Il soggetto della conversazione fu il "mare". Trascrivo la conversazione avvenuta tra i miei bambini, seguita dalla poesia che da essa prese vita. - Rosa Boccia
Domanda: Che cos'è il mare?
IDANNA: La spiaggia
RAFFAELE: L'acqua
TULLIO: L'acqua salata
SUSI: Un'acqua azzurra
DIEGO: Acqua dolce
MARIUCCIA: Acqua salata
GENNARO: E' un posto dove vivono i pesci
FILIPPO: Acqua salata
LELLO: L'acqua dolce
ELENA: L'acqua
FRANCESCO: L'acqua corrente
Domanda: A cosa ti fa pensare il mare?
SUSI: Il mare, quando è calmo, sembra che dorma. Quando è agitato mi fa pensare ai bambini che annegano dopo essersi tuffati dagli scogli. Oppure alla lavatrice in funzione, i panni che vanno su e giù sono i cavalloni.
GENNARO: A una spiaggia blu, se è calmo. A sassi bianchi e lunghissimi, ricoperti di sabbia blu che rotolano verso di noi, se è agitato.
LELLO: Se è agitato, i cavalloni sembrano automobili da corsa che vogliono investirci.
RAFFAELE: Alle navi affondate, se è agitato.
FILIPPO: Alle sabbie mobili, quando è agitato. A una piscina, quando è calmo. Il mare agitato mi sembra una guerra. Il mare calmo sembra una vasca. Se il mare è agitato, mi sembra Capodanno. Se il mare è calmo sembra uno straccio. Eppure il mare calmo mi sembra un'aquila morta con le ali spiegate.
DIEGO: Se è calmo mi fa pensare ad un bel velo azzurro. Se è agitato i cavalloni sembrano tante teste di mostri che vengono in città.
IDANNA: Se è calmo mi fa pensare ad una tavola, ad un grande foglio a quadretti. Se è agitato mi fa pensare a tante montagne che stanno per crollare, oppure le onde mi sembrano tante barche.
Lessi lentamente le risposte, poi i bambini ed io componemmo la poesia
IL MARE
Il mare è la spiaggia,
è l'acqua,
acqua dolce,
no, è acqua corrente.
Non è vero, è acqua salata.
E' un posto dove vivono i pesci.
Il mare agitato sembra la lavatrice in funzione:
i panni che vanno su e giù sono i cavalloni.
Io immagino sassi bianchi e lunghissimi,
ricoperti di sabbia blu,
che rotolano verso di noi.
Automobili da corsa che vogliono investirci.
Mostri che vengono in città.
Montagne che stanno per crollare.
Il mare agitato mi fa pensare alle sabbie mobili,
alla guerra,
ai botti di Capodanno.
Il mare, quando è calmo, sembra che dorma.
E' una vasca.
Una piscina.
Una tavola.
Un bel velo azzurro.
Una spiaggia blu.
Uno straccio.
Eppure sembra un'aquila morta con le ali spiegate.
Tutti i giorni si affrontava il difficile gioco del parlare e, con le parole, emergevano i fatti che rivelavano frammenti di vita, qualità dei rapporti sociali, interessi, insicurezze, paure......