breve di cronaca
E gli esami di quinta?
Padova - In alcune scuole ieri è stato l'ultimo giorno di lezione, entro il 16 la conclusione per tutte. Poi gli esami di terza media e maturità.

Per la prima volta non ci saranno le prove finali di quinta elementare. Commentano gli insegnanti: «Con la riforma erano anacronistiche»


Per gli studenti è tempo di vacanze. In alcuni istituti, dalle elementari alle superiori, le lezioni sono terminate ieri, per altri la chiusura è fissata in settimana; entro giovedì 16 l'anno scolastico sarà chiuso per tutti. A restare ancora sui libri saranno soltanto gli dell'ultimo anno di medie inferiori e superiori. Oltre 8.000 saranno i ragazzi che entro il 30 giugno porteranno a termine l'esame per ottenere la licenza media, l'inizio delle prove è fissato autonomamente dagli istituti; mentre poco più di 5.000, saranno gli studenti che affronteranno l'esame di maturità a iniziare dal 22 giugno.
Niente esami, invece, a partire da quest'anno scolastico, per gli scolari di quinta elementare. La nuova riforma del sistema scolastico voluta dal ministro Moratti ha infatti abolito la prima verifica che vedeva i bambini misurarsi con un esame "ufficiale".

L'abolizione pare abbia trovato d'accordo dirigenti scolastici e insegnanti. «I tempi dell'iniziazione alla vita - dichiara Marzia Ruffilli, a capo della seconda Direzione Didattica della città - sono differenti rispetto a un tempo; tutto sta mutando. L'esame di quinta elementare, visto all'interno del contesto attuale, è anacronistico. Dal punto di vista funzionale, semplicemente, non riveste più significato».

«I ragazzini nella scuola odierna si sono abituati ad un sistema differente - prosegue la Ruffilli - ovvero alla periodicità delle prove di verifica che si svolgono in classe; e, comunque, la stessa festa di fine anno, svolta all'interno di ogni scuola del distretto, segna una sorta di rito di passaggio».

«L'esame di quinta elementare - afferma Alberta Angelini, direttrice della settima direzione didattica - era una cosa utile se posto in quadro normativo della scuola italiana differente rispetto a quello attuale. Nell'ottica precedente rappresentava senz'altro un momento significativo in cui i ragazzini si misuravano con una piccola prova, con pathos, tale da segnare un primo piccolo rito di passaggio».

«Con la riforma a ciclo unico, però - precisa la dottoressa Angelini - un esame del genere non avrebbe più ragione d'essere. Tutte le classi del nostro distretto, in ogni caso, compiono delle verifiche di fine anno per dare, in questa maniera, una conclusione "ufficiale" all'anno scolastico».

«Oramai - sostiene Vania Zorzato, docente e coordinatrice alla scuola elementare Luzzato Dina - siamo orientati a dare una valutazione interna ai nostri alunni, a prescindere da una prova finale. L'esame di quinta elementare era una formalità da far vivere come un primo momento di crescita, ma il fatto che sia venuto meno, non ha aperto particolari riflessioni né nel corpo docente, né per quanto riguarda i genitori».

Matteo Bernardini


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 Carmen    - 12-06-2005
Sarà pure stata una formalità, ma era sicuramente un momento di crescita. Penso non vi siano state particolari riflessioni al riguardo perchè erano troppi i nodi da sciogliere relativamente alla "riforma" Moratti!
Io avrei preferito non venisse annullato.
Carmen

 francesca contarello    - 13-06-2005
Insegno a Padova alla scuola elementare a tempo pieno Arcobaleno, in classe quinta; la settimana scorsa abbiamo organizzato gli esami di quinta; tre giorni di prove scritte e orali con la presenza anche di insegnanti della scuola ma non di quinta. E' stata un'esperienza intensa e significativa sia per i ragazzi che per noi insegnanti. I ragazzi hanno dato il meglio di loro, come accade quasi sempre se le prove sono ben organizzate, adeguate e attuate in un clima sereno e disteso.Credo che sia formativo, oltre che emozionante, affrontare il primo esame alla fine del primo e, forse più importante, ciclo scolastico.
L'abolizione di questi esami la considero un'ennesima dimostrazione dell'ignoranza educativa che sottende questa pessima riforma.
Francesca Contarello