Testimonianze a scuola
Gianni Mereghetti - 03-02-2005
E' da circa dieci anni che l'Amministrazione Comunale di Abbiategrasso offre agli studenti la possibilità di incontrare exdeportati nei campi di concentramento nazisti. E’ un’iniziativa di grande valore umano, che ha trovato degna collocazione nelle celebrazioni del Giorno della Memoria. Così anche quest’anno gli studenti di Abbiategrasso hanno potuto conoscere dalla viva voce di due exdeportati l’orrore del campo di sterminio. Si è trattato di testimonianze di forte intensità emotiva, che come al solito Giuseppe Paleari ( Pucci) ha saputo coordinare grazie ad una notevole sensibilità educativa.
Anch’io ho partecipato all’incontro assieme agli studenti delle classi in cui insegno e mi ha impressionato il racconto dei due ottantenni exdeportati, un racconto particolareggiato di quello che hanno vissuto dalla cattura alla deportazione, fino all’insperata salvezza.
Se sono rimasto di nuovo esterrefatto nel sentire fino a che livello l’uomo possa fare il male, ciò che mi ha maggiormente commosso è che nel racconto dei due exdeportati fosse presente una certezza della positività della vita. Nelle loro parole riecheggiava quello che Annah Arendt aveva scritto assistendo al processo ad Eichmann, ossia che "solo il Bene ha profondità, e può essere radicale".
E’ per questa ragione che è importante che gli studenti incontrino chi ha vissuto il dramma del campo di sterminio, perché, accanto ad una rinnovata consapevolezza del male, possano avvertire che il Bene è più forte, ieri come oggi.


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