopero perché la nostra scuola pubblica è stata rovinata nonostante tutto il nostro impegno a farci sentire . Nessuno ci ascolta: non produciamo beni di consumo, quindi nel mondo del liberismo non valiamo nenche uno sciopero! |
Franca Cianferra - 23-11-2005 |
Condivido il contenuto dell'articolo pienamente e però mi chiedo perchè non aderire comunque all'intera giornata di sciopero, iscritti o non ad un sindacato? Per quanto mi riguarda, davo per scontato che si potesse protestare per l'intera giornata insieme alle altre categorie di lavoratori e, soltanto oggi, ho cominciato a sentir parlare di un'ora di sciopero.... tutto questo per me è semplicemente ridicolo! So che comunque i sindacati Cobas scioperano con manifestazione a Roma, dunque? Stiamo dimenticando lentamente ma progressivamente tutto ciò che ha significato per noi la battaglia quotidiana per migliorare la qualità della nostra bistrattata scuola pubblica ....siamo forse noi stessi che la stiamo affossando, poichè siamo quasi tutti INCARTATI perdendo di vista la possibilità di gioire ancora con i nostri ragazzi nella palestra di vita che è anche un'aula stretta. |
Danilo Bottiroli - 23-11-2005 |
Brava, bravissima... E cosa dire della retromarcia in Piemonte rispetto alle prove Invalsi? Prima ci dicono di non farle, che non sono legittime; poi basta una "intimidazione" qualunque e anche i sindacati fanno marcia indietro: "se c'è l'ordine di servizio..." poi ne riparliamo dopo, intanto fatele! Che voglia di restituitre la tessera della CGIL. IO NON SONO UN MODERATO! |