Gli insegnanti (in questo caso come categoria di consumatori) sono consapevoli dell'esistenza di campagne di boicottaggio contro alcune multinazionali ?
Esempi: la
Nestlè - presente in Italia anche con i marchi
Alemagna, Motta, Buitoni, Perugina - regala campioni di latte in polvere alle donne del terzo mondo. Questo latte in polvere viene poi allungato con acque non pulite, e ne consegue la morte per dissenteria di molti bambini.
Altri casi di dissenteria sono determinati dalla cultura che Nestlè così diffonde, quella secondo la quale il latte in polvere è "moderno", ed il latte materno è "superato".
Altro esempio:
Nike impiega sistematicamente bambini nelle aziende dei soui subfornitori, e rifiuta di sottoscrivere impegni condizionanti al non sfruttamento dell'infanzia. E ancora Esso finanzia la guerra per il petrolio in Iraq.
Credo siano motivi sufficienti per boicottare questi marchi.
Se poi si vuole "andare sul sicuro", esistono le
" Botteghe del Commercio Equo e Solidale", ed esiste anche
la Coop (anche se quest'ultima ha la colpa di non avere escluso Nestlè dai suoi negozi).