lapag - 24-03-2002 |
A me non risulta che non verrà dato compenso, ma che lo stesso sarà solo di importo per "gli interni". Ci sarà il problema di chi avrà classi aggregate di scuole non paritarie, perchè li' saranno "esterni": in quale misura? Vero è che il Ministero non ha ancora stabilito tabelle di compensi. P.S. ma "i sindacalisti" così accondiscendenti, dove li avete trovati? Vi consiglio di cambiarli, perchè quella non è la posizione dei sindacati. lapag |
Franco Cleopadre - 23-03-2002 |
Caro collega, Come docente di scuola media la tua richiesta non la condivido .Insegno( scienze matematiche ) dal 1969 e all'inizio per gli esami ci davano pochissime lire,se non ricordo male circa 5000 lire che poi ci vennero tolte.In cuor mio li giustificai perchè pensai che mentre facevo gli esami ero regolarmente retribuito.Questo poteva andare bene solamente per chi veniva mandato fuori Sede ( anche se su richiesta... lasciamo stare se si è obbligati a fare la domada per gli esami di stato perchè quando si vuole...le malattie si programmano... ) Hai ragione quando affermi che mentri tu lavori,altri colleghi sono in vacanza per cui ritengo che una soluzione potrebbe essere l' impegnare per lo stesso periodo degli esami, o giù di li, docenti liberi e studenti di classi intermedie in corsi di recupero ( vedi debito formativo ). Parte dei soldi persi per gli esami si potrebbero riconquistare nel corso dell'anno scolastico, elevando, ove possibile ,la propria disponibilità per i corsi di recupero o altre forme progettuali. Penso che anche a scuola,debba venir meno quell'eccesso di garantismo che è servito da scudo a una fascia, fortunatamente sparuta, di operatori che non ci porta lontani in Europa.Probabilmente mi avrai già etichettato da reazionario,fascista,borghese..invece ti dico che sono socialista, ho militato per 20 anni nella UIL scuola,con incarichi di vertice a livello regionale e nazionale,ho partecipato negli anni 80 alle trattative Governo-Sindacati, ho fatto parte per 15 anni di un'associazione profesionale, ho scritto spesso sulla stampa nazionale su tematiche scolastiche...e complessivamente, a parte una parentisi di 3 mesi nel 1976, avrò fatto 1 mese e mezzo di malattia dall'inizio a oggi. Rimbocchiamoci le maniche, diamo conoscenze ma anche competenze alle nuove generazioni, abbandoniamo i vecchi paradigmi, chiediamo soldi ma attrezziamoci per introdurre strategie più attuali ( penso,ad esempio, al cooperative learning, alla didattica modulare,alla didattica breve... ) , un servizio più aderente non solo alle richieste dei pedagogisti ( che credo non abbiano visto di buon grado la didattica breve perchè elaborata da un ingegnere e non da uno di loro), ma anche del mondo del lavoro con il quale i giovani dovranno fare i conti quando tu, o chi per te, gli dirà che sono maturi. Chiediamo nuovi e più funzionali laboratori, chiediamo formazione più qualificata,diciamo a buona parte delle nostre colleghe che si devono aggiornare...non si può continuare ad insegnare "Pianto antico" o " T'amo pio bove"...chiediamo che i dirigenti attuali per buona parte vadano in pensione ... sono i primi loro a non aver recepito il messaggio dell'autonomia.Partecipando ad un congresso a Bologna nell' ottobre 2001 , ebbi l'ardire di toccare questo dolente tasto e...,la Presidente di turno quasi mi tolse il microfono... " perchè in sala c'erano tanti dirigenti"...anche se nessuno di essi prese la parola per controbbattere le mie affermazioni ...Cordialmente . Franco Cleopadre |
loredana - 24-03-2002 |
A tutti i colleghi che, in un moto di insano orgoglio, ritengono di dover mostrare qualcosa all'opinione pubblica, personalmente dico che non mi importa un bel niente che qualcuno trovi da ridire sul numero di ore che passo in un edificio scolastico, perchè so bene quante sono le ore di lavoro che svolgo a casa (tante!) . Diciamo che invece voglio tenermi ben strette quelle che per il momento sono ancora le parti belle del mio lavoro, ovvero: fare lezione (bellissimo) e gestire il resto del mio lavoro di correzione, programmazione, preparazione delle lezioni IN LIBERTA'!!!!!! Ovvero, se mi va, lavoro anche alle due di notte e sono felice di non essere costretta a recarmi nell'edificio scolastico nè di timbrare per questi lavori il cartellino. QUINDI rivoglio i miei soldi di membro della commissione d'esame, li voglio nel momento in cui svolgo quest'attività, perchè fanno parte delle caratteristiche del mio lavoro e della mia retribuzione. Una volta si ragionava sul "vi diamo pochino perchè lavorate pochino"; bene: il mio poco lavoro è aumentato, lo stipendio no, mi si grava di obblighi cretini e devo pure farmi togliere dei soldi? Fra l'altro riflettevo su una cosa, che apparentemente c'entra poco, ma vi assicuro che non è proprio così:sto partendo per accompagnare i ragazzi per il viaggio di istruzione, la responsabilità è tanta, le ore anche e ho messo in conto di far tutto il più seriamente possibile, ma...mi pagano una miseria e non ho neanche la camera singola! Questa della camera singola in un buon albergo è la norma in qualunque altra attività. perchè noi, a parità di impegno, dobbiamo sempre fare i pezzenti (e in più venire derisi e disprezzati, a partire dall'impiegato dell'agenzia di viaggi che mi chiede cosa voglio di più?!?.......) E non mi si dica che ho sollevato temi superficiali, perchè, anche se non lo dite, lo pensate tutti anche voi! |