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Lo sappiamo?
Lorenzo Picunio - 19-12-2003

Gli insegnanti (in questo caso come categoria di consumatori) sono consapevoli dell'esistenza di campagne di boicottaggio contro alcune multinazionali ?
Esempi: la Nestlè - presente in Italia anche con i marchi Alemagna, Motta, Buitoni, Perugina - regala campioni di latte in polvere alle donne del terzo mondo. Questo latte in polvere viene poi allungato con acque non pulite, e ne consegue la morte per dissenteria di molti bambini.
Altri casi di dissenteria sono determinati dalla cultura che Nestlè così diffonde, quella secondo la quale il latte in polvere è "moderno", ed il latte materno è "superato".
Altro esempio: Nike impiega sistematicamente bambini nelle aziende dei soui subfornitori, e rifiuta di sottoscrivere impegni condizionanti al non sfruttamento dell'infanzia. E ancora Esso finanzia la guerra per il petrolio in Iraq.

Credo siano motivi sufficienti per boicottare questi marchi.



Se poi si vuole "andare sul sicuro", esistono le " Botteghe del Commercio Equo e Solidale", ed esiste anche la Coop (anche se quest'ultima ha la colpa di non avere escluso Nestlè dai suoi negozi).


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