CUB scuola Torino - 22-09-2003 |
di fronte alla Prefettura Manifestazione in difesa del tempo Pieno e contro la Riforma Moratti NON TOCCATE IL TEMPO PIENO! Con pertinacia degna di miglior causa il ministro Moratti prosegue la sua opera di smantellamento, proponendo misure mirate all’abolizione del TEMPO PIENO nelle scuole elementari e del TEMPO PROLUNGATO nelle scuole medie. Il tempo pieno è stato varato con la Legge 820 del ’71 ed è il frutto di decine di anni di sperimentazioni. Esso costituisce un modello educativo all’avanguardia che prevede tempi più distesi e a misura del bambino, permette l’organizzazione dei laboratori, consente l’intervento a classi aperte e per piccoli gruppi e favorisce la realizzazione delle innovazioni didattiche. Oggi la stragrande maggioranza delle donne lavora e non potrebbe farne a meno vista la continua diminuzione degli stipendi. Il tempo pieno, fornendo un servizio educativo per 8 ore al giorno, consente ai genitori di organizzare i propri tempi per sostenere la famiglia e, allo stesso tempo, partecipare alla vita scolastica dei propri figli. Specie nei grandi centri urbani, sprovvisti di spazi attrezzati adeguati ai bambini, al termine della scuola i ragazzi hanno come uniche opportunità la TV, la play-station, la strada. I più fortunati possono sperare in una baby-sitter o di essere mandati in qualche centro sportivo a pagamento. Il tempo pieno garantisce ai bambini, anche nelle ore pomeridiane, un servizio educativo e di svago in compagnia dei loro coetanei, all’interno di strutture adeguate e sotto la guida di professionisti dell’educazione. Queste e altre ragioni spiegano l’apprezzamento delle famiglie e degli operatori scolastici per un sistema scolastico che, specie nelle grandi aree urbane, viene preferito dalla maggioranza dei genitori. La riforma Moratti, puntando esclusivamente al taglio della spesa, prevede la diminuzione del tempo scuola, proponendo, in alternativa al tempo pieno, 10 ore di non precisati arricchimenti formativi opzionali e cancella la presenza degli insegnanti in un importante momento educativo e di socializzazione come il tempo mensa. Ancora una volta si tenta di mettere i piedi in testa ai cittadini, cercando di scippare loro il diritto allo studio e le tutele sociali, infischiandosene delle preferenze e delle necessità della maggioranza delle famiglie e dei ragazzi. |
ilaria ricciotti - 23-09-2003 |
Soltanto a Torino si hanno queste esigenze e si esprime il dissenzo, MANIFESTANDO, contro i numerosi tagli operati da questo governo alla scuola pubblica ? |