Dal Gruppo di Lavoro Nazionale sui Fondi Pensione di Attac Italia, in occasione del primo maggio festa del lavoro, riceviamo e pubblichiamo (Red)
NO al lavoro precario!!
NO alla pensione precaria!!
DOPO UNA VITA DI PRECARIETA' UNA PENSIONE DA FAME
Di lavorare ad una certa età si finisce ma di essere precarie e precari mai!
Le forme di lavoro precario e di collaborazione temporanea, con l'attuale regime previdenziale contributivo ed individualistico, daranno luogo a pensioni da indigenza. I lavoratori e le lavoratrici a tempo determinato riceveranno una pensione ridotta a causa delle forme decontributive a favore delle imprese per incentivare questo tipo di contratto.
Un disoccupato od una disoccupata non hanno nessuno che versi contributi pensionistici e dovranno quindi andare in pensione con un numero ridotto di anni di contributi, ed una pensione più bassa o in eta' oramai veneranda.
I e le Co.Co. Co. riceveranno una pensione ridicola, commisurata alla percentuale dei contributi versati, prima il 10% adesso il 13%. Le nuove forme di contratto previste dalla legge 30 peggioreranno ancor di più la situazione.
Inoltre con il passaggio del TFR ai Fondi Pensione chi perde un posto di lavoro verrà privato di un importante sostegno economico nel periodo di ricerca di un nuovo lavoro a vantaggio del capitale finanziario
Ma, come la precarietà del lavoro è una condizione che non interessa solo i lavoratori, e le lavoratrici ma tutti coloro che lavorano, così la precarietà delle pensioni si estende a tutte e a tutti.
Le recenti riforme pensionistiche degli anni 90 hanno prodotto un risultato a dir poco devastante sulla qualita' e fruibilita' delle pensioni pubbliche in Italia: in pensione sempre più tardi con una pensione sempre più bassa; il ricorso ai fondi pensione che costringono lavoratrici e lavoratori a giocarsi il loro futuro in borsa senza alcuna certezza, a sperare che lo sfruttamento di altri lavoratrici e lavoratori, dell'ambiente e dei paesi del sud del mondo garantisca rendimenti sufficienti ai fondi pensione che là hanno investito per avere una pensione decente.
A questo quadro già fosco si aggiungono gli elementi della nuova riforma, prospettata dall'attuale Governo Berlusconi attraverso il ricorso alla Legge Delega, che porrà le condizioni di non ritorno verso una pensione a gestione privatistica. E priverà lavoratrici e lavoratori del loro TFR tramite il meccanismo ipocrita del silenzio-assenso
NOI CHIEDIAMO UNA PENSIONE PUBBLICA DECENTE PER TUTTE LE TIPOLOGIE DI LAVORO,
NOI DICIAMO NO ALLA PRECARIZZAZIONE DEL LAVORO DAL PACCHETTO TREU ALLA LEGGE 30
NOI DICIAMO NO ALLA PRECARIZZAZIONE DEL TFR E RILANCIAMO UN PERCORSO VERSO UNA PENSIONE PUBBLICA DIGNITOSA:
SI ALLA CERTEZZA DEL LAVORO, DEI DIRITTI E DEL SALARIO
SI AD UNA PENSIONE PUBBLICA, CERTA E DIGNITOSA PER TUTT*
RIFIUTA DI FORNIRE IL TUO ASSENSO AL CONFERIMENTO DEL TFR AI FONDI PENSIONE, LAVORA CON NOI PER RISTABILIRE LA CERTEZZA DEI TUOI DIRITTI.
Il 1° maggio saremo presenti manifestazioni ed alle May Day per questi obiettivi
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