Mercoledì 20 Febbraio 2002
Firmato il decreto taglia-posti
ROMA - «Cura dimagrante» per la scuola. Diminuiscono i posti di lavoro degli insegnanti: lo prevede il decreto del ministro dell’Istruzione Letizia Moratti che, di concerto con il collega Giulio Tremonti dell'Economia e delle Finanze, ha definito la consistenza delle dotazioni organiche regionali per il 2002-2003.
I sacrifici maggiori toccheranno ai docenti delle superiori. Rispetto ai colleghi degli altri ordini diminuiranno in proporzione di più. Guidano la classifica dei tagli la Lombardia, al primo posto con -536 posti, la Campania al secondo (-433), il Lazio al terzo (-411). Seguono Puglia (-363) e Sicilia (-362).
Meno forte, ma pur sempre notevole, la contrazione di posti alle elementari. L’elenco dei posti da sopprimere dice che è ancora la Lombardia a perdere più insegnanti con -375, seguita dalla Campania (-275) e dal Lazio (-241). Sul fronte delle scuole medie di primo grado la Lombardia perderà 274 posti, 256 la Campania e 222 la Sicilia. I tagli erano stati decisi durante l’ultima Finanziaria.
In totale andranno a casa 8 mila prof. I criteri che hanno determinato le restrizioni, spiega il ministero, hanno tenuto conto della «popolazione scolastica, anche con riguardo alle esigenze degli alunni portatori di handicap». Altri criteri sono stati «la densità demografica di ciascuna Provincia, la distribuzione della popolazione tra i Comuni di ogni circoscrizione provinciale e le caratteristiche geomorfologiche dei territori interessati nonché le condizioni economiche e di disagio sociale delle Province».
Stando alle previsioni dei sindacati il «salasso» sarà ancora più pesante nei prossimi due anni: 12 mila nel 2003 e 36 mila nel 2004. Pessime notizie anche per il personale non docente: dopo la cancellazione di 20 mila posti lo scorso luglio, l’anno prossimo ne verranno soppressi altri 30 mila, tra impiegati, ausiliari e tecnici.
Nel piano di risparmi è anche previsto alle superiori l’abbinamento di classi che, partite con 25 studenti, ne abbiano perso un congruo numero lungo la strada.
A. Ser.