Come stanno realmente le cose
Luigi Giacco - 20-12-2003

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 Elena Duccillo    - 22-12-2003
Da: Superabile

Caro Presidente Le scrivo...

Il testo integrale della lettera che Daniela Santarelli ha inviato al presidente della Repubblica, Carlo Azelio Ciampi, e al presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi.


Allo Stato

Alle sue più alte cariche e in particolar modo al

Presidente della Repubblica Carlo Azelio Ciampi

e al Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi



Chi scrive questa lettera è una cittadina italiana, ma prima di tutto una madre di tre figli di 24, 18 e 12 anni.Il più piccolo a causa di un’asfissia alla nascita è costretto sulla sedia a rotelle da una tetraparesi spastica con distonia. Non mangia da solo, non vede bene, non riesce a parlare bene, non controlla i suoi bisogni ed è costretto a portare sempre il pannolone e dall’età di 6 anni soffre di crisi epilettiche durante il sonno. Non so se un’alta personalità come quella del Presidente riesce ad avvicinarsi alla vita di una mamma di un bambino con tutti questi problemi, ma la fiducia nello Stato mi impone di fare almeno un tentativo.

Lavora solo mio marito ed è un operaio, percepiamo un’indennità di accompagnamento di 431 euro al mese che non bastano neanche per la farmacia, perciò tutte le spese mediche specialistiche vanno a gravare sullo stipendio di mio marito. Inoltre, volendo scegliere la medicina alternativa non ho nessun diritto a rimborsi da parte dello Stato.

La mia famiglia è stata costretta ad acquistare una macchina col montacarichi del quale lo Stato mi ha rimborsato il 9% (inutile dire che l’ho considerata solo una presa in giro); un altro 36% si può scaricare dall’Irpef. Ma se mio marito, che è un operaio paga poco d’Irpef tanto che non riesco a recuperare neanche le spese dei medicinali, mi dice Lei cosa dovrei scaricare?

Per adeguare il bagno alle esigenze di mio figlio e attrezzare le scale fino al primo piano dove si trova il nostro appartamento (poiché per ovvi problemi di schiena non mi è più possibile prendere un bambino di 12 anni in braccio) abbiamo preso un prestito di cui non scrivo la cifra perché non è mia intenzione chiedere l’elemosina, ma solo conoscere i miei diritti e quelli dei genitori nelle mie stesse condizioni.

Finora dallo Stato ho ricevuto solo elemosina, cito ad esempio la legge 30 per le famiglie a basso reddito; ho dovuto consegnare il modello ISSE dove mi hanno chiesto quanto avevo sul conto corrente, se avevo qualche polizza, ma non se avevo o no un mutuo. Ed anche qui la cifra che mi è stata elargita è stata meno di un’elemosina, la stessa cosa mi è capitata nella richiesta per la domiciliare indiretta per disabili gravissimi.

Questo, signor Presidente, è stato l’anno dei disabili, quali diritti abbiamo ottenuto? Io da parte mia ho visto solamente elemosine pari a quelle per i cani randagi con le loro cassettine messe nei negozi, almeno ogni tanto loro trovano qualcuno che per strada gli fa una carezza. I nostri figli invece spesso trovano persone che girano la faccia dall’altro lato.

I servizi sociali del Comune ogni anno ricevono sempre meno fondi e non riescono a far fronte a tutte le persone bisognose ed è così caro Presidente i diritti ci sono ma sempre con più elemosine.

Mi appello alla sensibilità di un governo che prima delle elezioni aveva con vigore promesso che le cose sarebbero andate meglio, e con rammarico sono costretta a constatare che vanno molto peggio. Chiedo solo che vengano rispettati i miei diritti, fra cui preme ricordarle che c’è anche quello alla vita, i diritti di mio figlio e quelli di tutte le persone disabili. Perché siamo anche noi cittadini italiani e vorremmo sentire orgogliosi di esserlo.

Grazie per la pazienza e, fiduciosa per le azioni future, auguro Buone feste al mio Presidente della Repubblica Carlo Azelio Ciampi, al Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi e a tutti i vostri collaboratori.

Daniela Santarelli