Sabato quasi natale
Anita - 11-12-2004
Dopo acquisti e programmi per le feste la notizia č di quelle che fanno venir voglia di buttare via tutto.


" VICENZA - Una ragazzina di 14 anni, di Nanto (Vicenza), si č tolta la vita impiccandosi ad un albero poco distante da casa. Il suo corpo č stato trovato oggi da un cacciatore. La giovane era sparita da casa ieri, giorno del colloquio a scuola tra insegnanti e genitori. La ragazzina frequentava il primo anno del liceo artistico "Martini", ma il suo rendimento non era buono. Nei biglietti che ha lasciato ai familiari, spiegherebbe la decisione di farla finita proprio con il dolore per le delusioni scolastiche procurate ai genitori.

Le ricerche della ragazzina, di nome Giulia, erano scattate ieri sera nella zona collinare intorno a Nanto, quando il papā e la mamma, rientrando a casa, avevano trovato sul tavolo un biglietto della figlia, dal contenuto agghiacciante: "vado via, mi butto sotto il treno".

Subito sono stati avvisati i carabinieri che assieme ai vigili del fuoco e a volontari hanno battuto la zona palmo a palmo, senza esito. La giovane perō, che si era allontanata da casa con una corda, aveva intanto raggiunto una collinetta nei pressi di Mossano, un paese confinante con Nanto, e qui davanti ad un albero ha messo in atto il suo tragico proposito. Un cacciatore stamane ha notato il corpo pendere da un ramo. La 14enne, vestita con jean, scarpe da ginnastica ed un giubbotto, aveva nelle tasche alcuni bigliettini, rivolti ancora ai genitori, nei quali spiegherebbe il suo stato di disagio a scuola, ma parlerebbe anche delle piccole delusioni nei rapporti di amicizia. Pare che l'adolescente, con un carattere un po' introverso, avesse un'unica amica del cuore, con la quale si confidava.

La notizia della morte della ragazzina č giunta mentre al liceo artistico "Martini" di Vicenza erano giā in corso le lezioni odierne. E' stato il preside, Mauro Maria Pedrot, a comunicarlo ai compagni di classe di Giulia, che sono rimasti sconvolti.
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Le emozioni si affannano e bussano alla porta, vogliono uscire impetuose e farsi strada in mezzo agli invitati di Repubblica: la camorra, Previti, Berlusconi che brinda e Prodi che lo imita, Yushenko avvelenato e la diossina che mi ricorda Seveso. E intanto Natale, quello che bisogna festeggiare con i presepi ed i santi anniversari. Quello che dice "la veritā č qui". La veritā di chi?
Ricaccio indietro tutto, sto in silenzio mentre accarezzo riccioli biondi ancora inconsapevoli e vorrei solo che la semttessimo coi fervorini morali e con il far finta di essere salvatori.
Non riesco neanche a salutarla questa Giulia che nemmeno conosco, ma che ha pagato tutto quello che aveva. Ha pagato caro, mentre le luci di Natale ci accecano di illusioni.


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