Assemblea sindacale a Carpi
Maria Grazia - 24-03-2004
APPROVATA LA PROPOSTA DI ROMA !


Alle OO.SS CGILSCUOLA SEDE NAZIONALE
Via Leopoldo Serra n. 31-00153-ROMA

CISLSCUOLA SEDE NAZIONALE
Via Bargoni n.8 -00153-ROMA

UILSCUOLA SEDE NAZIONALE
Via Marino Laziale n.44 -00179-ROMA

e p.c. GILDA DEGLI INSEGNANTI
Corso Trieste n.62ScalaA-00198- ROMA
UNICOBAS
SCUOLA

Via Tuscolana n. 9 -00182- ROMA

COBAS SCUOLA
Viale Manzoni n.55 -00185-ROMA

CUB SCUOLA
Via dell’Aereoporto n.129 -ROMA



MODENA - DISTRETTO 15
ASSEMBLEA SINDACALE DEI LAVORATORI DELLA SCUOLA




L’Assemblea sindacale dei lavoratori della Scuola, personale docente e A.T.A., convocata dalle Segreterie provinciali di Cgil-Scuola, Cisl-Scuola,Uil-Scuola, tenutasi il 18/03/2004 dalle ore 10,30 alle 12,30 e dalle ore 14,30 alle 16,30 presso Scuola/Istituto “SMS Fassi -Carpi 2- via Bollitora,alla presenza di oltre 300 partecipanti, in relazione alla Legge 28 marzo 2003 N. 53,

    ESPRIME

  • La massima solidarietà ai Segretari Generali CGIL-Scuola-CISL-Scuola che nell’esercizio della tutela sindacale della categoria venivano irresponsabilmente offesi durante la trasmissione” Porta a Porta” del 10 Marzo scorso.

  • profonda preoccupazione sui contenuti del primo Decreto Legislativo 19 febbraio 2004, n.59, e sulle disposizioni della Circolare applicativa 5 marzo2004 n.29, e di entrambi i provvedimenti chiede il ritiro immediato!


    ESECRA E CONDANNA

  • la totale chiusura al dialogo che il Ministro Moratti ha inteso adottare nei confronti del movimento di protesta della scuola nato da oltre un anno contro il disegno di riorganizzazione e ristrutturazione dell’istruzione pubblica in Italia;

  • l’uso di denaro dello Stato, sottratto all’amministrazione, alla didattica,
    all’educazione degli alunni degli Istituti Pubblici Statali , sperperato attraverso svariati strumenti propagandistici, col fine di presentare come imminente e definitivo un disegno di riforma che,fin dal suo primo Decreto attuativo, godrà, invece, di emendabilità giuridica addirittura sino al secondo semestre del 2006.


    CONDIVIDE

    pienamente quanto affermato dai Segretari Generali Confederali comparto Scuola, in diverse occasioni, in merito ad una riforma che nel suo complesso :

  • “colpisce duramente la Scuola Pubblica”
    (Panini),

  • “ taglia risorse alle scuole pubbliche, ai precari, all’università”
    (Panini);

  • realizza “un sistema che proietterà i vantaggi dell’eccellenza per pochi, ed in un’ottica sempre più privatistica, mentre lascerà ai più la possibilità di una solidarietà demandata alla presenza pubblica statale – a sua volta – sempre più negletta, scientemente depotenziata da una sistematica decurtazione delle risorse”
    (Colturani),

  • dispone “L’eliminazione dell’obbligo scolastico e del suo specifico concettuale.“
    (Colturani).

  • “cambia il lavoro degli insegnanti della scuola dell’infanzia; riduce le ore di insegnamento di italiano, inglese, tecnica; con la rigidità del tutor si destruttura la scuola elementare;con il sistema delle opzioni la scuola rischia di diventare un supermarket dell’offerta formativa; non c’è nessuna certezza per gli organici.”
    (Di Menna)

    DENUNCIA

  • che: ”Il processo di marginalizzazione del sistema scolastico pubblico statale è obiettivo strategico, ampiamente disvelato, di questo governo; della parte più "dura" della coalizione che lo sostiene. Anche la prospettiva di "devolution", stante gli orientamenti che la caratterizzano, costituisce – semmai esistesse ancora qualche dubbio – la lampante controprova di questo infausto disegno.(Colturani);

  • che “Nonostante i milioni di euro spesi in una propaganda che dura ormai da mesi, l’opposizione di insegnanti, genitori e associazioni allo smantellamento della scuola pubblica continua e cresce di giorno in giorno. Dopo le accuse rivolte a quanti si oppongono, ora il Governo passa ai comizi in televisione, alle aggressioni verbali, agli insulti.Segni evidenti non solo di uno stile inconfondibile e di una precisa concezione proprietaria della cosa pubblica ma anche di una grande paura di essere sconfitti nella politica scolastica.”(Panini);

  • che “Ora si scaricano sul personale e sulle scuole , le contraddizioni, le difficoltà, le incertezze”.(Di Menna);

  • che “l’Italia è agli ultimi posti in Europa per la quota di spesa destinata all’istruzione rispetto al Pil” (Di Menna).

