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10) Dal carteggio Adam Smith – Berlusconi
Aldo E. Quagliozzi - 19-05-2004


Trascrivo la nona lettera di quell’inestimabile carteggio non trovando però la forza, ovvero oso dire il coraggio, di aggiungerci un mio personale commento, tanto sembrano dischiudersi orizzonti sin troppo noti agli abitanti di questo sfortunato e mefitico Paese.

“Glasgow, 14 marzo 1994

Caro Cavaliere,
ho ricevuto una lettera di mio suocero. Ha fondato a Como un club Forza Italia ed è entusiasta della Sua campagna elettorale. E’ pure candidato per il Polo delle libertà.
( … ) L’ultima volta che mio suocero ( … ) venne a trovarci a Glasgow, il Natale scorso, Giulia, che col padre ha un rapporto alquanto conflittuale, gli lesse il giudizio del vecchio Adam sull’ingiustizia del privilegio accordato agli industriali tessili e sullo sfruttamento delle operaie filatrici.
Mio suocero guardò la figlia, guardò me, poi disse: Ho idea che quel vostro Adam Smith era un mezzo comunista , e aggiunse in dialetto lombardo: Per mi, el po’ a da via i ciapp ( per me può andare a dar via le natiche ).
Gliel’ho voluto riferire, caro Cavalier Berlusconi, certo non per metterLa in guardia verso quel brav’uomo di mio suocero, entusiasta fino alla commozione della candidatura elettorale offertagli da Forza Italia, nemico arrabbiato dei sindacati e Suo fedelissimo seguace, ma piuttosto perché certe battute potrebbero essere la spia di un pericolo generale: che i militanti di Forza Italia, avvinti dal fascino del Suo pragmatismo, finiscano col sottovalutare, se non disprezzare, i valori della cultura.
( … ) Ora, caro dottor Berlusconi, torniamo al presente. Ai primi di marzo, io avevo scritto a mio suocero, sia per felicitarmi con lui della candidatura, sia per sottoporgli il contenuto di uno sconcertante articolo firmato da Barbara Palombelli e apparso il 7 marzo su Repubblica .
Vi si affermava che la motivazione reale della scesa in campo di Berlusconi in politica era stata la volontà di ricostruire la corazza che gli aveva costruito attorno il quadripartito Dc-Psi-Psdi-Pli e senza la quale, a cavallo fra il ’92 e il ’93, Silvio è diventato un cavaliere nudo.
La giornalista indagava sul Suo stato d’animo: Paura di perdere tutto? E che paura: dopo un rapido giro delle sette chiese post-Tangentopoli – scriveva la Palombelli – Berlusca capisce che i suoi giorni sono contati. I debiti ( 3600 miliardi su un patrimonio stimato in 10 mila, cifre di fonte Fininvest ) sono in mano a banchieri caduti in disgrazia, uomini di Craxi, Andreotti, Forlani … Che fare? Ricostruire la corazza con quel che c’è in giro: Lega, Msi e centristi martelliani. Non è granché, ma è meglio che essere soli .
Ecco, io avevo spedito il ritaglio di quell’articolo al mio giovane suocero Carlo, a Como. Avevo segnato con un evidenziatore giallo le cifre dei debiti e quella del patrimonio, e gli avevo formulato questa domanda: E’ vero che sono dati di fonte Fininvest?
Oggi, come Le dicevo all’inizio, mi è arrivata da Como la risposta. E’ un epinicio in Suo onore ed è una bordata d’invettive contro Barbara Palombelli. Ho appreso così che la giornalista di Repubblica è moglie di Francesco Rutelli, sindaco di Roma, e che La odia perché Lei nell’autunno scorso, durante la campagna per le amministrative della capitale, si è schierato a favore di Fini, avversario del marito.
( … ) Ebbene, poiché la lunga lettera del padre di Giulia è piena d’iracondi giudizi sull’autrice dell’articolo, ma non contiene alcuna esplicita smentita, io oso rivolgermi direttamente a Lei, caro Cavalier Berlusconi, per chiederLe in proposito un chiarimento.
Non dubito che ( … ) avrà la bontà d’illustrarmi anche le linee generali della tempestiva metodologia con cui intende liberarsi, qualora diventi presidente del Consiglio, dell’handicap costituito dall’incompatibilità fra la gestione della cosa pubblica e amministrazione dei Suoi affari privati.
Ho letto il programma elettorale di Forza Italia e non vi ho trovato un paragrafo sul futuro assetto dell’organizzazione televisiva in Italia.
Lacuna imperdonabile annotava il 28 febbraio sulla Stampa Pino Corrias, cui non dar torto, per il proprietario di tre ( o sei ) tv private e di un impero cartaceo .
( … ) PorgendoLe il mio cordiale saluto, formulo calorosi auguri per l’imminente cimento elettorale. Adam Smith “


( da “ Lettere di Adam Smith al Cavalier Berlusconi “ – Sergio Turone – Laterza – 1995 )

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