breve di cronaca
Corso di arabo
RAB - 12-03-2004
Segnalo dal Redattore Sociale



Un corso di arabo per bambini fra gli 8 e i 12 anni
per non dimenticare la lingua madre e facilitare l'apprendimento dell'italiano



MODENA - Un corso di arabo per non dimenticare la lingua madre e per facilitare l’apprendimento della seconda lingua, l’italiano. E' il progetto sperimentale del Comune di Modena rivolto ai bambini fra gli 8 e i 12 anni, provenienti da Paesi di lingua araba, Marocco, Tunisia, Egitto e Libano, che frequentano le quattro scuole elementari del 3° Circolo didattico. "L'iniziativa - spiegano dal settore istruzione del Comune - ha l'obiettivo di permettere ai bimbi arabi di acquisire competenze di lettura e scrittura nella loro lingua madre. Capita spesso, infatti, che i bimbi parlino l'arabo in famiglia, ma chiaramente frequentando la scuola italiana non sanno scriverlo né leggerlo". In più, secondo diverse teorie dei linguisti, potenziare le conoscenze idiomatiche della propria lingua madre favorisce anche l'apprendimento della seconda lingua. Il corso si svolge ogni sabato mattina ed è tenuto da un insegnante madre lingua. I ragazzini sono accompagnati dai genitori alle lezioni, per dare alle famiglie straniere un'opportunità in più di integrazione di dialogo interculturale con la scuola.

Il progetto non è però piaciuto a Forza Italia che, tramite il coordinatore provinciale, ha criticato l'idea di insegnare l'arabo agli arabi anziché l'italiano. “E' quantomeno paradossale - sostiene il coordinatore provinciale Fi Andrea Leoni - che il Comune di Modena si lamenti delle scarse risorse a disposizione per l'istruzione pubblica, criticando la riforma della scuola e l'insegnamento dell'inglese alle elementari, e poi decida di investire i soldi di tutti per insegnare l'arabo agli arabi. Anziché insegnare ai bambini maghrebini la lingua dei loro paesi d'origine che probabilmente già parlano in famiglia, sarebbe semmai opportuno privilegiare l'insegnamento dell'italiano, certamente più utile anche ai fini di una loro maggiore integrazione”.

Ferma la risposta dell'assessore comunale alla Pubblica istruzione, Morena Manfredini: "al consigliere regionale e provinciale di Forza Italia, che considera 'paradossale' che il Comune investa soldi per insegnare l’arabo agli arabi, vorrei ricordare che la nostra è ormai una società multietnica: nelle scuole la percentuale dei bambini extracomunitari va dal 3-4% fino al 20 e più % in diversi plessi. Accogliere questi nuovi modenesi è un dovere giuridico (imposto dalle leggi attuali, compresa la cosiddetta Bossi-Fini), ma soprattutto morale. Dobbiamo sapere accogliere i nuovi cittadini prefigurandogli il rispetto per il paese ospitante, ma anche col rispetto dovuto alle loro tradizioni. Avere una generazione di bambini ed adolescenti sradicati, senza più collegamenti col loro humus d'origine è operazione miope e senza prospettiva". La legge di riforma della scuola – aggiunge l'assessore - prevede espressamente la valorizzazione delle differenze e la personalizzazione dei curricola scolastici. "Voglio infine ricordare - ha concluso Morena Manfredini - che il corso di lingua araba costa 1327 euro non al contribuente modenese (e pure andrebbe sostenuta la buona finalizzazione della somma anche in questo caso), ma deriva da un finanziamento derivante dal D.M 8 febbraio 2002 (G.U. 9/5/2002), di origine dunque governativa”.

(en)

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