Un gioco sulla riforma costituzionale
Michele de Pasquale - 18-10-2004
PER STUDENTI DELLA SCUOLA SUPERIORE ALLE PRESE CON LA RIFORMA
DELLA SECONDA PARTE DELLA COSTITUZIONE


Il processo di riforma costituzionale in atto è pressoché sconosciuto ai nostri studenti tranne, forse, che per alcune informazioni di massima apprese dai mass media.

La portata “qualitativa” della riforma è rilevante: riguarda circa 50 articoli della Costituzione; definisce una nuova forma di governo; cambia la struttura del Parlamento; modifica la forma dello Stato; riscrive i rapporti fra Stato e Regioni; rivede sostanzialmente i poteri e le funzioni degli
organi di garanzia.

La scuola deve farsi carico per informare e far maturare posizioni critiche agli studenti sul processo in atto di riforma costituzionale.

Il testo di riforma costituzionale approvato dalla Camera il 15 ottobre 2004 pone serie preoccupazioni per i seguenti motivi:


  • La devolution “spinta” è un sistema che produce nei fatti una riduzione delle garanzie dello stato sociale nel campo della sanità e della scuola e comporta l’abbandono di sempre più ampie fasce della popolazione al loro destino in una situazione di già pesante crisi economica e di carenza di servizi.
  • I poteri conferiti al primo ministro sono eccessivi, superiori a quelli di qualsiasi altro governante di democrazie avanzate, imponendo un modello di governo fondato sulla delega. Il primo ministro non ha bisogno della fiducia del Parlamento per governare, può sciogliere la Camera, nomina e revoca i ministri, può condizionare l’ordine del giorno del Parlamento, determina tutta la politica del governo. Tutto questo perché il primo ministro ha un rapporto personale e fiduciario con i cittadini che lo hanno eletto e che tra una elezione e l’altra non possono mettere bocca, avendo trasferito nella sua figura la sovranità popolare conferita loro dalla Costituzione.
  • Viene modificato l’art. 138 della Costituzione, che regola il procedimento di revisione della Costituzione stessa, in modo tale da rendere per il futuro più difficili le revisioni della Carta. In sostanza le attuali riforme apportate alla Costituzione vengono per così dire “blindate” rispetto ai possibili futuri interventi.
  • Le modifiche toccano anche i diritti fondamentali disciplinati nella prima parte della Costituzione, perché con i meccanismi previsti e con la minaccia di scioglimento della Camera il primo ministro può intervenire sulle leggi che disciplinano il diritto di famiglia, il diritto del lavoro, il diritto di sciopero, il diritto penale, il diritto civile, e molte altre ancora.

In una democrazia i poteri democratici devono essere sempre più ampi ed estesi e deve essere superato lo schema bipolare nel rapporto tra amministratori e amministrati, così come prevede l’art. 118 u.c. della Costituzione stessa. Questi stessi cittadini che secondo il principio di sussidiarietà possono diventare soggetti attivi nella soluzione di problemi di interesse generale, prendendosi cura dei beni comuni insieme ai soggetti pubblici, sono invece relegati ad un ruolo passivo di semplici spettatori delle decisioni assunte da un’unica persona, a cui delegare tutti i poteri.

L’attività didattica nella forma di gioco qui presentata, rivolta a studenti della scuola superiore, si pone l’obiettivo di informare sul processo di revisione costituzionale in atto e di far maturare posizioni critiche sui cambiamenti proposti.

L’attività della durata di 2-3 ore potrebbe essere svolta in orario curriculare (ore di educazione civica) o come attività aggiuntiva per gli studenti in orario extracurriculare.



MODALITA' DI SVOLGIMENTO DEL GIOCO:


  • Dopo una presentazione di massima della questione da parte del docente, il gruppo classe viene diviso in 4 sottogruppi
  • Ad ognuno dei 4 sottogruppi viene consegnata copia della Costituzione italiana e delle modifiche approvate alla Camera (votazione finale 15 ottobre 2004)
  • Ad ognuno dei 4 sottogruppi viene affidato un interrogativo:
    1. Premier forte e cittadini passivi?
    2. Un’Italia frammentata dove non valgono dappertutto gli stessi diritti?
    3. Premier forte e Camera ricattabile?
    4. Un Presidente della Repubblica dimezzato?

  • La consegna ad ognuno dei quattro sottogruppi: giustificare o confutare la domanda assegnata alla luce dell’analisi delle modifiche approvate dai testi citati alla Costituzione. Per facilitare il compito agli studenti si forniscono indicazioni più puntuali degli articoli su cui concentrare la loro attenzione (ad es. per il gruppo 1: art. 92; gruppo 2 art. 117; gruppo 3 artt. 88, 94; gruppo 4 artt. 83-91)
  • Il gioco si conclude con l’incontro dei 4 sottogruppi che socializzeranno le loro acquisizioni.



MATERIALI DI APPROFONDIMENTO:

Articolo di Scalfari (Repubblica 17 ottobre 2004)

Articolo di Manzella (Repubblica 15 ottobre 2004)

Riflessione del costituzionalista Arena

Altri articoli di giuristi

Il testo della Costituzione vigente confrontato con quello modificato



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