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S'ode a destra
Pierangelo Indolfi - 09-03-2004
Dall'Unità

06.03.2004
Figli della lupa
di Bruno Ugolini


Avrebbero arrestato i "Ragazzi della Via Pal".
Stiamo parlando dei signori della Casa della Libertà che stanno trasformando la loro magione nella casa dei divieti. L'ultima trovata è di una parlamentare azzurra, Maria Burani Procaccini. Ha presentato una proposta di legge per vietare che i bambini manifestino nelle strade. Un'iniziativa nata dopo i cortei contro la legge Moratti che colpisce i bambini, rubando loro un po' di tempo scolastico. Li hanno visti sfilare accanto a genitori e insegnanti.

Non sia mai. La nuova legge dovrebbe infliggere multe pesanti per quelle mamme e quei papà che osano portare appresso i figli in piazza. Li lascino alle baby sitter, se se le possono permettere. Non solo: la polizia interverrà per disperdere i piccoli manifestanti sovversivi, se sarà il caso. L'esercito sarà dotato di micro-lacrimogene? E' vero che la parlamentare, nel corso di una trasmissione radiofonica curata dal bravo collega Giorgio Frasca Polara, per Radio Parlamento, ha ammesso che trattatasi di una "provocazione" a fin di bene. La stessa signora ha però spiegato che, insomma, il problema riguarda l'oggetto dei cortei. Vanno bene quelli che sono positivi, costruttivi, non quelli che contestano, quelli che fanno sedimentare, nelle coscienze minorili, i germi colpevoli dell'antagonismo. E' come se s'insegnasse ai bimbi la disubbidienza nei confronti dei Grandi (da Bush in giù). Quel che sta a cuore non è formare coscienze critiche, bensì coscienze supine.

Ecco perché le signore Azzurre non si occupano dell'esercito minorile che nei sottoscala clandestini mette insieme scarpe e palloni. Sono ragazzini che obbediscono, lavorano senza fiatare e anche per poco. Ecco perché non progettano una caccia spietata contro l'uso dei piccoli nei messaggi pubblicitari.

A loro piacciono le manifestazioni d'altri tempi. Come quelle dei Figli della Lupa che inneggiavano al Duce salvatore della patria. Pensate ad un lindo corteo di pargoli, tutti con grembiulini azzurri, che cantano lodi a Silvio. Quello sì sarebbe un bel vedere.

Siamo solo all'inizio, del resto. Cominciano dagli attuali bambini, perché sperano che presto diventeremo tutti un po' bambini. Basta osservare le rapide trasformazioni di chi ogni sera (genitori, nonni, figli) sta davanti alla televisione. Come imbambolati, appunto, di fronte a spettacoli profondamente educativi, poiché incitano all'idiota rassegnazione.

Da Repubblica

07-03-2004
I bambini al corteo
di Alessandra Longo


Tra le tante nefandezze di cui è accusato il centrosinistra dalla maggioranza di governo, c'è questa storia dei bambini "usati" durante la manifestazione contro la riforma Moratti. Le reazioni indignate continuano ancora adesso, da parte di Forza Italia e Alleanza Nazionale. La sintesi è più o meno questa: non mangiano più i bambini, però li sfruttano politicamente, li portano ai cortei... "C'è da domandarsi - sentenzia 'Il Secolo', quotidiano di An - se stanno educando queste creature a diventare dei professionisti o dei metalmeccanici". Sul tema "porto o non porto mio figlio alla manifestazione" si può anche discutere. A patto però di non emettere sentenze dall'alto. Per amor di verità, nel 1996, al maxi raduno milanese anti-Lega, organizzato da An, i bambini c'erano, eccome, e facevano parte integrante della scenografia. Il lungo corteo che, ignaro di parlare a un futuro alleato, scandiva slogan tipo "Bossi pirla, è ora di finirla" o "Merolone, alé alé, ce l'hai più duro di Bossi", venne aperto infatti da dieci piccoli manifestanti e un cane. Subito dietro la truppa infantile, Gianfranco Fini e lo stato maggiore del partito. Nessuno scagli la prima pietra.




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