Boicottaggio editoriale
Isa Cuoghi - 20-02-2004
Un gruppo di insegnanti suggerisce una forma di protesta.

NO AL METODO-MORATTI.

La notizia che l’editoria scolastica, per la scuola primaria, ha già redatto e pronti all’uso i nuovi testi scolastici è giunta inattesa, ma forse prevedibile.
Informati dai rappresentanti delle case editrici, impariamo che gli insegnanti delle quinte classi elementari dovranno scegliere il libro di testo per i primi tre anni della scuola primaria (guarda caso, gli anni di prevalenza del tutor..) e che i testi, tutti i testi, saranno adeguati ai “nuovi programmi” curricolari e didattici.
Inoltre sono già in visione, presso le rivendite, modelli del portfolio, di schede di apprendimento personalizzate.. pronti all’uso, insomma.
Una simile notizia fa riflettere, considerando il silenzio istituzionale.
Fa riflettere su quanto incisive possano essere considerate le proteste contro la Legge 53 e i decreti attuativi.
Se l’editoria è già impostata con le novità , questo non può che significare due cose :

• c’è stata la conferma della sicurezza dell’avvio della riforma
• i forti interessi economici correlati potrebbero rendere vana ogni ulteriore lotta.

Un governo a forte impronta aziendalistica, d’altronde, non poteva che considerare prioritari gli interessi economici legati al mondo della scuola.
I docenti, invece, che della scuola sono la parte attiva, non solo non sono stati ascoltati né consultati, ma nemmeno, tuttora, informati dei cambiamenti.
La nostra libertà di insegnamento viene fortemente penalizzata e lesa da un simile atteggiamento : sono già pronti gli strumenti del nostro lavoro senza che noi potessimo, mai, intervenire in questo percorso.
Per protestare e contrastare un metodo di lavoro, quello del Ministro e dei suoi collaboratori, che procede in modo autoreferenziale e impositivo, NON ADOTTIAMO i nuovi libri di testo.

Diciamo NO all’editoria scolastica per dire NO ad un Ministro che ci considera solo dipendenti a cui imporre nuovi metodi di lavoro, nuovi orari, nuovi contenuti, cancellando esperienze didattiche qualificate e consolidate nel tempo, condivise con le famiglie.
Diciamo NO, e con questa scelta ( proponendo sperimentazioni alternative ai libri di testo, applicando la nostra autonomia didattica-organizzativa ) BLOCCHIAMO E BOCCIAMO l’idea del Ministro di volerci imporre, oltre che una Riforma non condivisa, anche nuovi programmi e nuovi testi, per indebolire la nostra libertà di insegnamento.
Lasciamo i nuovi testi nei magazzini delle case editrici, NON ACCETTIAMO che altri operino scelte determinanti per il nostro lavoro.

Gli insegnanti non sono burocrati che hanno a che fare con carte e cartelle, hanno invece a che fare con materiale umano, non possono e non devono improvvisare il proprio lavoro vedendosi cambiare gli strumenti con cui operano.
Sommiamo anche questa forma di lotta alle altre a cui abbiamo aderito in questi mesi, e a quelle a cui aderiremo..

DICIAMO NO ALLA SCELTA O RICONFERMA DEI LIBRI DI TESTO !



interventi dello stesso autore  discussione chiusa  condividi pdf

 Maria Striano    - 20-02-2004
Penso che protestare toccando gli interessi economici sia una buona strada; va perciò sostenuta e diffusa.
ne parlerò con i miei colleghi.

