Studio dell'inglese: i fatti e le parole
Salvina Focoso - 24-04-2004
Ci sono molti punti controversi in merito alla Riforma Moratti, tra questi uno dei più evidenti è certamente quello relativo all'insegnamento dell'inglese. Quest'ultimo, infatti, vive una palese contraddizione tra le «parole» e i «fatti». Le «parole» sono affidate ai manifesti elettorali, a programmi tv sostanzialmente privi di contraddittorio, agli spot televisivi e ai manifesti elettorali. I «fatti» sono contenuti nel primo decreto applicativo della legge 53/2003. Le «parole» inducono a credere che la Riforma Moratti incentivi e migliori lo studio dell’inglese, tant’è che da una recente ricerca condotta da Eurispes risulta che ben l’85% delle famiglie ha giudicato positivamente o molto positivamente l’inglese proposto dalla Riforma Moratti. I «fatti» rivelano invece che l’inglese, non solo non viene incentivato alle elementari, ma viene addirittura quasi dimezzato nell’attuale scuola media, suscitando forti perplessità e profonde preoccupazioni da parte dei docenti e dei più autorevoli esperti di didattica della lingua inglese. Purtroppo i «fatti» sono conosciuti solo da pochi, e i media non hanno affrontato, se non marginalmente e superficialmente, la questione delle lingue nella Riforma Moratti.

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 ag    - 25-04-2004
Siamo un gruppo di docenti di lingua inglese, appartenenti al LEND di Bergamo. Stiamo facendo girare un documento di protesta, con raccolta di firme di docenti e genitori. Se ti interessa, possiamo inviarti il documento così che facciate lo stesso.

 fulvia mazza    - 26-04-2004
Mi piacerebbe avere una copia del vostro documento. A chi posso chiederlo? Grazie

 Giuseppe Calderisi    - 29-04-2004
Concordo sul fatto che bisognerebbe trovare il modo di informare le famiglie sulla veridicità dei fatti. Le ore di inglese erano già prima della riforma Moratti assolutamente insufficienti rispetto agli standard europei, figuriamoci adesso che diminuiscono alle medie inferiori. Una cattedra di inglese sarà quasi sicuramente costituita da 9 classi (2 ore per classe). Ciò che è del tutto sconvolgente, e per certi versi allucinante, è che si cerca di far passare attraverso spot televisivi il contrario di quanto effettivamente avviene. Mi chiedo: Come risponderanno le famiglie quando si rendereranno conto, iscrivendo i propri figli alle medie inferiori, di essere state prese in giro? Ma veramente ci si crede così onnipotenti da poter fare e dire tutto in barba ai bisogni reali ed ai desideri delle famiglie italiani? Quale genitore non desiderebbe che il proprio figlio alla fine del percorso di studi conosca bene l'inglese, visto che ciò è necessario per un più immediato inserimento nel mondo del lavoro? Ma come sarà possibile questo visto le prospettive?

 corpaci sebastiano    - 02-05-2004
Sono un insegnante di inglese. Questo problema giustamente evidenzato non è stato fortemente e chiaramente veicolato verso i genitori e la stampa fa orecchio da mercante.
Via prego di inviarmi il documento che sono disponibile a firmarlo.
Grazie
Facciamoci sentire

 Daniela Mazza    - 03-05-2004
Sono un'insegnante di inglese in una scuola media con la sperimentazione della 2° lingua.
Con la riforma la sperimentazione è stata abolita.
Con la comunicazione dei nuovi organici ci sono state assegnate solo 1,5 ore per classe.
Cosa possiamo fare?
Tutti i genitori hanno iscritto i loro ragazzi pensando che con i laboratori le ore sarebbero comunque state 3.

 minouche mazzara    - 26-05-2004
sono un'insegnante di inglese di Palermo vorrei avere una copia del documento per firmarlo e divulgarlo.grazie

 Red    - 27-05-2004
Qui le informazioni sull'appello