BOLOGNA - Una preside sequestra il cellulare a un alunno e viene denunciata. È accaduto in una scuola media della provincia di Bologna dove il regolamento scolastico vieta l'uso del telefonino. Ma il padre del ragazzino l'ha ritenuto un atto illegittimo e perciò ha presentato querela ai carabinieri.
Nella media di Budrio sono molti gli studenti muniti di telefonino, è stata perciò varata una circolare per impedire che durante le ore di lezione i ragazzi tengano accesi i cellulari. Alcuni giorni fa, una insegnante ha visto un ragazzo di terza media che parlava al cellulare, se l'è fatto consegnare e lo ha portato alla preside che lo ha requisito. Per un disguido, causato anche da un giorno di assenza della preside, il telefonino è rimasto per tre giorni nella scuola. «Un abuso», ha sostenuto il padre dello studente nella denuncia contro preside e insegnante.
Le circolari anti cellulare nelle scuole si sono moltiplicate negli ultimi anni: una delle prime fu messa in atto dal preside dell'istituto professionale "Einaudi" di Rimini che aveva voluto evitare che gli studenti (630, la stragrande maggioranza muniti di telefonini) si distraesse con messaggi scritti o discutendo di vari modelli, ma anche che i telefonini servisserro per scambiarsi compiti in classe.