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Crocifisso a giudizio
Supernews - 12-11-2005
Comunicato Stampa

Il giudice Luigi Tosti rinviato a giudizio per essersi rifiutato di lavorare nelle aule col crocifisso

L'AQUILA - E' prevista per venerdì 18 novembre 2005 alle ore 9 presso il Tribunale dell'Aquila l'udienza nella quale il magistrato Luigi Tosti dovrà sedere dietro la sbarra come imputato. E' dal 9 maggio scorso che il giudice si rifiuta di tenere le udienze nel Tribunale di Camerino (Macerata) perchè l'Amministrazione Giudiziaria omette di rimuovere dalle aule pubbliche il crocifisso e non autorizza il giudice Tosti a esporre i propri simboli. Il magistrato denuncia la marcatura delle pareti pubbliche da parte dei Cattolici e rivendica i diritti di uguaglianza delle altre confessioni religiose e degli atei. Tosti ha informato con una lettera il Ministro di Giustizia Roberto Castelli e con un'altra il Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi e a tutt'oggi non ha avuto risposta. Giornalisti e cittadini possono partecipare come pubblico dandosi appuntamento dinanzi al Tribunale dell'Aquila a sostegno e a difesa della laicità dello Stato.

Luigi Tosti

Si invita alla pubblicazione e diffusione

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 Guido Cairo    - 14-11-2005
Al di là dei soliti intoppi burocratici (a volte vere e proprie "furbate"), che hanno creato e creano problemi al dr. Tosti, mi permetto di dissentire da quello che è il motivo di fondo della questione; se cioè la presenza del crocifisso nelle aule giudiziarie, negli uffici, nelle scuole, ecc, sia in aperto contrasto con il principio della laicità dello Stato e con il principio della pari dignità di tutte le confessioni.
Non sono d'accordo innazitutto perchè, lo si voglia o no, la religione cattolica è la più diffusa nel tessuto sociale italiano e con i suoi simboli si può e si deve convivere (come del resto si può e si deve convivere con i segni delle altre religioni quando queste sono prevalenti o addirittura imposte, come nei paesi arabi); in secondo luogo, perchè non si impedisce alle altre confessioni di esporre i propri simboli (ed è l'art. 3 della Cstituzione che lo indica).