Notizie da Carpi
Francesco Mele - 14-05-2004
Mozione delle Assemblee sindacali unitarie di Carpi


Alle OO.SS
CGILSCUOLA SEDE NAZIONALE
Via Leopoldo Serra n. 31-00153-ROMA
CISLSCUOLA SEDE NAZIONALE
Via Bargoni n.8 -00153-ROMA
UILSCUOLA SEDE NAZIONALE
Via Marino Laziale n.44 -00179-ROMA
e p.c.:
GILDA DEGLI INSEGNANTI
Corso Trieste n.62ScalaA-00198- ROMA
UNICOBAS SCUOLA
Via Tuscolana n. 9 -00182- ROMA
COBAS SCUOLA
Viale Manzoni n.55 -00185-ROMA
CUB SCUOLA
Via dell’Aeroporto n.129 –ROMA

PROVINCIA DI MODENA - DISTRETTO 15

ASSEMBLEA SINDACALE DEI LAVORATORI DELLA SCUOLA

L’Assemblea sindacale dei lavoratori della Scuola, personale docente e A.T.A., convocata dalle Segreterie provinciali di Cgil-Scuola, Cisl-Scuola, Uil-Scuola, tenutasi il 14 maggio 2004 dalle ore 11 alle 13, presso l’Istituto Meucci di Carpi e dalle ore 14,30 alle 16,30 presso l’Istituto Comprensivo Carpi 2, alla presenza di complessiva di 220 partecipanti,

ESPRIME

Parere favorevole alla proclamazione dello sciopero del 21 maggio per il rinnovo del biennio contrattuale, e contemporaneamente, grande preoccupazione per il momento difficile che sta attraversando la scuola italiana;

RITIENE

fondamentale che, accanto e a sostegno delle molte forme di lotta che in questi due anni hanno ostacolato il percorso della riforma scolastica, vi sia anche uno sciopero politico contro questa idea di scuola. I lavoratori della scuola infatti ritengono di non potersi limitare alle sole rivendicazioni sindacali in una scuola che rischia di venir meno alla sua funzione sociale, di promozione culturale ed educativa per tutti i cittadini. Pertanto l’assemblea

CHIEDE

alle suddette organizzazioni sindacali di impegnarsi perché il prossimo anno scolastico cominci con la proclamazione di uno sciopero nazionale contro la politica scolastica del governo, per il ritiro del decreto n°59/2004 e per l’abrogazione della legge n° 53/2003.

Approvata con due contrari

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A proposito di cattedre a 18 ore

I docenti di Lettere dell’I.T.C. “A. Meucci” di Carpi
non hanno proceduto ad alcuna nuova adozione e non intendono dare conferma ufficiale dei libri di testo (di italiano e storia) già presenti nelle classi del biennio e del triennio, in cui i docenti stessi sono impegnati.
Intendono con questo esprimere tutto il loro disagio professionale.
Da ché vi è l’obbligo di condurre ogni cattedra a 18 ore settimanali, le procedure adottate dal C.S.A. (nella formazione degli Organici) e dalle scuole ( nella costituzione delle cattedre) si sono rivelate meramente “computistiche”. Nessuna seria valutazione del fatto che l’unità di italiano e storia costituisce un percorso culturale e formativo inscindibile. Nessuna riflessione sul fatto che, per raggiungere i “tanto desiderati” numeri (5+3+7+…), alcuna continuità didattica possa più essere assicurata ai ragazzi, che si ritrovano così una serie di “figure” che cambiano di anno in anno.
A ciò si aggiunge, anche in questo anno scolastico, l’ironica richiesta a noi docenti (come “professionisti e tecnici attenti e preparati,…”) di procedere alla scelta dei libri di testo per classi che ancora non conosciamo e per materie che non abbiamo alcuna certezza di insegnare : è noto infatti che a solo a settembre “scopriremo” quali classi ci saranno assegnate e per quali discipline.

Il Collegio dei docenti dell’Istituto, il giorno 14/5/2004, preso atto del documento qui sopra riportato, esprime il proprio sostegno e la propria solidarietà all’azione di protesta dei colleghi.

Mozione approvata con 46 voti a favore, 2 contrari, 4 astenuti


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