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Gli editori non speculano
Vita.it - 10-07-2004
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più investimenti sui figli, meno sulla casa: e' quanto emerge dall'indagine condotta dall' Istituto per gli studi sulla pubblica opinione

Gli italiani preferiscono "investire" nel 2004, rispetto all'anno precedente, ancora di piu' sull'istruzione dei figli e meno sulla casa. E' quanto emerge dall'indagine condotta a livello nazionale - su un campione di 4.028 individui e 1210 genitori con figli che vanno a scuola - da Ispo (Istituto per gli Studi sulla Pubblica Opinione) per l'Associazione Italiana Editori (AIE) sul tema "Ma chi specula sul prezzo dei libri di testo? " che verra' presentata a Roma giovedi', 15 luglio.

Le priorita' espresse nei consumi familiari (quelle per cui "vale la pena spendere") crescono, infatti, proprio sull'istruzione dei figli, che passa al 30% (rispetto al dato 2003 del 26%), a scapito della casa, che pur rimanendo al primo posto nel pensiero degli italiani scende dal 38% dello scorso anno al 35% del 2004.

Cambiano le sensibilita' e le priorita'? Sembra proprio
cosi'. La ricerca fotografa, in modo comparativo rispetto al 2003, gli atteggiamenti e i pensieri degli italiani rispetto al mondo del libro e della scuola: nelle priorita' dei consumi familiari, nella percezione dell'incremento dei prezzi dei libri di testo, nel confronto con le altre spese familiari e rispetto alle opinioni sui testi scolastici e alla recente "riforma Moratti". Ma non si ferma qui. Quali saranno nel 2004 i prezzi dei libri di testo? Gli editori speculano oppure no? Si direbbe di no, in base allo studio su dati reali (non solo percepiti) dell'aumento dei prezzi dei libri di testo, commissionato - per il secondo anno - da AIE a Ispo per evitare confronti impropri e dati sensazionali infondati.

Carmen Morrone

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