breve di cronaca
In quanto studentessa e contestatrice
In quanto studentessa e contestatrice

In quanto studentessa e contestatrice di questa riforma, mi sono sentita chiamata in causa dalle dichiarazioni di Monsignor Vecchi a «Radio Nettuno Onda Libera».
E' ben evidente che una persona che vede la gran parte degli studenti come strumentalizzati da «leader nascosti», e tutte le proteste contro la riforma Moratti date dalla voglia di stare in vacanza, è assolutamente esterna a quanto avviene oggi nel mondo scolastico.
Io, che ho 16 anni e frequento il liceo classico, mi rendo perfettamente conto che se gli studenti propongono un altro modello di scuola, laica, pubblica, democratica e gratuita, lo fanno perché ne sentono il bisogno, sentono il bisogno di crescere e studiare in un luogo in cui siano uguali i ragazzi di ogni classe sociale e di ogni credo religioso, in cui poter dibattere e coltivare le proprie idee insieme con i professori.
Non è possibile tornare alla vecchia scuola in cui lo studente non ha nessuna voce e in cui dall'ultimo anno di scuola media c'è una divisione netta fra colui che si può permettere di continuare a studiare e colui che, per i mezzi limitati, è destinato a un precoce indirizzo lavorativo.
E' per motivi concreti che scendiamo in piazza e cerchiamo di farci sentire, non per fare vacanza. E, anzi, da questa accusa ci sentiamo profondamente offesi.
E per finire, una domanda a Monsignor Vecchi. Il fatto che più di mezzo milione di studenti abbia protestato e continui a farlo in ogni angolo d'Italia contro questa riforma non Le fa venire il dubbio che ci sia una richiesta reale di una scuola completamente diversa da quella di standard aziendale proposta dal governo?
Evidentemente si pensa che gli studenti siano privi di alcun senso critico. Prima o poi ci si dovrà ricredere.

Gemma
studentessa
nata dalla Resistenza

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 eleonora tesei    - 31-12-2001
Finalmente la voce ed i pensieri dei ragazzi.
Che vengano sostenuti e sollecitati ad esprimersi in un sito da " addetti ai lavori".
Perché spesso , troppo spesso pensiamo e disponiamo senza averli sentiti, fatte salve le " dovute kermesses"di Stato ...............