Richiesta urgente di interpretazione autentica
Grazia Perrone - 09-03-2004
Al ministro dell’Istruzione dott.ssa Letizia Moratti

Premesso che:

Nel DECRETO LEGISLATIVO 19 febbraio 2004, n.59 (GU n. 51 del 2-3-2004- Suppl. Ordinario n. 31) leggo:

Omissis:
Art. 19.Norme finali e abrogazioni

Omissis:
3. Le seguenti disposizioni del testo unico approvato con decreto legislativo 16 aprile 1994, n. 297, continuano ad applicarsi limitatamente alle sezioni di scuola materna e alle classi di scuola elementare e di scuola media ancora funzionanti secondo il precedente ordinamento ed agli alunni ad essi iscritti, e sono abrogate, a decorrere dall'anno scolastico successivo al completo esaurimento delle predette sezioni e classi: articolo 99, commi 1 e 2; articolo 104; articolo 109, commi 2 e 3; articolo 118; articolo 119; articolo 128, commi 3 e 4; articolo 145; articolo 148; articolo 149;
articolo 150; articolo 161, comma 2; articolo 176; articolo 177; articolo 178, commi 1 e 3; articolo 183, comma 2; articolo 442.
4. Le seguenti disposizioni del testo unico di cui al comma 3 sono abrogate a decorrere dall'anno scolastico successivo alla data di entrata in vigore del presente decreto: articolo 129; articolo 130; articolo 143, comma 1; articolo 147; articolo 162, comma 5; articolo 178, comma 2.

Letto
l'art. 128 c. 3 e 4 del Testo Unico 1994 che recita (testuale):

Omissis:

c. 3 Il direttore didattico, sulla base di quanto stabilito dalla programamzione dell'azione educativa, dispone l'assegnazione dei docenti alle classi di ciascuno dei moduli organizzativi di cui all'art. 121 e l'assegnazione degli ambiti disciplinari ai docenti, avendo cura di garantire le condizioni per la continuità didattica, nonché la migliore utilizzazione delle competenze e delle esperienze professionali, assicurando, ove possibile, un'opportuna rotazione nel tempo.
c. 4 Nell'ambito dello stesso modulo organizzativo, i docenti operano collegialmente e sono contitolari della classe o delle classi a cui il modulo si riferisce.

Considerato che:

Nella circolare n. 29 Prot. n. 464 del 5 marzo scorso (e limitatamente alla funzione tutoriale perché di incongruenze e di contraddizioni normative ve ne sarebbero altre) leggo:

Omissis:
Per l'anno scolastico 2004/2005, in attesa della compiuta definizione degli ambiti di applicazione della funzione tutoriale e della realizzazione dei previsti interventi di formazione, le singole scuole, nell'ambito delle propria autonomia, provvederanno al conferimento dell'incarico in questione, sulla base di criteri di flessibilità individuati dagli stessi organi, e in particolare il collegio dei docenti, competenti a fornire al dirigente scolastico i criteri generali per l'assegnazione dei docenti alle classi. (..)”

Dal che si evince (se non sono del tutto “rimbecillita”) che l’organizzazione didattica modulare (basata sul team docente avente pari dignità giuridica e professionale) a partire dall'a.s. 2004/ 5 è abolita non solo nelle classi prime ma in tutta la scuola elementare (ora primaria).

Chiedo:

Qual è la norma che i Collegi docenti devono applicare per le classi "non ancora investite dalla riforma" (ovvero le seconde; le terze; le quarte; le quinte)?

In soldoni ... devono intendere (e applicare) lo spirito e la lettera della legge (che - ai sensi dell'art. 128 c. 3 e 4 del Testo Unico/94 - rimanda l’applicazione della riforma medesima (tutor in primis) a decorrere dall'anno scolastico successivo al completo esaurimento delle predette sezioni e classi)?

Oppure devono attenersi “all’interpretazione autentica” che – di detta legge – fornisce il MIUR con la Circolare n. 29/04?

In attesa di riscontro

Grazia Perrone maestra elementare

interventi dello stesso autore  discussione chiusa  condividi pdf

 Salerno Francesco    - 14-03-2004
Sono un maestro di scuola elementare e, primaria o non primaria, per me resta tale. Concordo pienamente con quanto espresso dalla collega nel presente articolo dato che anch'io, avendo una quarta, non ho ben capito se la riforma ci investe oppure no. Vorrei aggiungere solo che credo si sia leso un fondamentale diritto all'istruzione: la possibilità di scelta. La riforma prevede che alla elementare si insegni una e una sola lingua straniera: l'inglese. Che fine faranno tutti i colleghi che insegnano le lingue comunitarie? Si erano inserite tali lingue poichè si andava (ci si va ancora?) verso un'Europa unita. Adesso l'Europa non conta più? Vorrei tanto qualche risposta più precisa.
Palermo

 gp    - 14-03-2004
A proposito delle ambiguità interpretative della Riforma, segnalo un particolare ( !) che mi è stato suggerito da Renza Bertuzzi (responsabile di Professione Docente) che, magari per i colleghi non è nuovo, ma lo indico ugualmente perché mi pare molto utile da segnalare ai politici e ai sindacalisti presenti in rete.

Dai quali sarebbe lecito attendersi risposte.

Portfolio e rapporti con i genitori rappresentano uno spettro di lavoro in più da far tremare le vene nei polsi. C' è il motivato sospetto che queste ore non solo non siano retribuite, ma che non siano nemmeno retribuibili.

Infatti, dalla lettura del "buon" Contratto di lavoro sottoscritto il 24 luglio scorso, si evince che tutto ciò che è rapporto individuale con le famiglie rientra tra gli adempimenti dovuti ( Art. 27, comma 2, lettera c).

Per questo si prospetta un futuro impressionante: riunioni con le famiglie per definire i curriculi personalizzati, per elaborare il Portfolio, considerate atti dovuti e quindi non sottoposte nè a limiti nè a retribuzioni , contrattualmente definiti.

Un ulteriore bel pasticcio (ed un aggravio di lavoro), per i docenti.

Fantapolitica (sindacale, in questo caso) anche questa?

 ubaldo viganò Scuola Elementare Villa Guardia Como    - 18-03-2004
Ho letto solo ora il tuo articolo, dopo che avevo posto un quesito simile al tuo nella Lista Primaria.
Ho letto la tua risposta, ho letto l'articolo di Mele, ma non ci trovo nulla di quanto non conoscevo già e quindi i dubbi rimangono.
Tu ti rivolgi al Ministro, nella tua richiesta di chiarimento, e mi pare cosa giusta che, attraverso magari altri canali più "istituzionali", sia lei a darti/ci risposta. Mi sembra così semplice...Lo diciamo anche a scuola: "Domandate, se non avevete capito, chiedete..." Qui invece ci facciamo le domande e le risposte da soli. Che siano "LORO" a mettere nero su bianco e a rispondere dei loro atti....
ubaldo