 gp    - 21-02-2004
FONTE: Retescuole

"Adozione libri di testo" di Marilena Aveni

“ Adozione libri di testo “- Riflessioni e considerazioni per gli interessati.Sono un’insegnante di lettere della “ scuola secondaria di I grado “ di Milano. In merito all’adozione dei libri di testo, cui saremo a breve chiamati , propongo le seguenti riflessioni avviate, già da qualche tempo, in seguito ad alcuni scambi di opinioni tra colleghi .Come è noto, il CNP: · ha dichiarato che I piani di studio ,indicati nel D.Lgs L.53/2003 devono essere definiti - ai sensi dell’art. 8 del D.P.R. 275/99 solo dopo avere sentito il CNPIe che tali documenti, “….elaborati da Commissioni di studio non costituite ufficialmente, esenza alcuna pubblicizzazione - …. introducono modifiche sostanziali nell'impianto pedagogico e curricolare;non condivide la scelta del Ministero di mettere a disposizione della scuoladocumenti transitori ("fino al prescritto regolamento di cui all'art. 8 del DPR 275/1999") “ che, proprio per il loro carattere transitorio, potrebbero essere generatori, di confusione e di disorientamento culturale, con ripercussioni negative sulla qualità organizzativa e didattica del lavoro scolastico “; fa notare, a riguardo, che la legge delega non solo non prevede la possibilità di attivare una fase transitoria illimitata alla quale dovrebbero far seguito, a regime, i regolamenti emanati ai sensi dell'art. 8 del DPR 275/99 ma che i programmi, ovvero le Indicazioni curricolari, discendono esclusivamente da detto articolo ;· PERTANTO : · Le Indicazioni nazionali non hanno, dunque, alcun fondamento normativo, non essendo stato emanato il regolamento previsto dall'art. 8 del DPR 275/99 in materia di curricoli. ( Pronuncia del 17/12/03 )Inoltre, considerando che i testi di Storia e Geografia, proposti dalle varie Case Editrici, sono stati realizzati in periodi precedenti all’emanazione del Decreto,se ne deduce che le stesse erano già in possesso delle Indicazioni o di direttive, prima che lo fossero gli unici interessati,ovvero i docenti .. e comunque il mondo della scuola. E ancora… le Indicazioni Nazionali per i Piani di Studio Personalizzati della scuola secondaria di primo grado, relativamente all’insegnamento della Storia e della Geografia , indicano i contenuti a partire dall’Europa medioevale fino al Mille,per giungere all’ Illuminismo/ Riv.americana / Riv.francese e gli obiettivi specifici di apprendimento per le classi prima e seconda …( vedi Indicazioni).Ciò, in continuità con le Indicazioni della scuola primaria che, a livello di contenuti e di obiettivi, si conclude con la nascita del cristianesimo ( vedi Indicazioni scuola primaria ) e dev’essere svolta entro il termine del secondo biennio della scuola primaria ( secondo la Riforma). Tuttavia, la scuola elementare non ha ancora posto in essere le Indicazioni ,dato che la riforma dovrebbe essere attuata a settembre ( gli avvii dello scorso anno sono stati realizzati in maniera sperimentale solo sulle prime classi : sui risultati raggiunti nulla si sa.). Quindi gli alunni che si iscriveranno alla classe prima della Scuola secondaria di primo grado del prossimo anno scolastico ,non hanno avuto modo di veder garantiti “il diritto personale,sociale e civile all’istruzione e alla formazione di qualita’” dato che “ le attività educative e didattiche unitarie,che hanno lo scopo di aiutarlo a trasformare in competenze personali le… conoscenze e le abilità disciplinari” prescritte nelle Indicazioni Nazionali per i Piani Personalizzati nella Scuola Primaria, non possono essere state svolte poiché non è in atto la riformaCiò vale anche per la geografia…i cui contenuti non comprendono lo studio del nostro Paese.Quindi, ci si potrebbe chiedere, come possa essere possibile scegliere dei testi che sono propri di un curricolo verticale,quando non esiste la verticalizzazione dei curricoli ( ad esclusione delle poche Istituzioni scolastiche già verticalizzate ad opera del dimensionamento ), o più semplicemente, come potrebbe essere soltanto ipotizzabile, per un docente di storia, accettare di insegnare tale disciplina venendo meno alle peculiarità della stessa, o avviare percorsi didattici privi dei fondamenti cognitivi che li possano supportare.Pertanto:· in base al D.Lgs concernente la definizione delle norme generali relative alla scuola dell’infanzia e al primo ciclo dell’istruzione ,ai sensi della L,53 del 28 marzo 2003, art.7 – c. 5 / primo punto a commento ;· in ottemperanza a quanto espressamente dichiarato nel secondo e terzo capoverso a commento del citato art.7,c.5,ovvero “ ..adeguamento della organizzazione didattica alle effettive esigenze formative senza condizionamenti connessi a modelli predeterminati ed impartiti dall’esterno”… omissis… ;· in nome della ” personalizzazione dell’azione educativa e … centralità dell’apprendimento dell’alunno “ …si potrebbe procedere alla scelta alternativa dei libri di testo…o al mantenimento di quelli in usoin base:· all’ Art. 188 - Adozione libri di testo T.U. (I libri di testo sono adottati secondo modalità stabilite da apposito regolamento, dal collegio dei docenti, sentiti i consigli di classe.);- alla Circolare n. 763 del 24 dicembre 1996: Adozione dei libri di testo nelle scuole ed istituti di istruzione secondaria, nei licei artistici ed istituti d’arte per l’anno scolastico 1997/98.(Nell’intento di promuovere e valorizzare l’autonomia e la capacità decisionale delle istituzioni scolastiche, la presente circolare si limita a fornire relativamente all’argomento in oggetto il quadro generale di riferimento, rimettendo alle scuole ed istituti interessati di gestire, nel rispetto delle norme che disciplinano la materia e gli aspetti collegati, la procedura preordinata allo scopo…..- …Il libro di testo è uno degli strumenti attraverso i quali è possibile perseguire gli scopi formativi e gli obiettivi didattici fissati dalla progettazione di istituto, da utilizzare e sviluppare anche valorizzando gli altri strumenti, quali biblioteche e mezzi multimediali, di cui le scuole dispongono. Una particolare attenzione va prestata all’adozione dei testi di Storia in considerazione della nuova suddivisione del programma della disciplina operata con d.m. n. 682 del 4 novembre 1996…..La scelta del testo scolastico rientra nella responsabilità del docente ed attiene alle sue competenze professionali; essa deve cadere su libri proponenti i contenuti essenziali della disciplina in relazione alla programmazione educativa.Il procedimento di adozione si articola in una fase preliminare ed in una conclusiva…. sulla base: di specifici indicatori quali: l’organicità della presentazione della disciplina; la correlazione tra gli argomenti trattati e le reali possibilità di apprendimento; l’interdipendenza tra stile espositivo ed età degli studenti; la corretta impostazione sul piano scientifico ed epistemologico degli argomenti trattati; l’idoneità a promuovere il senso della ricerca e a sollecitare l’acquisizione di un personale metodo di studio; l’attenzione ai contenuti formativi essenziali; l’assenza di stereotipi legati ai ruoli tradizionali dell’uomo e della donna; la tutela della pubblicità ingannevole; la snellezza; il peso e l’economicità );- alla Circolare n. 725 del 24 novembre 1997: Adozione dei libri di testo nelle scuole ed istituti di istruzione secondaria, nei licei artistici ed istituti d’arte per l’anno scolastico 1998/99….. (…..che conferma le istruzioni contenute nella C.M. n. 763 del 24.12.96,…..);- all’Art. 327 - Interventi - CAPO V - NORME SUL DIRITTO ALLO STUDIO del T.U : ( Restano ferme le competenze degli organi scolastici in merito alla scelta dei libri di testo e le competenze degli organi statali concernenti le caratteristiche tecniche e pedagogiche dei medesimi) ;- alla Circolare emanata con Prot. n.5036 13 marzo 2003 avente come Oggetto: Adozione dei libri di testo nelle scuole elementari e nelle scuole ed istituti di istruzione secondaria ed artistica per l'anno scolastico 2003/2004 : (“L'adozione dei libri di testo rappresenta espressione dell'autonomia didattica delle istituzioni scolastiche, che si realizza anche con la scelta e l'utilizzazione delle metodologie e degli strumenti didattici, coerentemente con il Piano dell'Offerta Formativa. Tale adempimento rientra, come è noto, tra i compiti attribuiti al collegio dei docenti, sentiti i consigli di classe, secondo quanto previsto dall'art. 7, comma 2, lett. e) del D.L.vo 16 aprile 1994, n. 297. Stante l'esigenza di operare scelte coerenti con i contenuti e le finalità dell'offerta formativa, è opportuno che i docenti effettuino in via preliminare, sia singolarmente sia nel contesto degli organi collegiali in cui sono chiamati ad esprimersi, una puntuale verifica dei testi in uso ed un attento esame delle nuove proposte editoriali. “…omissis..)Considerando che, ad oggi, non sono ancora pervenute alle scuole indicazioni diverse e che,alla luce di quanto sopra esposto le OO.SS.. continuano a non voler ascoltare ..…potrebbero essere i docenti e i genitori a “ riflettere insieme” in tal senso.!!

