Basta con il quotidiano cambiamento delle regole per stilare graduatorie., riconoscere punteggi, inventarsi le scuole oltre i 600 metri (scuole di serie A per il punteggio) e quelle al di sotto dei 600 metri ( scuole di serie B e che non permetteranno di lavorare in maniera serena al precario in cerca di punti!). Vogliamo la certezza di un futuro migliore. Abbiamo visto troppi politici giocare con il futuro dei lavoratori ed i sindacati fare la voce grossa ma alla fine assoggettarsi alle disposizioni anche assurde della pars politica che decide anche senza cognizione di causa. E' ora che gioungano certezze dal ministero. I precari che ogni anno servono la scuola devono essere riconosciuti in tutti i diritti, anche in quello dell'anzianità di servizio e non deve bastare un corso di cattiva qualità oa dare dei punteggi maggioritari ma bisogna riconoscere anche il diritto del lavoratore con esperienza pluriennele a continuare il suo lavoro di docente sereno.
Invito tutti i docenti precari a far sentire la loro voce in un commento a questo articolo di sdegno, che nasce sempre in prossimità di graduatorie con nuove disposizioni e regole di aggioprnamento e con immissioni in ruolo paventate e mai attuate durante le calde estati dell'ansia precaria.
ilaria ricciotti - 27-06-2005
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Hai perfettamente ragione!
Basta!- questo dovrebbe essere il grido di dolore e di sdegno di una pacategoria presa per i fondelli.
Ma sei proprio sicuro che i tuoi colleghi in genere e nello specifico i precari vogliano lanciare questo grido?
Io penso proprio di no. La maggior parte di loro sa solo lamentarsi, ma quando deve assumersi delle responsabilità ama giocare a nascondino; allora sì che sa bene come non farsi trovare! |