Perchè manifestare il 28 febbraio
grandecuore - 18-02-2004
Molte sono le prese di posizioni contro il decreto Moratti. Decreto che è stato sottoposto ai raggi x in ogni sua parte, supposto che esso sia talmente ricco di sostanziali e valide innovazioni da meritare un'analisi tanto approfondita. Comunque, a differenza di coloro che sostengono che di esso pregiudizialmente se ne parla male, e non ci si sforza di capirne le sue elevatissime innovazioni, i molti collegi dei docenti, i numerosi comitati dei genitori e dei cittadini che si sono costituiti in gran parte dell'Italia lo hanno BOCCIATO. Questo decreto con i suoi annessi e connessi non è stato accettato. Esso non può e deve essere accettato per tutte le ragioni spiegate anche dai numerosi interventi fatti tramite questa rivista.
Esso è diventato legge, ma ciò non vuol dire che lo si debba condividere.
La scuola deve con forza respingerlo e dire NO alla sua applicazione.
La scuola deve dire NO alla confusione che con esso si verrebbe a creare nel sistema scolastico italiano.
La scuola deve dire No ad un decreto che è stato imposto ,senza ascoltare le moltissime voci di dissenso che si sono fatte sentire da ogni angolo d'Italia.
Pertanto il 28 febbraio tutti coloro che hanno a cuore le sorti di una scuola democratica, rispettosa del diritto allo studio e dei bisogni dei suoi protagonisti, deve far sentire la sua voce, con determinazione, compattezza e senza incertezze.
Il decreto cadrà se questa protesta verrà riproposta all'infinito, senza stancarsi o perdere la speranza che il topolino non possa spaventare un elefante.
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 red    - 18-02-2004
FONTE: ReteScuole


Bologna , 17/02/2004

Sciopero contro il decreto attuativo

L’assemblea sindacale del X circolo, riunitasi in orario di lavoro in data 17 febbraio 2004, esprime la sua contrarietà nei confronti del primo decreto attuativo della legge di riforma n.53/2003.

In particolare sottolinea tra gli aspetti più negativi più volte sottolineati dal Collegio dei Docenti del circolo, la riduzione del tempo curriculare di scuola, l’eliminazione del modello pedagogico del tempo pieno, l’emergere, attraverso l’istituzione del tutor, dell’insegnante “tuttologo” e della gerarchia nel corpo docente.

L’assemblea rileva inoltre come le norme che si vogliono imporre per decreto sono in contrasto palese con la legge che regola l’autonomia scolastica, cui è espressamente demandata l’organizzazione didattica degli insegnamenti.

L’assemblea del decimo circolo inoltre:

- RITIENE FONDAMENTALE LA PROCLAMAZIONE DI UNO SCIOPERO GENERALE UNITARIO DELLA SCUOLA DA PARTE DI TUTTE LE ORGANIZZAZIONI SINDACALI CHE PERMETTA ALLE LAVORATRICI E LAVORATORI DELLA SCUOLA DI ESPRIMERE IN MANIERA VISIBILE IL PROPRIO DISSENSO.

- DICHIARA, IN CASO DI MANCATA INDIZIONE DELLO SCIOPERO GENERALE UNITARIO DELLA SCUOLA, LA PROPRIA ADESIONE ALLO SCIOPERO DEL 1° MARZO PER IL RITIRO DEL DECRETO ATTUATIVO.

- ESPRIME LA PROPRIA ADESIONE ALLA MANIFESTAZIONE DEL 28 FEBBRAIO INDETTA DAI SINDACATI CONFEDERALI.

- SI IMPEGNA A DIFENDERE IN TUTTE LE SEDI ISTITUZIONALI L’ATTUALE MODELLO DIDATTICO E ORGANIZZATIVO DELLE NOSTRE SCUOLE, SCELTO E CONFERMATO DAI GENITORI E INDICATO NEL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA.

Assemblea sindacale del 10° circolo, Bologna. Mozione approvata con nessun voto contrario e una astensione.


 Francesco Mussuto    - 22-02-2004
La manifestazione del 28 febbraio p.v. sarà sicuramente molto significativa per dare il segnale a questo Governo che non tutto può venire sempre imposto dall'alto del Palazzo.
La partecipazione è quindi indispensabile per tutti coloro che vogliono una scuola basata non sul principio economicistico, ma sul sacrosanto principio di dare più dignità al corpo docente,mortificato sempre di più da una politica qualunquista e opportunista.
Grazie.