breve di cronaca
Lezioni di storia: Il duce pacifista e il libro nero del comunismo
Il Manifesto - 28-02-2002
"Il duce? Pacifista"

In una scuola di Biella si riscrive la storia

di EZIO VALLAROLO

"Mussolini, uomo di pace" . Non è il titolo di un nuovo spettacolo di cabaret, ma il tema di una conferenza organizzata, nell'ambito del Corso sul Pensiero della Destra promosso da Azione Giovani, all'interno dell'Università Popolare Subalpina e prevista per la serata di venerdì 1 marzo presso il liceo Classico di Biella. Un appuntamento che vedrà quale "protagonista" il nipote del Duce, Guido Mussolini. Una scelta che ha provocato violente polemiche nella città piemontese. Il primo a reagire è stato il prmo cittadino Gianluca Susta, il quale ha dichiarato che "come Sindaco di Biella, Città insignita della medaglia d'oro al V.M. per il contributo dato alla lotta di liberazione, non posso non esprimere la mia profonda amarezza per la `lezione' che il nipote di Benito Mussolini terrà in città". Ieri la polemica è arrivata fino a Roma, dove alcuni deputati dei Ds hanno presentato un'interrogazione al ministro Letizia Moratti chiedendo inoltre se Gianfranco Fini condivida le opinioni espresse dai rappresentanti biellesi di An. Personaggi come il capogruppo Marzio Olivero, capace di affermare: "che Mussolini sia stato un grande uomo mi pare ormai assodato ed inequivocabile, se il suo nome ad oltre cinquantacinque anni dalla sua morte suscita ancora tanta attenzione". Nell'interrogazione dei Ds si chiede, inoltre, al ministro Moratti "se non ritenga necessario che l'amministrazione scolastica non conceda i locali di una propria struttura per tale manifestazione di rivalutazione del fascismo". Anche il Biella Social Forum, intanto, si sta muovendo. Da alcuni giorni le e-mail degli enti che collaborano all'iniziativa sono inondate da messaggi che ne chiedono la revoca.

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A scuola da Silvio

"Fate leggere nelle scuole il libro nero sul comunismo"

di PIO D'EMLIA - IMPERIA

Non saremo in un "regime", come dice Massimo D'Alema, ma i segnali di fumo sono sempre più numerosi e inquietanti. Come quanto sta succendendo a Imperia, dopo che il Consiglio Provinciale ha approvato a maggioranza una mozione in cui si invitano le scuole a "ricordare" gli orrori del comunismo. Come? Distribuendo gratuitamente agli studenti il famodo "Libro nero sul Comunismo" - edizioni Mondadori - il quale, come si legge nella mozione presentata dal consigliere della Lega Adriano Ragni, "in 770 pagine, porta la testimonianza chiara e schematica degli 85 milioni di morti causati dai regime comunisti in tutto in mondo". Tutto nasce dopo la "giornata della memoria" dedicata alla Shoah. "Nulla in contrario - spiega il consigliere della Lega - ma perché limitare il ricordo solo in una direzione?" Di qui l'idea di presentare la mozione durante il consilgio provinciale del 18 febbraio. In sostanza, spiega Ragni, che si è presentato in consiglio con il libro tanto caro a Berlusconi durante la campagna elettorale, sotto il braccio, si tratta di "suggerire" alle scuole superiori della provincia di addottare, leggendolo in classe, il Libro Nero. Non è chiaro, dal testo della mozione, se debba essere la provincia stessa a fornirlo alle scuole, ma secondo Franco Bonelli, consigliere Ds, non v'è dubbio che l'idea sia questa. "Di questo abbiamo parlato, e su questo abbiamo votato". Dopo un'animata discussione, il Consiglio ha infatti approvato la mozione Ragni , con 16 voti a favore, 4 astenuti (tra i quali un consigliere della Margherita e un Ds) e 3 contrari (2 Ds e un ex Margherita). Gli studenti si mobilitano, con assemblee e riunioni del coordinamento (una c'è stata anche ieri) e poer oggi è prevista una manifestazione a Imperia con partenza da piazza Calvi. La Provincia però corre ai ripari. L'ufficio stampa invia un comunicato in cui si smentisce che il consiglio abbia voluto interferire sulla libertà di insegnamento. Insomma, tutto sembra rientrare. Attenzione, denuncia però il consigliere Bonello. "Prima di tutto contesto che il consiglio provinciale abbia titolarità per discutere di queste cose e sopratutto di interferrie sull'autonomia scolastica. E' ovvio che tenteremo in ogni modo di bloccare questa inziativa, ma resta il preccupante segnale costituito da questi tentativi di riscrivere, reinterpretare la storia ad uso e consumo dei governanti del momento. Anche noi Ds abbiamo sottovalutato questi problemi e abbiamo dato il nostro contributo - penso a quando l'ex presidente della camera Violante si inventò di "sdoganare" i ragazzi di Salò - a questa pericolosa tendenza. Ma dobbiamo fermarla, perché sono questi i veri segnali che precedono il regime".




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 Antonio Gasperi    - 09-03-2002
Purtroppo nel nostro paese si è deciso di rivalutare il fascismo senza prima averlo seriamente analizzato anche da sinistra. Prevedo tempi bui, anche perchè in questo purtroppo facciamo scuola all'estero.

 Leonilde di Triora, strega    - 05-04-2002
A Imperia è nato Scajola, figlio di un militare. Queste sono le sue (loro) prove di regime. Qui sta il vero problema, non tanto nella riproposta di un fascismo d'antan, quanto nel tentativo, che vedo trionfare con estrema facilità-la gente, basta poco a farla odiare- di un aizzamento continuo all'odio verso qualcuno -comunisti stranieri musulmani squadra di calcio avversaria e anche gente in piazza magistrati professori ecc ...e ragazzi noglobal e centri sociali e operai e pafri operai contro i figli disoccupati ecc. che è il succo della politica (non demagogia non c'è demagogia) in questo governo:cè un puro e semplice stile da addestramento all'azzanno che mi ricorda tanto gli imbonitori televisivi, i piazzisti da fiera. Ma ha successo, la gente compera, ciao