Innamorarsi al buio
Nico d'Aria - 22-03-2004
E-mail n° 9 a Nico d’Aria a Pianeta Terra

Oggetto: Quinto viaggio

Ciao, cari terrestri,

sono un po’ spaventato dal quinto pianeta.
E’ un pianeta che potrebbe essere felicissimo e fino a poco tempo fa lo era. E’ un posto dove anche gli oggetti possono mettere su famiglia. Per esempio se due temperamatite si piacciono e si innamorano, da loro nasceranno tanti piccoli temperamatite.
La stessa cosa con le biciclette, le lampadine, le sedie… tutto, anche i diamanti. Perfino i soldi, che però non servono perché, tanto, in un pianeta dove la roba nasce gratis è difficile che qualcuno abbia bisogno di comprare qualcosa.
Pensate che bello: da quelle parti non c’era bisogno di comperare, ad esempio, delle forchette o dei cucchiai: bastava mettere in un cassetto una coppia di ogni posata e dopo una settimana avevate un servizio per 12.
Eppure le cose oggi non vanno bene, il mese scorso è cambiato tutto. Ai negozianti quel sistema non piaceva, ai fabbricanti nemmeno. Il motivo è facile da indovinare, le vendite erano bassissime. Per questo hanno insistito tanto col governo, e alla fine hanno ottenuto una legge che ha proibito agli oggetti di innamorarsi.
Hanno dunque costretto tutti gli oggetti a stare separati: ad esempio in un astuccio possono esserci una biro, una gomma, una matita… ma non due gomme, è assolutamente proibito.
Ma sapete com’è: quando due sono innamorati, è difficile proibire che si vedano. Infatti la notte gli oggetti uscivano di nascosto dalle loro scatole, ripostigli o astucci e andavano a cercare fidanzati e sposi.
La polizia interveniva, molti innamorati sono stati puniti con pene terribili: ad esempio le matite trovate di notte fuori dall’astuccio venivano temperate fino a diventare un mozzicone, i pennarelli erano condannati a stare una intera notte senza cappuccio su un termosifone…
Gli oggetti grossi (i tavoli, i frigoriferi…) si arresero tristemente, per loro era impossibile correre veloci nella notte senza essere visti dai poliziotti. Ma gli oggetti piccoli… non è facile accorgersi di una forcina per capelli o di un fischietto che corrono veloci per cercare l’anima gemella. Per loro l’amore era più forte della paura ogni notte era tutto un corri e fuggi di poliziotti che inseguivano righelli, figurine e forchette.
Allora hanno proibito la luce notturna. Nessuna lampadina, nessun lampione, niente. Buio pesto, assoluto. Il nero totale. Come possono incontrarsi, le coppie clandestine, se non si riescono a vedere? Come possono riconoscersi? E’ chiaro che se il buio è totale, un rotolo di scotch potrebbe perdersi, o potrebbe capitargli di baciare una ciabatta credendo che sia il suo amore.
E allora sapete cosa fanno adesso gli oggetti innamorati? Si orientano col suono. Ogni piccolo oggetto può produrre un suono; se due suoni sono uguali, la coppia si riconosce anche nel buio nero. I poliziotti, nel buio, non vedono niente nemmeno loro; però hanno dei cani con un udito finissimo. Per questo gli oggetti devono fare un suono leggero leggero, per non farsi sentire dai cani.
Un pianeta così, è tristissimo. La notte è una cosa terribile, tutti a fare suoni leggeri cercando il suono della persona amata, con la paura dei cani…
Però quando due innamorati riescono a incontrarsi in quella situazione, certamente sono molto felici.

Gli scienziati vi hanno mandato la missione n°5. E’ una simulazione di questo pianeta, per capire se è possibile usare i suoni per orientarsi e riconoscersi nel buio.

Saluti affettuosi,
Nico



Suggerimenti per missione terrestre n° 5


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