Vorremmo
Genitori attivi per la scuola pubblica - 20-05-2004
Riceviamo e inviamo la e-mail sottoriportata

perche' rappresenta la vera voce della scuola pubblica, soffocata dagli spot ministeriali;
perche' non vi puo' essere vera riforma della scuola pubblica senza alcun dialogo con le sue componenti; perche' la scuola pubblica non puo' diventare un territorio di dominio;
perche' devastare la scuola pubblica vuol dire compromettere il futuro di intere generazioni, quelle dei nostri figli; vuol dire rompere uno dei punti fondamentali del contratto sociale rappresentato dalla nostra carta costituzionale;
perche' voler bene alla scuola pubblica vuol dire voler bene ai nostri bambini, e i nostri figli valgono ben più di uno spot pubblicitario.

Genitore-insegnante: Antonio De iacob
Genitore-insegnante: MariaLuisa Gibellato



10.000 alunni in più in Emilia Romagna
10.000 mail per chiedere al Ministero una Scuola Pubblica di qualità


FAI GIRARE QUESTA EMAIL E INOLTRALA A: direzione-emiliaromagna@istruzione.it

SU CHE CE LA POSSIAMO FARE !!! BASTA UN CLIC, NON COSTA NIENTE E VALE MOLTO !!!

Gentile dott.sa Lucrezia Stellacci, mercoledì 26 maggio dalle 17:30 alle 20:00 cercherò di essere presente davanti alla sede della Direzione Scolastica Regionale (piazza XX Settembre a Bologna) per portarle di persona queste mie richieste.
Se non ci dovessi essere, desidero comunque che Lei sappia qual'è la mia idea di Scuola, in modo che la possa riferire al Ministro Moratti (sa, ho letto che il Ministro ci tiene molto a conoscere l’opinione del mondo della scuola...)

IO VORREI una Scuola dove le classi affollate siano un sintomo di disagio non un indice di efficienza.
IO VORREI che la Scuola dell’infanzia pubblica, fosse considerata un diritto non una possibile concessione se non c’è più posto nelle scuole private.
IO CREDO in una Scuola dove il tempo pieno e prolungato non sono un doposcuola ma un modello didattico/formativo coerente.
IO DESIDERO una Scuola che non divida i bambini in “gruppi omogenei” secondo le potenzialità di crescita.
IO RITENGO che l’integrazione e il sostegno siano dei valori non dei costi.
IO RITENGO più utile investire sulla formazione dei docenti che acquistare delle parabole per far imparare i bambini davanti alla TV.
IO PENSO che l’insegnante tuttologo riporti indietro la scuola di trent’anni.
IO NON VOGLIO scegliere tra somme di ore, la Scuola non è una cucina componibile.
IO GRADIREI che il ministero accogliesse le mie richieste con la stessa convinzione con cui pubblicizza, senza rispettarli, i miei diritti di scelta.
IO VORREI che mio figlio scegliesse il suo futuro a 16 anni, all’uscita dalla scuola dell’obbligo, non voglio scegliere per lui perché ha solo 12 anni e mezzo.
IO CREDO che il primo compito della Scuola sia formare dei cittadini consapevoli non dei consumatori e dei lavoratori.
IO CHIEDO di investire nella Scuola Pubblica, perché significa investire sui futuri cittadini.

NOI SIAMO GENITORI, INSEGNANTI, CITTADINI CHE VOGLIONO UNA SCUOLA PUBBLICA DI QUALITA’ PER TUTTI


  discussione chiusa  condividi pdf

 Roberto Di Prato    - 20-05-2004
Concordo con tutto ciò che è scritto nell'articolo. Desidererei comunque aggiungere un "vorrei":
Vorrei che il nostro caro Ministro, invece di elargire soldi alla scuola privata, mettesse fine all'ndecoroso guadagno che le case editrice realizzano con la vendita dei testi scolastici.
Saluti.
Roberto

 patrizia    - 25-05-2004
Vorrei abbracciavi tutti per ciò che state facendo..condivido tutti i vostri vorrei, credo, desidero, penso, non voglio....
Mi piace la vostra determinazione che dà forza anche a me.
Ma noi abbiamo già perso la partita. Siamo invisibili. Qui, chi non vuole cambiare viene calpestato ed offeso; è, non solo minoranza chiassosa e bugiarda, semplicemente non esiste.
I diritti? Dove sono?
E il peggio è ciò che il dirigente è riuscito a compiere con l'appoggio di qualche collega e con la voce grossa e minacciosa: sì. E' riuscito a dividerci.
Forse non abbiamo tutti la stessa consapevolezza.
Ma quanto è amaro il tutto.
Continuate voi a resistere anche per me. Domani farò di tutto per essere a Bologna con voi per vivere, condividere, respirare la voglia di andare avanti che stasera non ho. Ho solo tanta amarezza e voglia solo di piangere.
Avanti così...sono con voi!
Grazie
Patrizia