Filosofo, artista e forse un po' ragioniere.
Prof. Agostino Del Buono - 12-03-2005
Il ragioniere e perito commerciale di oggi, per essere ammesso all’«Abilitazione all’esercizio della libera professione» deve dimostrare di essere in possesso di: un «Diploma di ragioniere e perito commerciale» e di un «certificato di compimento del tirocinio previsto dalla Legge 12.02.92 n. 183, rilasciato dal Consiglio dell'Ordine professionale competente».
Gli esami attualmente, consistono in due prove scritte ed in una prova orale.
Le prove scritte che il candidato deve svolgere in cinque ore, vertono sui seguenti gruppi di «materie aziendali» e «materie giuridiche».
Le prime racchiudono: finanza aziendale (gestione finanziaria e calcoli finanziari), ragioneria generale ed applicata, revisione aziendale, tecnica industriale e commerciale, tecnica bancaria, tecnica professionale.
Delle seconde fanno parte: diritto commerciale, diritto fallimentare, diritto privato, diritto tributario, elementi di diritto del lavoro e della previdenza sociale.
La prova orale invece, è diretta all’accertamento delle conoscenze tecniche del candidato e della sua capacità di applicarle a specifici casi concreti nelle seguenti materie, oltre che in quelle oggetto delle prove scritte: economia politica, informatica, matematica, sistemi informativi, statistica.

Come sarà l’esame di «abilitazione all’esercizio della libera professione» con la riforma Moratti?
Dubbi, perplessità ed incertezze si coniano nella mente del «futuro ragioniere», anzi, «futuro liceale», considerato che dall’anno scolastico 2006/2007 avranno la predetta locuzione.
Se verrà approvata la riforma Moratti così come prospettata dallo stesso Ministero dell’Istruzione le discipline d’esame dovranno necessariamente cambiare. Si potrebbe ipotizzare un esame in «Filosofia» o magari in «Arte» con pennelli, colori, spatole ecc…, considerato che come materie di studio faranno parte del curriculum del «liceale».
Intanto una cosa è certa: dalla «bozza di riforma delle superiori», nei 5 anni di studio del nuovo Liceo Economico ad indirizzo istituzionale, se confrontato con un corso per ragionieri IGEA, sono state diminuite drasticamente le ore nelle diverse discipline: Lingua comunitaria 1 (-5), Lingua comunitaria 2 (-5), Matematica ed Informatica (-6), Scienze naturali (-2), Diritto ed economia (-4), Scienza della materia e laboratorio (-8), Economia aziendale (-21), Trattamento testi e dati (-6) soppressione totale della disciplina, Scienze motorie (-5). In questo chiaro esempio si evidenzia una notevole riduzione del monte ore di base che ammonta a 43 ore.

Anche per il Liceo Economico ad indirizzo aziendale risulta evidente la riduzione complessiva del monte ore; viene «soppressa» anche in questo liceo la disciplina «Trattamento testi e dati» insieme ad altre.
Mentre, fanno parte della «new entry» dei Licei della Moratti due discipline: «Filosofia» per un numero di 6 ore e «Arte» per un numero di 4 ore.
I futuri «ragionieri», saranno in grado ad utilizzare metodi, strumenti, tecniche contabili ed extracontabili al fine di rilevare i fenomeni gestionali? Saranno in grado di leggere, redigere e interpretare i documenti aziendali, elaborare dati e rappresentarli in modo efficace così da favorire i diversi processi decisionali, controllare gli aspetti organizzativi delle varie funzioni aziendali, gestire il sistema informativo aziendale? Eliminando la disciplina «Trattamento testi e dati» dal curricolo scolastico, i futuri liceali saranno capaci di operare in ambienti informatizzati?
Una cosa è certa: è probabile che il nuovo ragioniere e perito commerciale non andrà in giro con il suo personal computer portatile ma lo troveremmo con un bagaglio culturale filosofico e perché no, con gli attrezzi da disegno!

Agostino Del Buono
Presidente Nazionale Assodolab



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 Salvo Antonio    - 16-03-2005
Concordo pienamente con il giornalista dell'articolo «Filosofo, artista e forse un po' ragioniere», prof. Agostino Del Buono.
Mi auguro che la Moratti e chi ci Governa possano tornare indietro ammettendo i loro errori madornali e far si che vengano inserite le discipline che hanno a che fare con i laboratori e con i computer.

 saverio pelle    - 29-03-2005
Caro Agostino ,
ormai siamo ad un punto di non ritorno ; la Scuola è in coma profondo e purtroppo i medici che dovrebbero curarla sono dei presunti manager travestiti da cappello di Pinocchio. Oggi, infatti, la definisco Scuola di Pinocchio. Caro Agostino la disamina che fai è arguta e purtroppo reale, sarà una Scuola che non creerà fra i discenti competizione ma solamente una scatola in cui noi saremo i futuri baby-sitter. Un caro abbraccio.