breve di cronaca
Per la scuola pubblica
Molise scuola - 10-11-2003
APPELLO PER LA MANIFESTAZIONE UNITARIA DEL 29 NOVEMBRE 2003


Le Confederazioni Cgil, Cisl e Uil, nel definire il calendario delle iniziative di mobilitazione da far seguire al grande sciopero del giorno 24 ottobre, hanno deciso di convocare, unitamente alle categorie, una manifestazione nazionale per la difesa e la valorizzazione della scuola pubblica.

La rilevanza dell’appuntamento, che è stato fissato per sabato 29 novembre, segnala con chiarezza la nostra preoccupazione per una situazione che di giorno in giorno vediamo sempre più pesante per il futuro del nostro Paese.

Per Cgil, Cisl e Uil l’istruzione ed il sapere devono rappresentare i settori nei quali occorre investire con decisione per costruire un futuro di qualità.

Assistiamo invece ad una politica di tagli che mette in crisi l’offerta di istruzione pubblica, che condiziona lo stesso funzionamento quotidiano delle scuole, che mette in discussioni conquiste importanti come il tempo pieno e il tempo prolungato.

La concretezza di queste scelte accompagna provvedimenti legislativi dai quali emerge una linea di indebolimento dell’offerta formativa che non condividiamo e che darà meno istruzione e sapere ad un numero crescente di ragazze e ragazzi.

Noi riteniamo che la nostra scuola pubblica vada riformata e modernizzata ma per innalzarne la qualità e non per limitarne il ruolo.

In questi mesi le Confederazioni hanno sottoscritto un importante accordo con Confindustria per delineare scelte ed investimenti in grado di segnare diversamente la considerazione su istruzione, formazione e ricerca, ma il Governo non ha ancora realizzato nulla degli indirizzi auspicati.

Per queste ragioni invitiamo ad aderire alla manifestazione nazionale “Per la scuola pubblica” promossa dalle Confederazioni e dai Sindacati scuola per sostenere e rafforzare la rivendicazione di più istruzione di qualità per tutte e per tutti.



Informazioni – proposte:
UIL Scuola MOLISE Via San Lazzaro, 19
86170 ISERNIA tel/fax 0865/26730
328/86.98.791

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 Omer Bonezzi    - 09-11-2003
29 novembre: una grande manifestazione di buonsenso


E’ un fatto notevole che il 29 novembre le confederazioni Cgil. Cisl , Uil scendano in piazza contro la legge Moratti e per il rilancio della scuola pubblica.

La legge Moratti è una legge sostanzialmente regressiva. Un esempio unico nel panorama mondiale: toglie anziché dare, esclude anziché includere. Serve per giustificare tagli, riduzioni di posti: meno scuola.

Proteo Fare Sapere il 29 novembre sarà in piazza.

Nel nostro sito abbiamo dato spazio alla discussione di un documento di “bipartigiani” sedicenti del Buonsenso perché ha un merito: apre la discussione sul futuro programma dell’Ulivo per la scuola. Leggere le quaranta pagine è davvero un’ impresa: un distillato di pedagogistese non più sopportabile, con un supponente: se non ci capite siete corporativi….


Espunte da questo blob della pedagogia, fatto col taglia e cuci, le proposte sono:

· Non possiamo fare una terza riforma: quindi teniamoci la Moratti.

· Usiamo i decreti attuativi per fare accordi bipartisan.

· Regionalizziamo tutta la scuola superiore e separiamo nettamente i licei dall’istruzione tecnica e scientifica.

· L’autonomia didattica è un trucco, ciò che conta è l’autonomia organizzativa quindi siano le scuole a fare l’assunzione diretta degli insegnanti ecc.. ( La proposta l’ha già fatta Berlusconi DDL 3414).



Noi non siamo d’accordo, quindi dateci pure dei corporativi.


Acuti “pensatori” che pensano di aprire al centro, cosa che si può fare, ma senza inseguire la gente nei suoi bassi istinti, hanno rilanciato l’ipotesi del Buonsenso, pensando che per aprire basti dire le stesse cose della destra.

Dovrebbero andare loro a spiegare ai genitori che il tempo pieno non c’è più, che i ragazzi con handicap sono senza sostegno, che il 75% dei ragazzi delle superiori passano da una scuola pubblica ad altro indefinito regionale ecc..

Forse gli elettori di centro sulla scuola pensano cose “di sinistra”, e questa sarebbe stata un’occasione per dirle.

Anche noi riteniamo che non si possa fare una terza riforma, ma crediamo che quella della Moratti non sia una riforma ma un progetto per distruggere la scuola pubblica come erogatrice di un diritto. Così la pensa oltre il 90% del mondo della scuola. Ma anche i genitori e in generale i cittadini se ne stanno accorgendo.

Quindi inizierei così il programma dell’Ulivo:

L’Italia deve molto alla sua scuola pubblica, per questo vogliamo una scuola basata sull’autonomia didattica e professionale dei singoli istituti, nazionale, pubblica, che progressivamente si trasformi in scuola europea; per questo la Legge Moratti va immediatamente abolita.

Poi con calma, siccome la scuola è di tutti, cercheremo con tutti accordi per attuare le indicazioni della nostra Costituzione.

Daremo una scuola ai 70 mila bambini di tre anni che ne sono senza, faremo il tempo pieno laddove ci viene richiesto, reintrodurremo l’organico funzionale.

I bambini in difficoltà avranno i loro insegnanti di sostegno.

Per via amministrativa ridurremo col consenso gli indirizzi scolastici dagli attuali oltre 190 a 15 o 16.

Siccome gli insegnanti sono una risorsa anziché precari devono essere assunti su tutti i posti vacanti e devono essere pagati bene.


A quei *pensatori* che si richiamano alla sinistra e all'Ulivo raccomandiamo attenzione: l’idea che gli insegnanti siano le vestali della classe media è un opinione che aveva fondamento negli anni sessanta, il grosso degli attuali insegnanti in quel periodo, da studenti, occupava scuole ed Università.

Oggi gran parte di loro votano, o sono disponibili a votare a sinistra.

Ma come si può chiedere un voto a quegli stessi che si dipingono come corporativi e resistenti al cambiamento, quando difendono l'essenza positiva del loro lavoro?

E' un caso di schizofrenia che può portare al suicidio.

Il programma dell’Ulivo fatelo con chi vuol bene alla scuola non con chi la odia.


Quindi mentre i sedicenti del buonsenso pensano, noi andiamo in piazza il 29.

Il cartello di Proteo Fare Sapere sarà:

Facciamo un atto sensato : aboliamo la legge Moratti

 Ilaria Ricciotti    - 09-11-2003
Condivido pienamente ciò che ha scritto Omer Bonezzi e l'iniziativa promossa anche da "fuoriregistro".
La riforma Moratti va cancellata, "senza se e senza ma". Tutta la società deve mobilitarsi per questo.
Punto ed a capo.