Ufficio Stampa on. Alba Sasso - 12-11-2004
Di seguito, inoltriamo il testo dell'intervento svolto ieri 11 novembre alla Camera dall'onorevole Alba Sasso, nel corso della discussione sulla Legge Finanziaria 2005, e precisamente durante l'esame dell'articolo n. 16 della Finanziaria, avente a oggetto "Disposizioni in materia di organizzazione scolastica".
ALBA SASSO. Signor Presidente, ho sentito in questo dibattito parlare di verità, di dibattito ideologizzato. Allora io mi voglio attenere ai fatti, onorevole Garagnani, onorevole Napoli, relativamente, in particolare, a quel comma 2 dell'articolo 16 che noi vogliamo sopprimere. In quelle norme si stabilisce che per gli anni scolastici 2005 e 2006 la consistenza numerica della dotazione del personale docente ed organico di diritto non potrà superare quella dell'anno precedente.
Si tratta di una formulazione tecnica, che forse non tutti possono comprendere, ma prevedere che l'organico di diritto rimarrà invariato significa che non verrà assunto in ruolo neanche un insegnante. Ciò vuol dire altresì che, per coprire i posti di coloro che andranno in pensione, saranno chiamati insegnanti precari.
Sottosegretario Aprea e onorevole Campa, che continuate a sostenere che l'assegnazione dei 400 posti per la scuola dell'infanzia è stata bloccata dai sindacati, vi inviterei allora a riportare un po' di verità nelle notizie diffuse in quest'aula. Voi, infatti, avete condizionato l'assegnazione dei 400 posti per la scuola dell'infanzia mentre i comuni avevano già predisposto le strutture e delle aule! Vorrei ricordare che sono venuti alla Camera i rappresentanti di quei comuni - che non so, onorevole Garagnani, se fossero di destra o di sinistra - che volevano offrire risposte alle esigenze dei genitori e dei bambini! Voi avete affermato, tuttavia, che quei 400 posti erano subordinati all'anticipo, quando la legge prevede, invece, posti per la generalità della scuola dell'infanzia! Allora, volete sempre gettare la colpa sui sindacati, oppure volete assumervi responsabilità di Governo?
Vorrei citare un altro dato, onorevole Angela Napoli. Il 15, infatti, vi sarà lo sciopero generale della scuola: si tratta di un fatto rilevante, poiché la scuola italiana non ne può più dei tagli nei confronti degli insegnanti e della precarizzazione del lavoro docente! Cari colleghi della maggioranza e dell'opposizione, dal momento che voi tutti avete mandato i vostri figli a scuola (forse, adesso vi mandate i nipoti), vorrei domandarvi se insegnanti che cambiano ogni anno - vi invito a riflettere su tale aspetto - rappresentino una garanzia per la qualità degli apprendimenti o no. Chiediamocelo, e chiediamolo altresì al ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, il quale continua a parlare di una realtà mitica e bella, dove tutto va bene e tutto funziona!
Non è così! Voi, con il comma 2 dell'articolo 16 del disegno di legge finanziaria in esame, che proponiamo di sopprimere, compiete tre scelte: non tenete fede ad un vostro impegno (vale a dire il piano triennale di assunzioni), continuate a rendere precario il lavoro della scuola e, infine, non offrite quella qualità di cui parlate nei libretti patinati che distribuite a tutti!