breve di cronaca
Tsunami in Asia sud orientale, il dramma dei bambini.
Unicef - 29-12-2004
Gli aiuti UNICEF in India, Indonesia e Sri Lanka

Roma, 27 dicembre h 18:15
- Mentre continua ad aumentare il numero stimato delle vittime del maremoto nell’oceano indiano, gli operatori UNICEF nei paesi colpiti sono al lavoro per le emergenze immediate e per il coordinamento dei soccorsi. Acqua potabile, ripari provvisori e difesa dal rischio di malattie infettive appaiono le esigenze più immediate per l’infanzia, ma l’UNICEF sottolinea anche la necessità di lavorare subito per la riunificazione familiare dei bambini rimasti soli nel caos seguito al maremoto.

In India la situazione è particolarmente pesante in tre distretti dello stato del Tamil Nadu, da cui 30.000 persone sono state evacuate nel vicino Kerala. Squadre dell’UNICEF sono al lavoro con gli amministratori locali e stanno fornendo materiali per la purificazione dell’acqua, taniche, sali reidratanti contro la diarrea, abiti, coperte e forniture medico sanitarie, oltre a cucine da campo per gli sfollati.

In Indonesia l’area più colpita è quella di Aceh, difficilmente accessibile agli operatori internazionali. L’UNICEF in questa prima fase punta alla fornitura di medicinali e materiali sanitari, oltre a tende, kit di sopravvivenza per le famiglie e altri materiali di primo soccorso.

In Sri Lanka, il paese più povero e devastato dal maremoto, il governo ha immediatamente richiesto l’aiuto internazionale e sta lavorando con le agenzie ONU per verificare le situazioni di maggiore urgenza e coordinare i soccorsi. Gli operatori UNICEF delle regioni di Trincomalee e Batticaloa si sono immediatamente mobilitati per il trasporto dei feriti e i primi soccorsi. Oggi sono stati distribuiti 10.000 lenzuoli, contenitori per l’acqua potabile, utensili per cucinare e coperte. Anche qui acqua potabile e lotta alle malattie infettive sono le urgenze immediate, ma l’UNICEF punta anche alla riunificazione delle famiglie e alla ricostruzione dell’apparato scolastico di base.

L’UNICEF Italia rinnova l’appello ai cittadini, alle autorità e ai media italiani perché si mobilitino immediatamente aiuti per i bambini e le famiglie povere dei paesi colpiti, vittime principali di questa catastrofe naturale. Oggi l’UNICEF ha partecipato alla conferenza stampa indetta dal Sindaco di Roma, Walter Veltroni, con i rappresentanti delle comunità straniere in Italia (nella sola capitale lavorano circa 80.000 cittadini di Sri Lanka). Veltroni ha annunciato una mobilitazione cittadina per raccogliere fondi a favore delle comunità colpite, e in primo luogo dei bambini, e per continuare a garantire assistenza alla ricostruzione delle aree più colpite.


Per maggiori informazioni:
Ufficio stampa UNICEF Italia, 06.47809287, 335.333077; sito web (con testimonianze e interviste dal campo).

Per contribuire ai soccorsi:
cc postale 745.000 - cc bancario 000000505010, Banca popolare etica, CIN M, ABI 05018, CAB 12100, causale “emergenza maremoto”. Per donazioni con carta di credito, numero verde 800.745.000 o on line.



Oltre un terzo delle vittime

Roma, 27 dicembre h 10:30
- Gli uffici UNICEF dei paesi nell’area intorno all’Oceano Indiano stanno valutando i danni provocati dal terremoto a nord di Sumatra e dalle successive ondate di maremoto: secondo le prime valutazioni, circa un terzo delle vittime e dei senza tetto sono bambini. Lungo le spiagge e le coste delle zone colpite vivono migliaia di comunità e famiglie povere, soprattutto di pescatori, che abitano capanne provvisorie, spazzate via dalle onde.

Il Direttore generale dell’UNICEF, Carol Bellamy, ha dichiarato che “possono essere centinaia di migliaia i bambini in grave pericolo nelle comunità costiere di sei paesi. Stiamo collaborando coi governi nell’accertamento dei danni e siamo pronti a rispondere a qualunque richiesta di aiuto”.

Gli uffici UNICEF in Indonesia, Malaysia, Thailandia, Maldive, India e Sri Lanka stanno lavorando con le autorità nazionali e locali delle aree colpite e con le altre agenzie ONU per aiuti immediati. In aggiunta ai primi soccorsi mobilitati dagli uffici sul campo, il magazzino centrale UNICEF di Copenhagen ha già messo in stand-by altre scorte di generi di pronto intervento e ha predisposto mezzi aerei di trasporto, pronti a partire non appena saranno definite le necessità più urgenti.

Il Comitato Italiano per l’UNICEF lancia un appello ai cittadini e ai media italiani perché, al di là della evidente preoccupazione per i nostri connazionali in vacanza, si mobilitino immediatamente aiuti per i bambini e le famiglie povere dei paesi colpiti, vittime di questa catastrofe naturale.


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 Verdi Myriam    - 30-12-2004
E' vero che l'informazione tv ha dato molto risalto ai turisti colpiti dal maremoto, mentre l'impegno e la preoccupaziome dovrebbe andare anche alle famiglie povere ed ai bambini vittime inconsapevoli come sempre di tutti i mali del mondo come la guerra, quando vengono usati come scudi umani o come soldati da offrire al nemico del momento.
Non ci sono parole giuste per esprimere il dolore per questa tragedia, già questi popoli vivono nella miseria che noi occidentali vogliamo che sia così. Io no, non sono dalla parte dei governi, ma dei popoli di tutta la terra. Termino dicendo che non mi sono piaciute le dichiarazioni del ministro indiano che ha detto che loro non hanno bisogno di niente, perchè ce la faranno da soli.Perchè allora la sua gente muore di fame, perchè nel 2005 ci sono le caste, perchè vendono i figli alle famiglie occidentali?...
PACE ED AMORE PER TUTTI I MORTI

 ilaria ricciotti    - 04-01-2005
Che dire dei bambini rapiti dopo l'onda assassina da maiali senza scrupoli per essere utilizzati come pezzi di ricambio o soddisfare le voglie di altrettanti maiali?

Che schifo!!!!!!!!!!!

Questi individui vanno scovati e perseguiti sempre!!!!!!!!

 ilaria ricciotti    - 04-01-2005
Cerchiamo di pensare, oltre alla tragedia, anche alla tragedia nella tragedia; ai bambini che sembrano essere stati rapiti per essere usati da alcuni sporchi individui, senza scrupoli e dignità. Cerchiamo di difenderli dai loro artigli ed anche noi di fuoriregistro di fare qualcosa, magari come molti consigliano adottandoli a distanza, attraverso le associazioni che stanno operando in quei luoghi.

Altri siti si stanno attivando e noi perchè no?