A proposito di elezioni RSU
GILDA - Toscana - 20-11-2003

COMUNICATO STAMPA


Liste Anp alle elezioni Rsu: la Direzione regionale della Federazione Gilda-Unams denuncia il basso tasso di democrazia nelle scuole dove sono state presentate liste ANP-ANQUAP-CIDA


La Federazione Gilda-Unams, Direzione regionale della Toscana denuncia agli organi di stampa e a tutti i docenti il basso livello di democrazia sindacale di quelle scuole in cui sono state presentate liste ANP-ANQUAP-CIDA per l’ elezioni Rsu.
I motivi di tale pubblica condanna risiedono nella natura dei soggetti promotori delle suddette liste ossia dei dirigenti scolastici che hanno la rappresentanza legale delle scuole, sono titolari delle relazioni sindacali, gestiscono le risorse e il personale, rappresentano la Pubblica amministrazione datrice di lavoro in sede di contrattazione integrativa e sono quindi in posizione necessariamente dialettica con le RSU, organismo di rappresentanza unitaria del personale, soggetto necessario della contrattazione collettiva integrativa e titolare di diritti di informazione e di partecipazione.
I dirigenti scolastici dell’ANP piuttosto che abbassare ulteriormente il già scarso livello di democrazia sindacale esistente nelle scuole, creando sindacati di comodo e pretendendo rappresentatività in un comparto diverso da quello di appartenenza, farebbero meglio a riflettere sul fallimento della scuola dell’autonomia, cioè sul fallimento, in primis, della sfera gestionale e organizzativa degli istituti scolastici, nonché sul pessimo stato delle relazioni sindacali d’Istituto che hanno generato scarsa trasparenza, disparità, abusi di ogni genere, violazioni diffuse delle norme e dei contratti, disagi crescenti tra i lavoratori e contenziosi a non finire.
La GILDA della Toscana nel ribadire una netta contrarietà ai fini politico-sindacali e all’idea di scuola promossa dai dirigenti scolastici dell’ANP, basata su un’inaccettabile gerarchizzazione dei docenti con grave pericolo della libertà d’insegnamento, deplora in particolare gli insegnanti e quella parte di personale ATA (prevalentemente ex segretari, oggi DGSA) che hanno dato la disponibilità a candidarsi nelle liste dell’ANP-ANQUAP-CIDA. Tutto questo perché, nello svolgimento dei compiti istituzionali delle RSU, i rappresentanti sindacali eletti in queste liste si troverebbero come controparte i soggetti che li hanno candidati e ciò è in palese violazione delle norme sulle relazioni sindacali nel pubblico impiego, con un ipotizzabile aggiramento del divieto posto dall’ art.17 della legge 300/1970 (Statuto dei lavoratori).
Naturalmente anche gli altri sindacati(CGIL,CISL, UIL SNALS) che si trovano oggi , per altre ragioni, in questa medesima condizione di avere Dirigente scolastico e RSU appartenenti alla stessa sigla sindacale, contribuiscono a creare un vulnus di democrazia che farebbero bene a sanare presto. Bisogna forse supporre che sia questa la ragione per cui in questa faccenda non si sia sentita quasi per niente la loro voce?

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