Perplessità
Gianni Mereghetti - 24-02-2002
Caro Fuoriregistro,
mi sono sorte alcune perplessità nel leggere che tra i nuovi organismi di gestione vi potrebbe essere un consiglio della scuola composto da 11 membri, di cui otto dovrebbero essere rappresentati, per le scuole elementari e medie, da 5 genitori e 3 docenti e - per le scuole superiori - da 3 genitori, 3 docenti e 2 studenti. Perché gli insegnanti, che nella scuola rappresentano la stabilità e la continuità, vengono messi in minoranza all’interno dell’organismo di gestione della scuola? E’ già finita la stagione della loro valorizzazione? Spero proprio di no, e quindi questa composizione del Consiglio della scuola o è stata una svista cui si deve rimediare subito o se non lo è stato ci si spieghi la ragione. Infatti si potrebbe anche accettare di partecipare in minoranza ad un Consiglio della scuola, solo se le decisioni in campo didattico fossero attribuite in toto al Collegio dei docenti, lasciando al Consiglio della scuola una funzione puramente amministrativa. Se la proposta fatta andasse in questa direzione, allora tanto vale non mettere nessun insegnante nel Consiglio della scuola! Se invece non fosse così e rimanesse aperta la possibilità che il Consiglio della Scuola interferisca con la didattica, allora sarebbe l'ennesimo tradimento delle attese di noi insegnanti che, invece di diventare liberi professionisti, saremmo di nuovo ingabbiati nel collettivismo che domina e deprime la scuola dal 1974.

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