da Tecnica della scuola - 13-09-2005 |
Dibattito sulla riforma: si rafforza la posizione abrogazionista All'assemblea fiorentina del movimento anti-Moratti la posizione abrogazionista sembra rafforzarsi. Assenti le componenti più istituzionali (Ds, Cgil-Flc, Cidi). Intanto anche la "prodiana" Albertina Soliani si esprime per l'abrogazione della legge 53. Tutti d’accordo all’assemblea promossa dall’Associazione nazionale "Per la Scuola della Repubblica" e dal Comitato toscano "Fermiamo la Moratti" e svoltasi a Firenze il 10 settembre scorso: la riforma Moratti dovrà essere abrogata con procedura d’urgenza nei primi 100 giorni della prossima legislatura. A Firenze erano presenti rappresentanti di diverse organizzazioni nazionali e comitati locali che compongono il variegato movimento "anti-Moratti"; assente invece l’opposizione più istituzionale (DS, Cgil-Flc e Cidi). A redigere un testo di proposta di legge per abrogare la legge n. 53 e i relativi decreti applicativi ci ha pensato il Comitato toscano "Fermiamo la Moratti"; nel corso dell’incontro di Firenze è stato deciso anche di accogliere la proposta di legge di iniziativa popolare lanciata dal movimento milanese di Retescuole che si presenta come un testo ampio e molto articolato che propone una riforma generale di tutto il sistema di formazione ed istruzione a partire dagli asili nido fino alla scuola secondaria. Superando quindi le polemiche dei giorni scorsi il movimento è arrivato alla conclusione che "le due proposte sono entrambe coerenti con il fine di riportare in ambito costituzionale il sistema formativo italiano stravolto dalla legislazione morattiana". A conclusione della giornata di lavoro, è stato approvato un documento con il quale è stato deciso di presentare la proposta di abrogazione urgente ai candidati alle primarie del prossimo ottobre per chiedere loro un preciso impegno a sostenerla e a inserirla nei propri programmi per le elezioni politiche. A questo punto non resta che aspettare per capire se e quali componenti dell’Unione saranno disposte a sostenere davvero le posizioni del movimento anti-Moratti. Fino ad ora Romano Prodi ha usato molto spesso la parola "cancellare" o l’espressione "voltare pagina" ma non ha mai fatto ricorso esplicitamente al termine "abrogazione" al quale si è invece riferito più volte Fausto Bertinotti. Ma le novità sono arrivate in questi ultimi giorni dalla senatrice prodiana Albertina Soliani che in un paio di incontri pubblici svoltisi in provincia di Torino ha più volte ribadito di essere del tutto convinta che la legge Moratti non è assolutamente emendabile e che deve per forza essere abrogata. R.P. |
Letizia ognibene - 18-09-2005 |
Si, proviamoci !Mobilitiamoci! Mi percepisco non più come una docente, ma come una farfalla morente che deve velocemente passare sui suoi fiori senza potersi soffermare. Insegno(?) lettere in una scuola media, il mio orario depauperato, violentato, troncato... come quello dei colleghi di altre discipline... il tanto da fare che l'EDUCARE impone per una scelta professionale e di dignità e questa riforma che ne impedisce lo svolgersi con serenità e passione. Mai avrei pensato che mi sarei sentita così avvilita al pensiero di svolgere il mio lavoro che tanto ho amato e amo, ma voglio farlo bene, senza corse che inducono alla superficialità: bisogna andare a una scuola di qualità e la legge Moratti porta solo ad un precipizio verso il nulla delle coscienze! |
Franco Dore Olbia - 18-09-2005 |
è davvvero disorientante per chiunque, non solo per gli "addetti ai lavori", l'atteggiamento contraddittorio e confuso che ampi settori della Sinistra sta assumendo nei confronti del tema. Dalle pagine del Corsera (p.19) di oggi (19/9/2005) le prese di posizione dei DS (Andrea Ranieri) e Silvia Costa (Margherita) non lasciano dubbi: la cd "Riforma Moratti" non và abrogata, ma solo corretta. Se questi sono gli intenti, c'è solo da sperare che il dosorientamento non diventi la buccia di banana su cui si può scivolare in prossimità delle prossime elezioni politiche !!!!! |
oliver - 21-09-2005 |
La proposta di Corrado Mauceri è sensata, gli insegnati devono poter recuperare slancio rivendicando il ritorno nella scuola della progettualità, del confronto, della ragionevolezza, contro il mercanteggiamento delle materie. Oliver |