    INDIVIDUA

    gravissime disposizioni particolari nel Decreto e nella Circolare applicativa che impongono in classi e sezioni :

  • “la parcellizzazione dei tempi che non sono funzionali al progetto educativo ma rispondono a logiche altre;

  • la rottura della cooperazione e della collegialità docente che impoverisce la professionalità e riduce la responsabilità degli insegnanti;

  • Il "familismo" che attribuisce ad una famiglia astrattamente intesa il potere, non suo, di determinare i percorsi formativi della scuola con la conseguente confusione dei ruoli, l'indebolimento dell'autonomia e della libertà di insegnamento;

  • la reintroduzione del comportamento come elemento da valutare ai fini dell'esito scolastico, con carattere quindi prevalentemente sanzionatorio;
    l'idea di apprendimento come fatto individuale e non come processo che ha una dimensione sociale;

  • un anticipo scolastico privo di motivazioni pedagogiche;

  • la caduta dei principi costituzionali fra le finalità della scuola, sostituendo al principio di laicità della scuola pubblica, l’educazione allo sviluppo religioso per i bambini della scuola dell’infanzia

  • il ritorno della scuola dell'infanzia ad una dimensione prevalentemente assistenziale e la sua mancata generalizzazione;

  • l'eliminazione del tempo pieno e del tempo prolungato;

  • la riduzione del tempo scuola;

  • l'introduzione dell'insegnante prevalente;

  • l'indebolimento della continuità didattica;

  • un orientamento scolastico riduttivo e non corretto”. (Documento Direttivo CGIL SCUOLA)
    l’Assemblea, allora, in coerenza con le denunzie appena espresse, nella fase di profonda incertezza che la scuola sta vivendo, alla luce della massima coerenza nella condotta sindacale, nel rispetto anche di quanto rivendicato nella manifestazione del 28 Febbraio a Roma,

    RECLAMA

    alle proprie OO.SS. , CgilScuola Cislscuola-UilScuola, l'immediata uscita di un Documento Nazionale sullo Sciopero del 26 Marzo, esplicativo della seguente,f ondamentale, rivendicazione:

    “Tutti i docenti in sciopero chiedono il ritiro immediato del primo Decreto Legislativo e della Circolare applicativa n. 29, e l’abrogazione della legge 53/2003.
    Se ciò non dovesse verificarsi comunicano fin d’ora la volontà di aderire ad una giornata unitaria di Sciopero Generale Intercategoriale della Scuola,con una grande manifestazione nazionale a Roma,da fissare per la seconda metà di Aprile.L’invito alla partecipazione deve essere rivolto a tutte le sigle sindacali, alle associazioni di categoria, ai Comitati dei genitori,che ,insieme alle varie realtà istituzionali ed associative della società civile, hanno lottato nell’ultimo anno contro la “Riforma Moratti.” dell’istruzione.

    Si dispone che la seguente delibera d’Assemblea, votata a maggioranza, venga trasmessa entro la giornata di domani alle Sedi Nazionali Confederali a Roma, affinché venga fatta propria.

    l’Assemblea,altresì,
    INVITA

    in questo delicatissimo momento, le Confederazioni, le Associazioni sindacali ed i Comitati di base della scuola, attraverso la rivendicazione appena espressa, a mettere da parte logiche contingenti legate ai “colori ed ai rancori” sindacali.



Letto, approvato all’unanimità (200 la mattina -120 il pomeriggio)

Carpi, 18/03/2004.


interventi dello stesso autore  discussione chiusa  condividi pdf

 Né politico, né sindacalista, ma precaria della scuola    - 25-03-2004
La stessa proposta è stata approvata stamattina (24/03/04), con un solo voto contrario, dall'assemblea sindacale che si è tenuta presso l'Istituto "Quarenghi" di Bergamo dalle ore 8.00 alle ore 10.00.
La platea, con entusiasmo, l'ha giudicata un atto importante di partecipazione della base.

Concetta