Gli esami non finiscono mai
Arturo Ghinelli - 08-06-2004


Aveva proprio ragione Eduardo De Filippo…gli esami non finiscono mai.
Questa settimana tocca ai bambini di quinta elementare, che pensavano di essere gli ultimi ad affrontare questa prova, perché si era detto che la riforma Moratti aveva abolito l’esame di quinta invece…non è vero!
A leggere attentamente il decreto 59 tra le norme finali, c’è una clausola di dissolvenza, in base alla quale alcune disposizioni di leggi precedenti decadono con l’esaurirsi delle classi già esistenti.
Per la precisione l’articolo 19 al comma 3 recita testualmente: ”Le seguenti disposizioni continuano ad applicarsi limitatamente alle classi di scuola elementare ancora funzionanti secondo il precedente ordinamento, ed agli alunni iscritti, e sono abrogate a decorrere dall’anno scolastico successivo al completo esaurimento delle predette classi...
Cioè, detto in parole povere, l’esame di quinta continueranno a sostenerlo i bambini che già frequentano le elementari, mentre quelli che entreranno in prima il prossimo anno non dovranno più farlo.
In altre parole sicuramente quei bambini che quest’anno hanno frequentato la quarta, la terza , una volta arrivati in quinta dovranno ancora sostenere l’esame. Rimane un dubbio per quelli che, come i miei alunni, quest’anno frequentavano la seconda: tale classe è da ritenersi funzionante secondo il precedente ordinamento?
Comunque sicuramente per altri due anni ancora i bambini di quinta dovranno sostenere l’esame. Dispiace che i giornalisti dei grandi quotidiani nazionali abbiano dato per buona la diceria sull’abolizione dell’esame, senza leggere per intero il testo del decreto: nel loro caso si può dire che non hanno superato l’esame.
Del resto lo stesso decreto 59 giovedì 17 giugno dovrà superare l’esame del Tar del Lazio, davanti al quale pendono i ricorsi presentati dai sindacati scuola CGIL,CISL, UIL, che ne hanno chiesto la revoca con urgenza.
Se non dovesse superare questo esame il decreto perderebbe la sua validità e l’avvio della riforma Moratti dal prossimo settembre sarebbe messa seriamente in discussione.
Si potrebbe perciò aggiornare il proverbio,sostituendo l’esame alla spada avremmo :”Chi di esame ferisce di esame perisce”.

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