Oggi 1 maggio 2004, mi sento di augurare,
in primis che ogni giovane possa lavorare.
Penso poi naturalmente,
a coloro che percepiscono un basso salario,
e, vanno avanti onestamente.
A quanti amano il proprio lavoro,
più delle tante pepite d'oro.
Ma, c'è un tarlo che mi rode dentro e non mi fa dormire,
è un tarlo salvadiritti che, se disconosciuto, molta gente fa soffrire.
In un mondo come il nostro, altamente industrializzato,
la vita poi è condizionata e venduta dal grosso mercato.
Da coloro che non sono mai soddisfatti del loro cospicuo conto in banca,
e non pensano minimamente ad altri esseri umani che dormono su una panca.
Ed allora mi chiedo come si possa celebrare il 1 maggio,
se non cerchiamo tutti insieme di denunciare l'aggiotaggio.
Pensiamo anche a coloro che non possono festeggiare,
perchè piangono i morti della guerra che debbono sotterrare.
Eh sì! Quest'anno la festa dei lavoratori avrà un altro sapore,
perchè non si potrà dimenticare la gente che nel mondo muore.