“I reati all'interno delle scuole sono in deciso aumento, cosi' come i reati commessi da studenti appartenenti a famiglie cosiddette normali. E' quanto e' stato detto in un incontro nei giorni scorsi fra il ministro della Pubblica istruzione Tullio De Mauro e i magistrati del tribunale dei minori di Roma ….Le motivazioni, dicono i magistrati, sono spesso inconsistenti o mancano del tutto oppure si rifanno a frasi del tipo ''l' ho fatto per dimostrare di esistere'' (Ansa).
L’affermazione e’ agghiacciante e rivela il vuoto dentro al quale i nostri ragazzi si trovano a vivere, il nichilismo quale unica condizione possibile di esistenza. Come lo schiavo legato alla catena, gli adolescenti subiscono con disperazione e rabbia inconsapevole il loro essere ridotti a merce di consumo da parte di una societa’ che li vuole apatici, indifferenti e disperati. Incapaci di comprendere e di dare un senso a questa loro condizione perché abbandonati da una scuola che ha smarrito ogni funzione educativa per abbracciare la tecnocratica “cultura del fare”, scaricano le loro tensioni irrisolte nella violenza fine a se stessa. Il blaterare a vuoto sulla “caduta dei valori”, nasconde l’ipocrita consapevolezza di chi vuole ridurre questa generazione ad una massa informa e gregaria, da usare come esercito di produttori senza cervello al servizio del mercato. Mi sono sempre chiesto se i ministri del centro sinistra non abbiano mai riflettuto su questo punto, nel momento in cui proponevano i loro progetti di contro-riforma costruiti intorno al paradigma tecnocratico.
In questi giorni, nelle sale cinematografiche italiane, e’ in uscita The faculty, un bel film di Robert Rodriguez che racconta, in stile horror, la vicenda di un liceo di provincia dell’Ohio, dove “gli alieni (a forma di gamberetto) si impiantano come parassiti nel corpo degli insegnanti lasciandone inalterate le fattezze ma modificandone il comportamento e trasformandoli in “docenti viventi” che seviziano gli studenti” (Il Messaggero).
In attesa che invadano il tessuto organico degli educatori, forse i bizzarri gamberetti hanno gia’ iniziato la loro opera di colonizzazione dei corpi dei nostri alunni. A differenza del film, però, non sono alieni, non vengono dal cielo, capitati qui sulla terra in una notte di luci saettanti. Qualcuno li ha allevati, “qualcuno gli ha voluto bene”, come dice l’entomologo a Clarice dopo aver analizzato il lepidottero Testa di morto ne “Il silenzio degli innocenti”.