C era una volta, un paesino, dove viveva Lėlybell, una graziosa libellula, che sognava di fare la ballerina.
Quando Lėlybell era piccola, cerano bravissime ballerine nella valle: libellule, farfalle colorate, colibrė. Ogni anno, per la festa del paese, si rappresentava un meraviglioso spettacolo: le api si occupavano della coreografia, mentre le cantanti erano fiori e perle di rugiada iridescenti. Purtroppo, mentre Lėlybell cresceva il paese cambiō molto.
Orsi, grandi cervi, erano partiti per la cittā e tornavano raramente, portando al vecchio paese nuovi, antipatici animali, che sporcavano i boschi e inquinavano l aria. Cosė i meravigliosi ballerini di un tempo, gli scoiattoli musicisti e tanti altri deliziosi animaletti, utili e felici, erano scomparsi nel bellissimo bosco, che circondava il paese. e nessuno li aveva pių visti
I ricchi orsi cittadini e molte volpi straniere avevano tentato di entrare nel bosco, per costruire nuovi alberghi, ma senza successo.
Ogni volta che squadre di cani operai entravano nel bosco, per abbattere gli alberi, capitavano inspiegabili incidenti: scivolavano su strane resine e finivano ingessati all ospedale, cadevano sulle loro teste pigne gigantesche o addirittura chi toccava gli alberi si ritrovava la pelle a macchie rosse, verdi e blu.
All ospedale i topi medici erano disperati, non avevano pių letti e studiavano per trovare nuove medicine. Nessuno osava pių avventurarsi nel bosco e, vivendo sempre e soltanto in paese, tutti gli animali erano nervosi e litigavano spesso.
Lėlybell provava e riprovava i suoi esercizi di danza, ma senza nessun musicista, senza nessun cantante, i suoi sforzi erano vani ed era spesso triste.
Un giorno decise di entrare nel bosco.
Era incerta e guardinga, perché temeva qualche brutta avventura.
Latmosfera del bosco era meravigliosa. I saltamartini saltavano nelle casette, dentro gli alberi e portavano caffč, tč e biscotti a tutti gli animaletti, che stavano svegliandosi. Scoiattoli e cerbiatti
cominciarono a suonare i loro strumenti, costruiti con aghi di pino e foglie. Fiori di tutti i colori e perle di rugiada cantavano con voci dolcissime. Lėlybell era tanto felice che cominciō a danzare. Subito altre libellule e farfalle si unirono a lei, che chiese di poter portare la gioia del bosco nel paese.
Gli animali la condussero al centro del bosco, dove, vicino ad una piccola cascata, abitava la Fata dei fiori. La Fata le diede un paio di occhiali, colorati dai fiori del bosco e la pregō d indossarli e di tornare in paese.
Lėlybell vedeva la gente di nuovo serena: tutti erano gentili, si aiutavano, cercavano di riportare il paese all antica pulizia e semplicitā, persino i grossi animali cittadini cominciavano ad andarsene. Purtroppo senza gli occhiali colorati, Lėlybell vedeva tutto come prima ed era di nuovo triste. Decise di far indossare gli occhiali a un abitante del paese, il postino, un micetto dolcissimo, che portava la posta in bicicletta e aveva sempre fretta. Appena indossō gli occhiali, rallentō la sua corsa e riprese a consegnare le lettere a mano, anziché infilarle sotto le porte.
Pian piano tutti gli abitanti indossarono, a turno, gli occhiali colorati, recuperando, per un attimo,
l antica gioia.
Lėlybell tornō nel bosco, dove tutti stavano festeggiando un famoso ballerino, un Uccello lira, appena arrivato da un paese straniero. Lėlybell e l Uccello lira danzarono insieme e s innamorarono. La Fata diede a Lėlybell tanti occhiali colorati per tutti gli abitanti del villaggio.
All inizio la serenitā e la bellezza era solo frutto degli occhiali colorati, ma poi ognuno si sforzō e si accorse, togliendosi gli occhiali, di non averne pių bisogno.
Come una volta si preparō cosė un meraviglioso spettacolo per festeggiare la ritrovata serenitā e le nozze di Lėlybell con l Uccello lira.
L orchestra di scoiattoli e cerbiatti cominciō a suonare, subito si levō il canto di fiori e perle di rugiada e libellule e farfalle intrecciarono nuove danze. Infine la Fata dei fiori fece andare Lėlybell e l Uccello lira sotto la cascata e li avvolse di un meraviglioso arcobaleno, che si diffuse per tutta la valle.