breve di cronaca
Lombardia, allarme per i tagli agli organici
La Repubblica - 17-02-2002
Novemila alunni in più.
I sindacati: "Altro che tagli servono nuovi prof"


Cgil e Cisl: "O Dutto è in grado di fare i miracoli o bisognerà rinunciare a qualcosa"
La direzione scolastica non ha ancora stabilito i criteri per applicare la direttiva Moratti


I sindacati avevano detto 1.381, la direzione scolastica regionale scende a 1.300. Ma i tagli alle cattedre per l´anno scolastico 2002-2003 sono confermati. È la riduzione del personale prevista dalla Finanziaria e, degli 8.500 posti in meno annunciati dal ministro dell´Istruzione Letizia Moratti, 1.300 riguarderanno le scuole elementari, medie e superiori della Lombardia.
«Un taglio incompatibile con la tenuta del servizio, stante le previsioni sugli allievi che frequenteranno il prossimo anno scolastico» dichiarano all´unisono Cgil, Cisl e Uil. Basandosi sulle tabelle ministeriali delle nascite, i sindacati confederali prevedono infatti un aumento di studenti lombardi pari a 4.339 alle elementari, 1.198 alle medie e 3.307 alle superiori. Dati che ancora attendono la verifica ma che, se confermati, danno un totale di circa 9 mila studenti in più.
Per i numeri definitivi, per ora sono disponibili solo quelli sulle elementari di Milano e provincia, dove tutte le scuole (escluso un circolo didattico), hanno terminato l´inserimento a sistema di tutte le richieste per il prossimo anno. E le cifre, divulgate dalla Cgil-scuola, confermano le previsioni. Sul territorio milanese, infatti, alle elementari ci saranno 1.081 alunni in più, 48 classi prime in eccesso rispetto all´anno scorso (1.494 in totale), 360 le classi che chiedono il tempo pieno (5.985 in tutto) e 190 nuovi progetti per la lingua straniera che passano dai 370 del 2001 a 560. «Se dovessimo soddisfare tutte le richieste, abbiamo calcolato che avremo bisogno di 15.009 docenti contro i 14.357 di quest´anno. Sono 652 professori in più, altro che 1.300 cattedre in meno» sottolinea il segretario provinciale della Cgil-scuola, Giampaolo Vigolo.
La direzione scolastica ancora non ha stabilito i criteri con cui verranno effettuati i tagli, ma la preoccupazione dei sindacati e delle scuole è rivolta al tempo pieno, alle esperienze innovative e ai progetti, nonostante il direttore scolastico Mario Dutto abbia dichiarato, in un´intervista a Repubblica, che farà in modo che «i "progetti aggiuntivi" vengano garantiti: dal sostegno per i ragazzi disabili e per l´inserimento degli stranieri, agli interventi di fronte al disagio giovanile».
«Temo che non sarà possibile salvare tutto - commenta il segretario regionale della Cgil-scuola Wolfango Pirelli - O si taglia sulle classi o si taglia suoi progetti e sul tempo pieno. Credo che il direttore non stia facendo presente al ministero con sufficiente forza la situazione della Lombardia. Una regione ad altissimo tasso di immigrazione». Ironico, invece, il commento del segretario regionale della Cisl-scuola Renato Capelli «Se Dutto è in grado di fare miracoli… La moltiplicazione del pane e dei pesci l´abbiamo vista fare ad una sola persona». Allarmata e critica anche la dirigente dell´istituto comprensivo Cadorna di via Dolci Chiara Bonetti: «Se tagliano i progetti ammazzano la scuola statale perché non solo mettono in difficoltà gli alunni stranieri, ma spingono anche gli italiani a iscriversi alle private. Eliminare i progetti vuol dire appiattire il livello di istruzione cancellando quello che fa della nostra scuola, una scuola di qualità».

Teresa Monestiroli

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