Le dichiarazioni della Moratti sulla figura del tutor
Alba Sasso - 17-09-2004
Nel corso di un’intervista radiofonica il ministro Moratti ha non solo ribadito che la funzione del tutor è prevista per legge e quindi va applicata, ma ha anche dichiarato che una delle principali caratteristiche di questa figura sarà quella di “orientare le scelte degli studenti accompagnando il loro processo di crescita”, aggiungendo poi che la propria riforma vuole promuovere “una scuola con una partecipazione più attiva dei genitori” .
Ma come si conciliano queste dichiarazioni improntate a una volontà di rassicurazione e di dialogo con quelle che sono delle vere e proprie forzature attuate dal ministero?
Come si può pretendere di instaurare un dialogo con il mondo della scuola nel momento stesso in cui si inviano circolari prefettizie in cui si minacciano sanzioni nei confronti dei docenti e dei dirigenti scolastici?
La questione del tutor riguarda l’organizzazione della vita interna della scuola e rientra quindi nel terreno dell’autonomia scolastica.
E c’è una trattativa contrattuale in atto presso l’ARAN, visto che persino una legge non può imporre una figura professionale che a tutt’oggi non esiste.
Infine, il tutor, nel momento in cui rinvia alla figura del “maestro unico”, implica una concezione vecchia della scuola: una concezione che mette in discussione il migliore patrimonio di esperienze accumulato in questi anni dalla scuola italiana. Il lavoro collegiale, l’autonomia scolastica, il rapporto di ascolto e di attenzione nei confronti delle esigenze delle famiglie e del territorio. Un cammino, quello compiuto dalla nostra scuola, negato e svalutato da ogni atto di questo governo che, tornando alla figura del “maestro unico”, ha la pretesa di fermare l’orologio della storia.


interventi dello stesso autore  discussione chiusa  condividi pdf

 ilaria ricciotti    - 19-09-2004
Per questo, cara Alba, dovremmo gridare più forte il nostro dissenso contro chi vorrebbe far fermare la storia. Ma le voci di noi cittadini e di voi politici sono spesso sotto tono. Ed allora come si pensa di contrastare chi sta stravolgendo il Paese e la sua storia?
L'impressione che molti di noi cittadini abbiamo è che il potere inebria, e, una volta posseduto, può succedere che esso renda ciechi, sordi e muti.
Ciò è svilente, inaccettabile ed anche vergognoso.
Pertanto cercate ininterrottamente di motivare i cittadini che non sopportano più di vedere cancellati mille conquiste e diritti acquisiti, mobilitandoli, non certo una tantum, ma QUOTIDIANAMENTE.
INFORMATECI, DENUNCIATE E NON MOLLATE, MAI.
Tu, rispetto ad altri, sei una di quegli onorevoli che non si comportano così. E gli altri?
.