breve di cronaca
Riscrittura della storia nella scuola media
Ricevo e inoltro.
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Brano tratto dal "nuovo" manuale di storia di (IIIa media), capitolo 2, paragrafo 1:

"La Sinistra storica al potere"

"Gli uomini della Destra erano aristocratici e grandi proprietari terrieri.
Essi facevano politica al solo scopo di servire lo Stato e non per elevarsi socialmente o arricchirsi. Inoltre amministravano le finanze statali con la stessa attenzione e parsimonia con cui curavano i propri patrimoni.
Gli uomini della Sinistra, invece, sono professionisti, imprenditori e avvocati disposti a fare carriera in qualunque modo, talvolta sacrificando persino il bene della nazione ai propri interessi. La grande differenza tra i governi della Destra e quelli della Sinistra consiste soprattutto nella diversità del loro atteggiamento morale e politico."

(Bellesini, Federica, 2003, I nuovi sentieri della Storia. Il Novecento., Istituto Geografico De Agostini, Novara, p. 34)

Daniele Barbieri
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 Redazione    - 31-10-2003
EPPURE C'E' CHI LA PENSA DIVERSAMENTE


GALATINA (LECCE) - Ha fatto oggi tappa a Galatina (Lecce) il viaggio nella memoria del presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi. Un percorso che tocca luoghi e personaggi spesso dimenticati, che pero' hanno avuto un ruolo importante nella definizione del concetto di patria. Eroi senza molti riflettori addosso come il sottotenente pilota Carlo Negri, fucilato dai tedeschi nel settembre del '43, come ha ricordato Ciampi, ''dopo che aveva rinunciato deliberatamente a mettersi in salvo con il suo velivolo per portare a termine la missione che gli era stata data''. Eroi di una Resistenza che, ha sottolineato, ''mi auguro venga studiata anche nelle scuole''.

STUDIARE LA RESISTENZA NELLE SCUOLE - ''Io cerco di fare quello che posso per mantenere vivi questi valori'', ha detto il Capo dello Stato dopo aver preso parte alle commemorazioni della partecipazione dell'Aeronautica militare alla guerra di Liberazione, culminate nell'intitolazione proprio a Carlo Negri del 61/mo Stormo di Galatina. ''E mi auguro - ha proseguito - che anche nelle scuole, quando si studia la storia contemporanea, si arrivi veramente fino ai tempi nostri e quindi si abbracci anche un periodo certamente non facile da capire che va dalla I guerra mondiale, attraverso la dittatura, alla II guerra mondiale fino appunto alla Resistenza''. Resistenza che, ha precisato, va intesa in senso ampio, non solamente come lotta armata, che e' stata certamente la punta piu' importante, ma anche come reazione sostanziale della maggioranza degli italiani che in vario modo anticiparono la Resistenza''. Si tratta, secondo il Capo dello Stato ''di una storia che occorre tramandare ai giovani che tra l'altro, la seguono con interesse e ci si appassionano''.

http://www.ansa.it/


 Repubblica    - 01-11-2003
"Riscriviamo insieme la storia": testi comuni in Francia e Germania


Il manuale sarà centrato sulla storia moderna e contemporanea Sarà pronto per la fine dell´anno
Dietro al progetto Chirac e Schroeder: "Puntiamo sui giovani per seppellire definitivamente i rancori del passato"

