Il bene comune
Gianni Mereghetti - 23-02-2004
L’Italia è in crescita o no? E chi lo sa? A sentire il centrodestra la ripresa è un dato di fatto, per il centrosinistra invece siamo vicini al collasso. Giudizi opposti, contradditori, ma a guardare bene si tratta di due facce della stessa medaglia, in quanto, crisi o non crisi, poco importa agli uni e agli altri il destino di chi ogni giorno deve garantire da vivere a coloro ai quali vuol bene.

Le risse che ormai da tempo si ripetono e che stanno diventando sempre più aspre sono un esempio di quanto già diceva Pasolini negli anni settanta, ossia che "....al sociologo e al politico non importa personalmente nulla di questo giovane, di questo operaio”.

La svolta della difficile situazione che stiamo attraversando non si materializzerà quando uno dei due contendenti avrà definitivamente battuto l’altro, ma c’è già ed è laddove ci sono uomini cui importa qualcosa di questo giovane, di questo operaio. Si chiama bene comune questo sguardo di amore al destino dell’altro e non nasce dallo sforzo morale di dedicarsi agli altri, ma dall’amore alla propria vita.

Come nell’ultima scena di Blade Runner, quando il Replicante contro ogni logica salva la vita al suo cacciatore perché “in quegli ultimi momenti amava la vita più di quanto l’avesse mai amata, non solo la sua vita, la vita di chiunque, la mia vita.”

Solo a chi importa di sé, del suo destino interessa il bene degli altri, anche dei nemici, e in modo del tutto gratuito!


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