Enzo D'Alò, autore di "La gabbianella e il gatto", parla di "
"Opopomoz" il suo nuovo film ambientato a Napoli
"Un'avventura nel presepe con angeli e diavoletti"
Il film racconta la storia di un bambino che cerca di evitare la nascita del fratellino
di FRANCO MONTINI
ROMA-
Enzo D'Alò com'è nata l'idea del film?
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Opopomoz nasce da un doppio desiderio: raccontare il Natale, ma lontano della atmosfere zuccherose di tanti film hollywoodiani, e raccontare Napoli, evitando gli stereotipi e i luoghi comuni. Così da un lato ho cercato di proporre una metafora fra la nascita di Gesù e quella di un bambino dei nostri giorni e dall'altro sono andato alla ricerca di ricordi e sensazioni legati alla mia infanzia napoletana. E' stato un lavoro lungo, come sempre accade con i miei film, che ha alle spalle anche un'articolata ricerca. Buona parte dei miei collaboratori più stretti, a cominciare dai disegnatori, sono milanesi e toscani: sapevano poco di Napoli e così, per prima cosa, li ho portati a conoscere questa città immersa nell'atmosfera natalizia".
Come si è svolto il lavoro di sceneggiatura che ha scritto con Furio e Giacomo Scarpelli?
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Nel cinema d'animazione accade spesso che si dia grande importanza alla grafica e si ponga scarsa attenzione alla storia. Io penso invece, che, esattamente come nel cinema con attori in carne ed ossa, la cosa più importante sia proprio la sceneggiatura. La versione definitiva è frutto di quattordici precedenti trattamenti. Per Furio Scarpelli si è trattato, credo, della prima esperienza nell'animazione. Per i dialoghi, soprattutto fra i diavoletti, siamo ricorsi anche alla collaborazione della coppia comica radiofonica Marco Presta e Antonello Dose del "Ruggito del coniglio"".
A parte i due bambini protagonisti, Opopomoz propone per gli altri ruoli principali molte voci note, alcune, come quella di Silvio Orlando, facilmente riconoscibili: perché questa scelta?
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Il film è stato realizzato in maniera inconsueta: questa volta siamo partiti dalla registrazione dei dialoghi, creando successivamente un'animazione che fosse in sintonia con il tono delle voci e il modo di esprimersi dei vari personaggi. Quindi non si è trattato del solito lavoro di doppiaggio; in questo caso si è trattato di una vera interpretazione: per questo ho preferito ricorrere a degli attori, piuttosto che ai bravissimi doppiatori italiani. Oltre a Silvio Orlando, che interpreta il ruolo di Peppino, il padre di Rocco, ho ingaggiato, fra gli altri, anche John Turturro per la parte di John, un italo-americano innamorato di Napoli; Vincenzo Salemme che è Giuseppe; Peppe Barra il capodiavolo; Fabio Volo, Oreste Lionello, Tonino Accolla che formano il trio dei tre diavoletti".
Anche per la parte musicale sono stati coinvolti nomi illustri. Le musiche originali sono di Pino Daniele e ad arricchire lo score sui titoli di coda c'è anche una canzone, "Opopomoz blues", scritta e cantata con i Neri per Caso da Gegè Telesforo che uscirà in Cd singolo una decina di giorni prima del film. La versione inglese e francese di questa canzone è affidata invece a Dee Dee Bridgewater".
Per ciò che riguarda la tecnica cosa è cambiato qualcosa rispetto ai suoi film precedenti?
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Mi piace pensare che il mio lavoro conservi un tratto d'autore e quindi mi sono sforzato di conservare una certa essenzialità del disegno. In Opopomoz non mancano rimandi e citazioni a esperienze precedenti. Baffo, il gatto di Rocco, somiglia molto al felino protagonista de "La gabbianella e il gatto". Tuttavia non ho nulla contro il digitale, anzi le sequenze ambientate all'inferno sono state realizzate con questo sistema. Così come il montaggio del film è stato realizzato digitalmente e di conseguenza, quando sarà realizzato il dvd, si potrà ricorre al master originale, il che garantisce il massimo di nitidezza delle immagini".
Qual è il significato del misterioso titolo?
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Opopomoz è una magica formula onomatopeica, un po' come Supercalifragilistichespiralidoso o Magicabula. E' un suono che resta nell'orecchio ed anche un logo curioso. Non a caso il film sarà distribuito, a cominciare dalla Francia, dove uscirà alla vigilia di Natale, con questo titolo".