di ANDREA TARQUINI

BERLINO - Si può costruire insieme l´Europa anche con un libro di testo comune per insegnare in ginnasi e licei la storia moderna e contemporanea. E aiutare così i giovani, le classi dirigenti europee di domani, a superare rancori, diffidenze e pregiudizi stratificati nella memoria collettiva da secoli di guerre e di nazionalismi. Manco a dirlo, l´iniziativa viene dalla coppia franco-tedesca. Mentre l´Europa litiga e si divide sul Patto di stabilità e sulla sua Costituzione, sull´allargamento a Est e sul rapporto con l´America di Bush, Jacques Chirac e Gerhard Schroeder tentano ancora una volta di dare un segnale e un nuovo esempio.
Il progetto è stato spiegato ieri dalla Frankfurter Allgemeine. È affidato a uno dei politici tedeschi più addentro al rapporto speciale con la Francia, il premier-governatore della Saar, il democristiano Peter Mueller, a cui il governo rosso-verde di Schroeder e Fischer ha affidato la supervisione della politica culturale bilaterale.
Storici e funzionari dei due paesi, ha spiegato Mueller, sono già al lavoro. Il libro di testo dovrà essere pronto entro la fine dell´anno prossimo. E i maturandi dell´anno scolastico 2005-2006 lo avranno già a disposizione. È urgente, ha detto Mueller, colmare fossati di incomprensione.
Specie sul periodo storico che va dalla guerra franco-tedesca del 1870-71 fino ai nostri giorni, attraverso le due guerre mondiali, l´umiliazione dei tedeschi nel 1918 a Versailles, l´attacco nazista alla Francia, la Resistance, la liberazione e il dopoguerra, la descrizione nei libri di testo attuali dei due paesi va troppo «weit auseinander», cioè in direzioni opposte.
L´idea di raccontare insieme ai giovani dei due paesi una Storia segnata da guerre e occupazioni, da soprusi e sanguinose tragedie era nata a Berlino. Il neogollista Jacques Chirac e il socialdemocratico Gerhard Schroeder l´avevano lanciata a livello confidenziale, nel loro summit per celebrare i quarant´anni del Trattato dell´Eliseo, la riconciliazione franco-tedesca del 1962 tra Konrad Adenauer e Charles de Gaulle. Non sarà un lavoro da poco. Oggi, nei testi scolastici francesi, la guerra del 1870-71 con la disfatta di Napoleone III a opera della Germania bismarckiana è ancora la prima manifestazione del militarismo quale male antico del vicino d´Oltre Reno. Mentre nei testi tedeschi la fulminea vittoria militare e l´incoronazione del Kaiser Guglielmo I a Versailles occupata dagli ulani è il compimento del Risorgimento nazionale e della prima riunificazione tedesca. E se sul nazismo la condanna di Hitler è concorde, sul dopoguerra ci si divide: in molti testi francesi si sorvolò a lungo sulla natura repressiva e totalitaria della Ddr.
Non importa: la "Framania"- come è stata ribattezzata l´unione virtuale franco-tedesca - deve nascere anche sui banchi di scuola. È una rinuncia ammirevole alla sovranità nazionale nella narrazione della Storia.
Eppure non sarà impresa facile. L´ombra del nazismo e dell´occupazione pesa ancora nell´inconscio collettivo dei francesi. Come disse a Repubblica Karl Lamers, consigliere di Kohl, «non dimenticherò mai il giorno in cui un´alta esponente della diplomazia francese mi spiegò che loro hanno ancora paura di noi». E se l´immagine del "tedesco cattivo" (o del tedesco innocuo solo se preso come persona singola, quale lo tramandò Madame de Stael) è dura a morire, non meno radicati sono i pregiudizi in Germania. Resta diffusa l´idea dei francesi quali «libertini buoni a nulla», con cui, come narrò Sebastian Haffner, i tedeschi vissero nel 1914 e negli anni di Weimar. Sulla Sueddeutsche Zeitung la Francia giorni fa era descritta come «paese semi-agrario, cui solo de Gaulle dette peso industriale dopo la guerra».
Capirsi è più difficile che smettere di odiarsi. Specie con un grave handicap rispetto alla "comunità anglosassone" di Bush e Blair: alla Framania, nota la Frankfurter, manca una lingua comune. E cala il numero di giovani dei due paesi che studiano la lingua dell´altro.

 Amos Golinelli    - 02-11-2003
Finalmente! A me avevano insegnato che in URSS si stava bene e che la rivoluzione culturale cinese era stata una cosa buona e giusta...

 Susanna Agostini    - 02-11-2003
"Senza parole. Si noti, in particolare, l'uso del passato per gli uomini di destra e del tempo presente per definire gli uomini della Sinistra.
Sarà forse questa l'intenzione del dubbio educatore. Identificare il goveno della sinistra con la storia del potere del novecento, e di oggi, confondendo i protagosti . Ma non stiamo al gioco della tre carte! Assistiamo a grandi trasformisti che occupano posti di rilevante rappresentanza elettiva, lo sturo lo ha prorio dato Silvio B.
Da socialista craxiano per invadere la scena politica intenazionale, è stato costretto ad arricchirsi, detassarsi, e curare bene i propri patrimoni. Offendere e depauperare di potere giudici e magistrati. Egemonizzare il settore dell'informazione pubblica e privata. Garantendoci perenne dimostrazione, da uomo di destra quale è, della propria diversità di atteggiamento morale e politico.
Non sapendo cosa un testo di storia così potrà produrre ad insegnanti e ragazzi, ricordo solo che .... le bugie hanno le gambe corte.
Consapevole che gli studenti, insieme alla scuola hanno famiglie e strada, univesità di vita e popolare, come la definiva Eduardo, necessari contributi alla formazione di idee e modelli politici e culturali. Riferimenti che non dovremo mai far loro mancare".

