Gianni Mereghetti - 05-02-2005 |
Non riesco a capire per quale ragione il ministro Moratti abbia consegnato ai sindacati i documenti relativi alle proposte degli obiettivi specifici di apprendimento per i futuri licei. E’ stato un gesto di cortesia? Se fosse così non ci sarebbe alcun problema, se invece fosse per acquisirne il giudizio sarebbe un grave errore, in quanto i sindacati non hanno tra le loro competenze quella di valutare i contenuti dell’insegnamento! Mi risulta poi molto strano che il ministro Moratti abbia preso una simile iniziativa, perché dall’inizio del suo mandato ha voluto, e giustamente, riportare il mondo sindacale alle sue funzioni naturali, quelle relative alla contrattazione. Del resto ogni sindacalista serio ben sa che i contenuti dell’insegnamento hanno come soggetto insostituibile l’insegnante e la sua libertà, e che sarebbe un male per la scuola come per il sindacato volerla limitare! Per quanto riguarda i contenuti di insegnamento proposti dal Ministero, sui quali si può dire tutto o niente, ci sarebbe solo da aggiungere un NOTA BENE, ossia che quelli presentati dal ministro sono obiettivi minimi e quindi ogni insegnante ha tutta la libertà di impostare il suo lavoro in rapporto alle esigenze degli studenti! |
Pierangelo - 06-02-2005 |
Permettimi, Gianni, di dirti che la tua visione del ruolo del sindacato è riduttiva ed ignora quella che è la storia e gli ideali del movimento sindacale in Italia. Senza farla lunga, ti rammento che l'art. 1 della Costituzione afferma che il nostro Paese è fondato sul lavoro e quindi non c'è nulla che abbia a che fare con la democrazia e la libertà che esuli dalle competenze e dalle prerogative dei lavoratori e delle organizzazioni che li rappresentano. E se è vero, come è vero, che "conoscenza vuol dire libertà", i lavoratori italiani non si limitano a difendere le proprie condizioni sui luoghi di lavoro, ma dato che sono anche genitori e cittadini, si occupano anche di quale minestra culturale verrà propinata ai loro figli e, soprattutto, si preoccupano che la scuola del futuro possa smettere di essere strumento di mobilità e di riscatto sociale. Riguardo agli obiettivi minimi, sembra veramente un parlare per iperboli se una cosuccia che fissa solo obiettivi minimi dopo la si vuole chiamare Riforma Epocale. Ritengo piuttosto che quel "minimi" vada inteso per quello che è: fare di tutto per ridurre gli obiettivi. Questo Paese ha in questo momento bisogno di alzare la testa e pensare in grande. Io e te, i nostri studenti, i lavoratori ed i cittadini italiani, abbiamo bisogno che ci venga restituito il futuro, che ci è stato scippato da questi nani politici, difensori esclusivamente della loro scodellina, obiettivo minimo come le loro personalità e priorità non coincidente con i bisogni e le aspirazioni degli Italiani. |
Ruggero Biganzoli - 11-02-2005 |
COMUNICATO STAMPA Sospensione delle gite scolastiche I consigli di classe della scuola media dell’Istituto Comprensivo Italo Calvino di Galliate (No), hanno deciso di manifestare il loro disappunto nei confronti del mancato rinnovo del contratto di lavoro ormai scaduto, con la sospensione delle tradizionali “visite di istruzione”, sempre più onerose, sia per i docenti che per le famiglie, . Saranno effettuate solo uscite da realizzare nell’arco dell’orario scolastico, finalizzate a visite a mostre, spettacoli teatrali o altre iniziative didattiche, Alla ragione principale della protesta, si aggiunge un generale disagio nei confronti di parti della riforma scolastica che si vede mirata più a fare tagli e riduzioni che a migliorare realmente l’offerta formativa. I docenti sono peraltro disponibili a rivedere la propria posizione sulla base di futuri sviluppi sindacali. Questa presa di posizione vuole sensibilizzare l’opinione pubblica e tutte le componenti educative sui problemi che la scuola di oggi è costretta a vivere. I Docenti |