Si stanno discutendo fra insegnanti, studenti e genitori nell'ambito delle iniziative contro la "riforma" Moratti. Sono punti di programma proposti ai partiti per le prossime elezioni.
1. Un programma nazionale per l'edilizia scolastica capace di eliminare la vergognosa situazione di molte scuole del sud, di mettere finalmente a norma le molte scuole che ancora non rispondono a criteri di legge, di garantire le palestre alle scuole che non le hanno, di fornire laboratori ed aule informatiche.
2. L' ampliamento del numero delle classi a tempo pieno nella scuola elementare e a tempo prolungato nella media raccogliendo la richiesta delle famiglie e riconoscendo la qualità didattica di tempi scolastici più ampi e distesi, con la contitolarità (nella scuola elementare) di più insegnanti.
3. Il biennio unico ed obbligatorio della scuola secondaria superiore, riconoscendo il diritto di tutti i cittadini all'istruzione e rifiutando la logica delle "due società" nella prospettiva dell' obbligo scolastico al diciottesimo anno.
4. La garanzia del sostegno per tutti i portatori di handicap, in misura adeguata ai bisogni, secondo quanto è richiesto dallo spirito dell'art. 3 della Costituzione, dalle Convenzioni Internazionali e dalla Legge 104
5. L'organizzazione della contemporaneità oraria per almeno 6 ore settimanali nella scuola dell'infanzia, elementare e media al fine di poter svolgere attività di laboratorio, incentrate sulla manualità e l'espressività
6. L'assunzione in ruolo del personale precario
7. Uno stipendio adeguato per tutti i docenti e gli operatori scolastici, come passaggio di riconoscimento economico e sociale della funzione centrale della scuola.
8. La cura per l'accoglienza e l'integrazione dei bambini stranieri (anche attraverso l'impiego di specifiche risorse) che arrivano nelle scuole e per un'effettiva educazione interculturale contro stereotipi e pregiudizi
9. La collegialità dei docenti nella gestione della scuola e nell'organizzazione della proposta educativa evitando di ricorrere a soluzioni "miracolistiche" (tipo tutor)
10. L'attenzione all'unitarietà dei percorsi per tutti i soggetti in apprendimento e all'orientamento contro la dispersione ("non uno di meno").
11. La partecipazione sociale alla gestione della scuola (riconoscendo spazi significativi anche agli studenti) di contro alla sostituzione egli organismi partecipativi con "consigli di amministrazione".
12. La cura per la massima valorizzazione delle potenzialità e degli stili di ciascuno in luogo di troppo facili scorciatoie affidate a meccanismi di valutazione quantitativa e quindi di selezione delle fasce 'deboli'.
13. La prosecuzione della ricerca e della riflessione sull'unitarietà dei percorsi, la riduzione della separazione attuale fra ordini di scuola attraverso "anni ponte" e altre soluzioni in direzione della continuità e della coerenza educativa
14. L'apertura al territorio in forme non localistiche e di identità ristretta ma in forme cooperative e di integrazione di risorse
olindo - 14-04-2004
|
Aggiungerei allle vostre ottime proposte in modo chiaro la salvaguardia di almeno due ore settimanali di Educazione Tecnica o Tecnologica autonoma con una propria classe di concorso. |