In risposta alle doverose perplessità di Sergio D.C. Riceviamo e volentieri pubblichiamo:
Spettabile redazione
Donna Moderna
Oggetto : Richiesta di rettifica
Le condizioni concrete in cui parte l’anno scolastico sono sempre state una notizia ghiotta per giornali e riviste. Non poteva che essere così anche in questo anno.
Capita spesso che i giornalisti chiamino i nostri uffici per avere informazioni e dati su cui costruire i loro pezzi.
E’ in questi termini che si è svolta la telefonata con il vostro giornalista Cardini, una richiesta di chiarimenti sulle ragioni per cui, per la CGIL, il tutor delineato nel Dlgs 59 ( ed assente nella legge delega 53/2003! ) è inaccettabile.
Mi è stata rivolta una richiesta di chiarimenti di natura tecnica cui ho cercato di rispondere, senza una esplicita richiesta di intervista.
Trovo invece, a pag. 87 dell’ultimo numero di Donna Moderna, riportate tra virgolette frasi estrapolate dalla conversazione, che durò oltre un’ora di tempo, decontestualizzate e private del loro senso originario quindi non rispondenti alle mie affermazioni.
Ricordo una lunghissima spiegazione sulla differenza tra tempo scuola e orario individuale di insegnamento, una richiesta di chiarimenti sulle modalità organizzative del team, una richiesta sul tempo contrattualmente previsto per i rapporti con le famiglie, ed un chiarimento del testo dell ’Atto di indirizzo inviato dal Ministro all’Aran per aprire le trattative in base all’articolo 43.
L’ articolo, la cui lunghezza non fa neppure giustizia del tempo speso nella conversazione, mi fa affermare , tralasciando sul resto, una frase conclusiva che contrasta nettamente con le mie affermazioni che furono, per riassumerle in due battute, di senso opposto: il ministro non può pretendere di aprire una trattativa il 30 agosto e chiuderla in tempo utile per l’avvio dell’anno scolastico. Frase che potrete leggere anche nel resoconto dell’incontro tenuto all’Aran il 30 agosto, pubblicato sul nostro sito, di cui sono autrice. Sarebbe ai limiti della schizofrenia dichiarare il contrario ad un giornalista il contrario di quanto dico e scrivo quotidianamente.
Certa di un riscontro, cordialmente
Rita Candeloro
P.S. La conversazione telefonica intercorsa per rintracciare il vostro indirizzo e-mail ha chiarito l’erronea attribuzione della frase, rilasciata invece da un dirigente del Ministero. A maggior ragione questo rende opportuna, per entrambi, una precisazione.
Grazie e buon lavoro.
Mauro - 16-09-2004
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e speriamo che la rettifica sia ben visibile.... ne dubito!
Donna Moderna non è infatti una di quelle riviste che a suo tempo vennero finanziate dal governo per pubblicare uno dei bellissimi e patinatissimi opuscoli stracolmi di ca...rinerie ed elogi della Deforma? |
Sergio Delli Carri - 16-09-2004
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Mi fa veramente piacere che Rita Candeloro abbia smentito quanto scritto nell'articolo e spero che Donna Moderna dia il dovuto spazio a questa smentita.
Donna Moderna si è distinta per aver ospitato più di un opuscolo della Moratti. Naturalmente opuscoli che sono costati insieme alle agende agli insegnanti milioni di euro che sono andati al Gruppo editoriale del Presidente.
Mi fa piacere che ci sia stata subito la smentita perchè tempo fa la Sen. Maria Grazia Pagano andò alla trasmissione TELECAMERE dove era ospite insieme al Ministro Moratti (trasmissione repicata anche la stessa sera) e qui fece la parte della "bella statuina".
La stessa tempo dopo mi disse che aveva denunciato a Petruccioli i tagli che la trasmissione aveva fatto su i suoi interventi. Alla fine appariva come appunto una "bella statuina" incapace di contrapporre qualcosa alla Moratti.
Se poi si considerà che la trasmissione di Ballarò sulla riforma Moratti sempre con la presenza del Ministro vide la magra figura della Giovanna Melandri si capirà quanto sia importante rompere il monopolio dell'informazione su una questione tanto importante.
Auguro a Rita Candeloro buon lavoro. |