 Simona Arnone    - 03-11-2003
Mi offende dovere insegnare bugie e un testo del genere è diffamatorio e non fornisce alcuna analisi storica che possa dirsi tale: è solo presente un giudizio, di parte, rivolto tra l'altro a chi è ancora privo di coscienza storica, ragazzi di scuola media che devono ancora maturare il loro spirito critico. Mi chiedo in che modo: con asserzioni del genere?


 macondo    - 04-11-2003
c'è poco da commentare,l'autrice è sicuramente al soldo del mago maligno di arcore*

*definizione data da bossi al suo alleato berlusconi

 Gianluigi Marinoni    - 05-11-2003
Due annotazioni. Anzitutto trovo quanto meno sospetta la consecutio temporum un pochino "anomala" (sarà veramente il testo originale?). Ammesso - e non concesso - che il testo non sia "riveduto e corretto", si sta parlando di Destra Storica e Sinistra Storica, cioè di un partito conservatore-aristocratico contrapposto ad un partito, diciamo così, liberale e borghese. Siamo nella seconda metà dell'Ottocento o mi sbaglio??? Ciò posto, quanto riferito dall'autrice collima coi miei (lontani) ricordi scolastici: la Destra puntava al pareggio del bilancio statale, la Sinistra s'infischiava bellamente di tale obiettivo. Quale scandalo ci trovate?Oppure dobbiamo trovarci ad ogni costo uno scandalo? Lo scandalo avveniva prima, cari miei, quando la Storia era appannaggio esclusivo degli storici di sinistra, che non erano affatto storici ma piuttosto propagandisti della propria pregiudiziale. Mi auguro che le cose adesso stiano (finalmente) cambiando e me lo auguro per le nuove generazioni studentesche. La mia, purtroppo, è stata vittima di una marea di distorsioni ideologiche. Comunque, il trafiletto sopra citato non significa assolutamente nulla.

 Giuseppe Aragno    - 05-11-2003
Non entro nel merito della questione. Asinate di questa dimensione si commentano da sole e non conducono da nessuna parte: avrebbero preso le distanze persino studiosi in camicia nera. Sul piano squisitamente storiografico, siamo alle barzellette.
I guai veri sono probabilmente altrove. Preoccupa questo ritorno all'aristotelismo, alla verità per fede che rifiuta l'evidenza. Ricorda i chierici che, di fronte all'anatomista che dimostrava sui cadaveri sezionati come il centro del sistema nervoso fosse il cervello, dal quale traevano origine tutti i nervi, replicavano seri: lo vedo, ma non è così. E' il cuore il centro della sensibilità. Ipse dixit!
Ecco, i guai cominceranno quando verrà il turno dell'anatomia. Ci dovremo convincere che il cuore è incontestabilmente a destra e che sono stati studiosi comunisti a trascinarlo, dio sa come a sinistra.
In quanto ai mancini, il caso è disperato. Anarchici insurrezionalisti, che hanno fatto della mano sinistra uno strumento di "propaganda del fatto", non avranno speranze: saranno tutti inesorabilmente amputati.

 Antonino Rima    - 05-11-2003
Fra i commenti che ho letto trovo interessante e stimolante alla polemica quello del sig. Aragno. Parlare di ritorno alla verità per fede adesso, dopo che per decenni la cultura è stata saccheggiata vergognosamente dagli uomini di "fede marxista", mi sembra sublime. Che altro era il marxismo se non una fede dogmatica e messianica? La verità è che alla sinistra dà fastidio (e fa paura) l'idea che le sue piazzeforti culturali siano prese d'assalto...

 Elena    - 07-11-2003
AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO
AL MINISTRO DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE


INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA


Premesso che a pag. 34 del libro di testo delle scuole medie , in uso in alcuni istituti d'istruzione inferiore della Toscana, intitolato " I nuovi sentieri della storia. Il Novecento", edito dall'Istituto Geografico De Agostini di Novara è scritto testualmente, a presente storico, capitolo 2, paragrafo 1: quanto segue : " La Sinistra storica al potere" : " Gli uomini della Destra erano aristocratici e grandi proprietari terrieri. Essi facevano politica al solo scopo di servire lo Stato e non per elevarsi socialmente o arricchirsi. Inoltre amministravano le finanze statali con la stessa attenzione e parsimonia con cui curavano i propri patrimoni.
Gli uomini della Sinistra, invece sono professionisti, imprenditori e avvocati disposti a fare carriera in qualunque modo, talvolta sacrificando persino il bene della nazione ai propri interessi.
La grande differenza tra i governi della Destra e della Sinistra consiste soprattutto nella diversità del loro atteggiamento morale e politico."
Ciò premesso l'interrogante chiede come sia stato possibile che gli organi istituzionali deputati alla vigilanza, appartenenti fino a prova contraria ad uno Stato democratico e pluralista come il nostro Paese si vanta di essere, non abbiano impedito tali espressioni. Le affermazioni sopra riportato hanno e richiamano, infatti, i toni tipici di una "cultura" di regime che ritenevamo definitivamente superata e, nei termini in cui sono riportate e – soprattutto – in relazione alla funzione formativa e critica che l'insegnamento della storia ha nelle giovani generazioni, travisano e riducono artatamente il giudizio storico dei fatti attraverso una lettura semplicistica e affatto rispettosa della storia che conosciamo e abbiamo tutti noi appreso e riletto, etichettando in modo fazioso i difetti e i limiti di una evoluzione ben più complessa della classe politica che ha visto accrescere il ruolo dell'alta borghesia e che ha riguardato non solo l'Italia. Nelle espressioni del testo, il fenomeno viene riportato in termini di semplicistica contrapposizione di valori tra governi della destra e della sinistra, quantomeno equivoca e comunque distorta e infamante, per il significato stesso che il termine "Sinistra" storicamente assume nella accezione storica dei fatti che è quello del cambiamento dei valori e dell'affermazione e della difesa d'interessi di classi e porzioni di popolazione sempre più vasti.
La responsabilità che la scuola ha nella formazione di una Nazione e nell'introiezione dei valori fondanti di uno Stato, che va ben di là dei valori transueti di una strumentale lettura della storia, impone una responsabile presa di coscienza e di decisione da parte del governo al quale l'interrogante chiede se non ritenga opportuno porvi rimedio, attraverso un intervento severo e risolutivo a garanzia della neutralità e obiettività degli strumenti didattici offerti agli studenti.



Sen. Giovanni Crema




Roma, 7 novembre 2003

 Giuseppe Aragno    - 13-11-2003
Leggo solo ora un desolante commento di Antonino Rima per il quale non solo la "sinistra storica" diventa una "piazzaforte culturale" della sinistra di classe ma, giacché per decenni la cultura sarebbe stata, a suo modo di vedere, "saccheggiata vergognosamente dagli uomini di fede marxista", ora la destra avrebbe diritto a scrivere un cumulo di sciocchezze e farle passare per storia.
Che dire, sig. Rima? La libertà di opinioni è una delle irrinunciabili ricchezze d'un paese civile, ma non può essere confusa con la libertà di insegnamento.
Sarà d'accordo, suppongo.

 Angela    - 16-09-2004
Sarei curiosa di sapere come sia andata a finire la facenda e in particolare vorrei sapere quale sia stata la risposta data al sen. Crema (riportata anche in questo forum).
Si ravvisa, quantomeno, un grave errore grammaticale e sintattico nell'utilizzo del presente storico: "...gli uomini della Sinistra, invece, sono......". Errore che, anche in quinta elementare, verrebbe sottolineato in blù.

 francesco delfino    - 17-09-2004
Mi auguro solo che l'autrice prenda in seria considerazione la possibilità di cambiare professione rendendosi utile in maniera differente.
IL curriculm ad Arcore c'è già, basta chiedere un'altra occupazione! Sono sicuro che qualcosa rimedierà.

 dawe    - 21-09-2004
Beh di che ci si stupisce?! Ogni giorno le informazioni che riceviamo sono filtrate e personalizzate in base a pensieri, umori, amicizie, stress, amori, fazione politica,ecc...
La troppo poca professionalità dei più "visibili" rende stupide ingiustamente intere categorie.
Occorre vigilare sempre sulle cose.
Una persona che scrive dei libri scolastici delle medie dovrebbe essere una persona intelligente che non sfrutti il proprio mezzo per fini molto personali.
Complimenti, tutto questo a prescindere dalla scelta politica personale crea solo "la tanto ambita ignoranza" nelle persone! Così sarà sempre purtroppo!
Ora sarei curioso di leggere la parte sulle discriminazioni di razza, (ma ci sono ancora?!) religione, città, sul significato delle guerre contemporanee,ecc...!!!
A tutti i Bellisini che ci circondano: datevi alla cronaca rosa o gossip o similari, almeno gli unici danni che potrete fare saranno quelli di affibbiare alla velina di turno il calciatore sbagliato!
W le veline!

 Mauro    - 25-09-2004
Mi manderesti una scansione della pagina?

 Michele Miele    - 29-09-2004
Questo brano rispecchia appieno la situazione italiana. Soprattutto la descrizione dell'azione politica della sinistra degli ultimi anni! I miei complimenti all'autore.

 Ipsedixit    - 30-09-2004
http://www.attivissimo.net/antibufala/sinistra_insultata/testo_scolastico.htm