L’involuzione teorizzata dalla Moratti
Annalisa Colombo - 28-04-2004
Si aggiunge alle già numerose e strategiche “dimenticanze”, che trovano ragion d’essere nell’ormai palese filosofia che anima la riforma della scuola, l’omissione dalle Indicazioni Nazionali, ovvero i nuovi programmi, della teoria darwiniana dell’evoluzione. La mancanza, già di per sé molto grave di quella che viene ritenuta una pietra miliare del pensiero scientifico, assume maggior evidenza se si pensa che l’argomento dell’origine dell’uomo verrà affrontato solo nell’ora di religione, naturalmente in ottica creazionista (recentemente, il prof. Bertagna cercava di giustificare la decisione affermando che, per i ragazzi, è importante partire da dati empirici per poi arrivare ad elaborare criticamente ipotesi e teorie. Ci è difficile comprendere come questo debba valere per la spiegazione scientifica dell’evoluzione dell’uomo e non per l’insegnamento di una sua presunta creazione). Tutto ciò nella scuola pubblica di uno Stato che, almeno fino a poco tempo fa, poteva proclamarsi laico. Così, la piega pericolosamente oscurantista che assume l’affermazione contenuta nella legge “sono promossi il conseguimento di una formazione morale e spirituale”, sembra superare persino la manifesta inclinazione del ministro e del suo staff verso il mondo cattolico, dal momento che, anche buona parte di questo, è da anni impegnato a cercare di sanare la frattura tra una lettura letterale della Bibbia e i principi scientifici. Ci auguriamo che, nonostante l’evoluzionismo e Darwin siano scomparsi anche dai nuovi libri di testo, gli insegnanti vorranno continuare ad arricchire le loro spiegazioni con questo elemento fondamentale della nostra cultura. Sull’argomento riportiamo quattro articoli.

1. Pietro Grieco, sull’Unità del 24 marzo , denuncia duramente la quasi unanime rassegnazione con cui è stata accolta la notizia della cancellazione della teoria evoluzionista. Imperdonabile il silenzio pressoché totale con cui si legittima lo stravolgimento e la manipolazione dell’insegnamento di elementi fondanti della nostra cultura. E paiono chiari, alla luce degli ultimi fatti (che qualcuno crede ancora siano frutto di sbadataggine), alcuni episodi recenti considerati, forse troppo superficialmente, singolari: uno per tutti il convegno milanese contro Charles Darwin organizzato da frange di Alleanza Nazionale.

2. Ancora sull’Unità, il 1 aprile (file “formazione spirituale”), Marina Boscaino affronta l’argomento in termini più allargati e sottolinea come, nemmeno nei principi generali (riprende il comma b dell’art. 2 della legge 53 e l’art. 1 del decreto legislativo), la riforma Moratti consideri come primari i valori della Costituzione. Il pericoloso accostamento dei concetti di moralità e di religiosità, tolgono alla scuola il suo compito centrale, cioè quello di formare, fornendo condizioni e strumenti adeguati, cittadini liberi di pensare e di agire.

3. Il Manifesto del 9 aprile pubblica un’interessante intervista a Nicola Cabibbo, celebre fisico, docente all’università La Sapienza di Roma e presidente della Pontificia Accademia delle Scienze. La sua è una ferma presa di posizione, che non per questo sconfina nel riduzionismo, nei confronti dei creazionisti americani - ai quali sembra si siano ispirati i riformisti nostrani - che vorrebbero attribuire valore scientifico alla creazione del mondo, così come è descritta nella Bibbia. Nell’intervista, inoltre, viene sottolineato lo sforzo della Chiesa verso un confronto schietto tra scienza e religione e ribadita l’importanza della teoria darwiniana e del suo insegnamento.

4. Il 12 aprile sul Sole 24 Ore, si leva chiara e forte la denuncia del noto genetista Luigi Luca Cavalli Sforza per due fatti gravissimi: il licenziamento assolutamente ingiustificato del professor Lucio Luzzatto, grande esperto di biologia oncologica, dall’Istituto dei Tumori di Genova e l’abolizione dello “studio dell’evoluzione biologica e culturale dell’uomo” dai programmi della scuola primaria. Pesanti critiche vengono espresse nei confronti del prof. Bertagna per il quale l’evoluzionismo sarebbe una degradazione.


interventi dello stesso autore  discussione chiusa  condividi pdf

 Adriana L'Altrelli    - 28-04-2004
A proposito dell'eliminazione di Darwin dai programmi delle medie, una petizione lanciata da alcuni eminenti scienziati italiani si può firmare a
questo indirizzo

http://www.repubblica.it/speciale/2004/appelli/scuola2/index.html

facciamolo in massa.

 paolo    - 28-04-2004
ma il grande fratello .............dove lo mettiamo?