Marilena Aveni


 Maria Teresa di Palma    - 22-02-2004
Credo che l'obiezione che nelle classi 5^ elementare di quest'anno scolastico non si sono ancora attuate le Indicazioni nazionali e che quindi lo svolgimento dei "programmi" di storia e geografia (mi intendo solo di quelli) ha seguito il vecchio ordinamento, potrebbe essere una buona strada per non accettare libri di testo che non permettono (presumibilmente) di sopperire al "salto". Un'altra obiezione, questa ben più pesante, potrebbe far leva sulla logica stessa delle indicazioni e delle Raccomandazioni varie: DOVE FINISCE LA CENTRALITA' DEL SINGOLO ALUNNO E LA PROGETTUALITA' DEL DOCENTE, se i testi sono già progettati per noi, in tutto e per tutto? Mi viene quasi il dubbio che insieme ai libri di testo ci diano anche gli alunni, belli e confezionati!

 Amedeo Sala    - 25-02-2004
Cara collega Isa in una affollata assemblea sindacale molti colleghi hanno aderito all'idea di bloccare le nuove adozioni e non organizzare viaggi d'istruzione.
Questa è una protesta concreta che tocca i grandi interessi. Dimostriamo di essere capaci di sostenere una battaglia di libertà e di democrazia in difesa della scuola pubblica.
Un cordiale saluto Amedeo